La pallavolo🏐

Ciao a tutti amici!
Oggi vi vorrei parlare di una delle mie passioni più grandi : la pallavolo.
Iniziai a praticare questo sport quando le candeline sulla torta salirono ad undici ed era ormai da tempo che stavo cercando uno sport che facesse per me, uno sport diverso, che non mi annoiasse e che mi faceva aspettare i giorni degli allenamenti come se fossero le vacanze di Natale dove gli studenti non vedono l’ora di stare a casa da scuola.
Precedentemente praticai danza e nuoto e devo essere sincera, danza la feci perché, piccola com’ero, andavo dove le mie amiche del tempo si dirigevano, nuoto invece, lo scelse mia mamma perché voleva che io imparassi a nuotare e ad oggi la devo ringraziare perché se non avessi saputo nuotare non avrei potuto fare snorkeling un’altra delle mie grandi passioni.

In tutti questi anni ho giocato veramente in tutte le palestre, dalle più brutte alle più belle, dalle più lontane alle più vicine, quelle in casa e quelle in trasferta dopo ore di macchina.
Ho inoltre cambiato anche molti allenatori e sono passata dagli allenatori dell’under 11 che ti fanno “giocare”, agli allenatori negli under più alti che ti fanno uscire dalla palestra strisciando.
Ho cambiato compagne di squadra molte volte, ma il rituale alla conclusione di ogni punto è lo stesso : radunarsi in un cerchio a centro campo e spronarsi a dare sempre il massimo sia se il punto fosse nostro sia quando fosse della squadra avversaria.

La pallavolo è uno sport fatto di emozioni : l’ansia prima di una partita, l’adrenalina quando un’azione non finisce più, la felicità dopo un punto, la gioia di una partita vinta, il silenzio della battuta sul 23-24 per l’altra squadra, insomma, un sacco di emozioni che devono portarti a dare il meglio dall’inizio alla fine degli allenamenti e delle partite.

E poi c’è anche la crisi, la tristezza e la solitudine di quando perdi una partita, sbagli e non ti senti adatta a stare in campo, ma di più quando ti infortuni, com’è capitato a me nel novembre del 2024, nel quale per poco non mi ruppi il polso, dovetti stare a casa per 2 settimane che sembravano infinite.
Per queste due settimane la mia mente viaggiava tra pensieri del tipo “chissà se quando tornerò in campo saprò fare tutto come lo facevo prima”, “non riesco più a stare a casa, mi annoio” “chissà se qualcuno ha già preso il mio posto”, quest’ultima era quella che temevo di più.

In conclusione, la pallavolo è uno sport che mi ha dato tante soddisfazioni ma anche tante disfatte, ho riso, scherzato, parlato, urlato e pianto.
Ho versato sudore su tutti i campi in cui ho giocato, ed esso esprimeva tutto l’impegno che do dall’inizio alla fine.
Si, è uno sport che richiede un’alta preparazione fisica, ma credetemi che non sarà mai più alta di quella mentale, la battaglia tra il tuo corpo e la tua testa è continua, dovrai continuare a giocare nonostante i pensieri negativi o positivi che siano, ma come dice il mio allenatore “devi sempre entrare in campo con la testa, quando batti, schiacci, ricevi, difendi, muri, copri e alzi, ma sempre con la testa”

Grazie mille per aver letto il post, spero vi sia piaciuto!
Alla prossima!

⚠️Le foto sono tutte di mia proprietà⚠️

Fotocamera : iPhone 12 pro

ENGLISH VERSION🇬🇧

Hello friends!
Today I would like to talk to you about one of my greatest passions: volleyball.
I started practising this sport when the candles on the cake rose to eleven and it had been a long time since I was looking for a sport that was for me, a different sport, that did not bore me and that made me wait for the days of training as if it were the Christmas holidays where the students can't wait to stay home from school.
Previously I practised dancing and swimming and I have to be honest, I did dance because, small as I was, I went to where my friends of the time went,on the other hand swimming was chosen be my mom because she wanted me to learn How to swim and to this day I have to thank her because if I hadn't been able to swim I wouldn't have been able to do snorkeling which is another of my passions.

In all these years I have really played in all the gyms, from the ugliest to the most beautiful, from the most distant to the closest, those at home and those away after hours of driving.
I also changed many coaches and I went from under 11 coaches who make you "play", to coaches in the higher under who make you crawl out of the gym.
I have changed teammates many times, but the ritual at the end of each point is the same: gather in a circle in the centre of the field and encourage each other to always give the maximum whether the point was ours or when it was from the opposing team.

Volleyball is a sport made of emotions: anxiety before a match, adrenaline when an action never ends, happiness after a point, the joy of a game won, the silence of the joke on 23-24 for the other team, in short, a lot of emotions that must lead you to give the best from the beginning to the end of training and matches.

And then there is also the crisis, the sadness and loneliness of when you lose a game, you make mistakes and you don't feel fit to be on the field, but even more so when you get injured, as it happened to me in November 2024, in which I almost broke my wrist, I had to stay at home for 2 weeks that seemed endless.
For these two weeks my mind travelled between thoughts like "who knows if when I return to the field I will be able to do everything as I did before", "I can no longer stay at home, I’m getting bored" "who knows if someone has already taken my place", the last one was the one I feared the most.

In conclusion, volleyball is a sport that has given me many satisfactions but also many defeats, I laughed, joked, talked, screamed and cried.
I spilled sweat on all the fields I played, and it expressed all the commitment I gave from start to the end.
Yes, it is a sport that requires high physical preparation, but believe me that it will never be higher than the mental one, the battle between your body and your head is continuous, you will have to continue playing despite the negative or positive thoughts that they are, but as my coach says "you must always enter the field with your head, when you serve, hit, receive, defend, block, cover and set, but always with your head"

Thank you very much for reading the post, I hope you liked it!
See you next time!

⚠️The photos are all my property⚠️

Camera: iPhone 12 pro