Fanta Kings League Serie A, 2 giornata (I parte) - Day 2 (Part I)

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A seven-a-side indoor soccer match between Juventus and AC Milan teams, vibrant electric colors, dynamic action, detailed uniforms, indoor arena setting.jpg
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REGULAR SEASON, DAY 2 (I parte)

Parti precedenti:

I risultati e gli eventi salienti dei match sono stati realizzati sfruttando le capacità predittive di ChatGPT, che ha simulato le partite tenendo conto dei parametri reali dei calciatori, inclusa una piccola percentuale di casualità.

Tuttavia, la parte testuale è scritta interamente dal sottoscritto, quindi originale nella sua interezza.

Questo il programma delle partite della II giornata:

  • Sampdoria vs Roma (Gruppo B), ore 16
  • Bologna vs Fiorentina (Gruppo A), ore 17
  • Verona vs Napoli (Gruppo B), ore 18
  • Parma vs Lazio (Gruppo A), ore 19
  • Atalanta vs Inter (Gruppo B), ore 20
  • Milan vs Juventus (Gruppo A), ore 21

SAMPDORIA-ROMA

  • Sampdoria: Pagliuca, Mihajlovic, Mannini, Jugovic, Seedorf, Vialli, Mancini. All. Boskov, Pres. Tedeschi

  • Roma: Alisson, Samuel, Aldair, Emerson, Bruno Conti, Totti, Pruzzo. All. Capello, Pres. Nela

Cronaca:

In Kings League Serie A gli incontri di cartello vengono di solito posizionati in apertura e in chiusura di giornata. La prima partita della seconda tornata di gare mette così di fronte due squadre capaci di ottenere la vittoria al primo turno, la Sampdoria, abile a dilagare sul Napoli, e la Roma, che ha avuto la meglio sull'Atalanta.

Le due formazioni sembrano temersi a vicenda, tanto che sia Capello che Boskov partono con un atteggiamento prudente, all'insegna del non prendere goal nei primi cinque minuti. E' tuttavia la Sampdoria a passare in vantaggio al 7' minuto, con Seedorf abile a raccogliere una corta respinta di Alisson dopo un bolide da fuori di Mihajlovic.

Si arriva al dado degli ultimi due minuti, che sancisce un 4vs4. Vialli, Mancini e Seedorf incantano con le loro giocate ed è ancora una volta il numero nove doriano a trovare la via del goal. Due a zero per la Sampdoria e duplice fischio che manda le squadre al riposo.

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Immagine creata con Freepik

Capello fa tremare i muri dell'Arena Vismara e la Roma riparte con una grinta diversa. Dopo appena un minuto è Emerson a segnare con un preciso destro a giro e a riaprire la partita. La Roma chiama la carta: Star Player (goal doppio per un giocatore), con la speciale fascia che viene assegnata a Francesco Totti.

La scelta è azzeccata perché tre minuti dopo l'arbitro fischia un calcio di rigore per i giallorossi, a causa dello sconsiderato intervento di Mannini su Bruno Conti. Nell'arena cala il silenzio, il capitano si presenta sul dischetto e non tradisce: goal doppio, Roma in vantaggio 2-3 e classico pollice in bocca per er pupone che festeggia con i suoi tifosi.

I liguri capiscono che bisogna dare una sferzata alla gara e Tedeschi chiama il rigore presidenziale, trasformandolo con grande freddezza. Ora sono ancora i blucerchiati a festeggiare in cerchio il loro presidente e il nuovo risultato di parità.

Boskov chiama la carta: Power Play, con esclusione del muro difensivo, Walter Samuel, per cinque minuti. Le urla di capello impongono la calma: lo scopo dei giallorossi è far trascorrere i cinque minuti di inferiorità numerica senza prendere goal, ma il piano fallisce al 34', un attimo prima dello scadere del vantaggio doriano.

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Mancini trafigge Alisson dopo una bella combinazione con Jugovic e riporta avanti la Samp in questa incredibile partita. Al minuto 37' Nela chiama il rigore presidenziale per la Roma: un suo goal rimetterebbe in pari la situazione e, nonostante il tocco di Pagliuca, la palla sbatte sul palo interno e finisce in porta.

Quattro a quattro, quando iniziano gli ultimi due minuti con il valore dei goal raddoppiati. Le due squadre sembrano volersi accontentare del pareggio, ma pochi secondi prima del triplice fischio, Emerson vede con la coda dell'occhio lo scatto di Pruzzo e lo serve. Il bomber nato a Genova effettua una finta, mette a sedere Pagliuca ed insacca, rincorso dalla gioia sfrenata dei compagni.

La Roma si porta sul 5-4, ma i giocatori della Samp circondano l'arbitro, che indica chiaramente l'auricolare. Dalla sala VAR controllano la posizione di Pruzzo, giudicandola per pochi centimetri in fuorigioco. Goal annullato.

Finisce 4-4, forse la più bella partita di questa edizione.

BOLOGNA-FIORENTINA

  • Bologna: Mario Gianni, Monzeglio, Andreolo, Bulgarelli, Haller, Pascutti, Schiavio. All. Thiago Motta, Pres. Tomba

  • Fiorentina: Giuliano Sarti, Vierchowod, Passarella, Dunga, Rui Costa, Roberto Baggio, Batistuta. All. Trapattoni, Pres. Antognoni

Cronaca:

Il pubblico deve ancora riprendersi dalle emozioni della supersfida precedente, ma lo spettacolo non si ferma e Bologna e Fiorentina sono già pronte ad affrontarsi. Sfida delicata per entrambe, in quanto, sebbene protagoniste di una buona partita, uscite sconfitte dalle rispettive gare d'esordio.

Il ritmo della gara è buono fin da subito ma il primo goal arriva solo al 12', quando Rui Costa mette giù un lungo lancio di Passarella, saltando Andreolo con un controllo orientato per infilare nell'angolino basso, alla sinistra di Mario Gianni.

Il dado stabilisce un 2vs2 per gli ultimi due minuti e la mossa di Motta di rinunciare al portiere per schierare due giocatori di movimento dona i suoi frutti al 19', quando Bulgarelli e Pascutti superano la difesa di Passarella e depositano un comodo pallone nella porta di Sarti.

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Entrambe le squadre giocano in apertura la carta del rigore presidenziale, ma se Antognoni segna con un bel tiro di punta, potente anche se centrale, Tomba fallisce miseramente la sua occasione. Viola in vantaggio e galvanizzati, tanto da trovare il goal ancora una volta con Roberto Baggio, al termine di uno spettacolare slalom tra la difesa felsinea.

Carta per il Bologna: rigore. Sul dischetto si presenta Pascutti, ma evidentemente non è giornata per i colori rossoblù, dato che anche l'ala destra di Motta angola troppo il tiro, spedendo a lato il pallone. La Fiorentina gioca sul velluto e al 33' chiama la sua carta: Star Player, goal doppio per Batistuta, che tuttavia nei cinque minuti a sua disposizione non ha mai grandi occasioni per segnare.

Si arriva agli ultimi due giri d'orologio, nei quali non succede praticamente nulla. 3-1 per i viola, che riscattano la sconfitta della prima giornata. Notte fonda per il Bologna, ancorato a quota zero dopo due partite.

VERONA-NAPOLI

  • Verona: Giuliani, Fontolan, Tricella, Di Gennaro, Fanna, Elkijaer, Galderisi. All. Bagnoli, Pres. Corso

  • Napoli: Garella, Bruscolotti, Ferrara, Bagni, Hamsik, Maradona, Careca. All. Bianchi, Pres. Vettel

Entrambe strapazzate dalle rispettive avversarie durante la prima giornata, Verona e Napoli arrivano all'incontro decise ad ottenere un risultato positivo per rimettere a posto le cose in classifica, ma sono i partenopei ad approcciare con più energia e convinzione.

La grande classe dei singoli favorisce la squadra di Bianchi nei primi minuti della partita, quando ad affrontarsi è un numero di giocatori ridotto: al quarto minuto, in situazione di 5vs5, sono ancora Maradona e Careca ad incantare, con il secondo abilissimo a realizzare di testa un assist dell'argentino.

Il Napoli controlla, sembra non volersi sbilanciare più di tanto onde evitare gli errori prima partita, ma l'attenzione difensiva nulla può al momento del dado: 1vs1, con Hamsik e Fanna prescelti per la sfida. Le regole dell'uno contro uno prevedono che entrambi i calciatori possano tirare al massimo dall'interno de cerchio di centrocampo e che l'altro non possa servirsi delle mani per parare.

Hamsik scaglia un paio di siluri, piuttosto imprecisi ed è inaspettatamente Fanna a trovare la via del goal al secondo tentativo. Gli azzurri avrebbero meritato di più, ma la Kings League è nata proprio per essere imprevedibile e si va al riposo sull'1-1.

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Il secondo tempo inizia in maniera ancora più tirata. I giocatori cominciano a mostrare segni di nervosismo, favoriti anche da alcune decisioni poco chiare dell'arbitro. Al 30' Corso chiama il rigore presidenziale per il Verona, trasformandolo con freddezza.

Veneti in vantaggio, che dura tuttavia solo due minuti perché anche Vettel segna come il collega l'occasione dal dischetto. Bianchi prova a prolungare l'entusiasmo giocandosi la carta bonus: goal doppio per l'intera squadra!

I due allenatori comprendono come i successivi cinque minuti possano rivelarsi fondamentali: Maradona carica la squadra con ampi gesti, alla ricerca del goal che imprimerebbe una piega decisiva la match e al 34' mette Ciro Ferrara da solo sulla destra davanti a Giuliani.

L'estremo difensore gialloblù esce alla disperata, intercetta con un braccio il tocco del difensore partenopeo, ma la palla carambola ancora addosso al numero due in maglia azzurra, terminando la sua corsa in fondo alla porta.

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Goal che vale doppio. Anche Corso riscatta la sua carta bonus: shootout. Da centrocampo parte Elkjaer, che tuttavia sembra molto meno in forma rispetto a quanto visto nella partita con l'Inter e si lascia annullare il tiro da una parata di piede di Garella.

Iniziano i due minuti finali: Bruscolotti trattiene Galderisi, che lo aveva saltato secco con un dribling. Cartellino giallo, che per le regole della Kings League si traduce in una sospensione per due minuti.

In superiorità numerica il Verona ha l'occasione d'oro di pareggiare, persino Giuliani partecipa alla manovra d'attacco, per dare uno sbocco in più, ma la chiusura a riccio ordinata da Bianchi non lascia correre rischi ai campani.

Finisce 4-2 per il Napoli, ancora una volta non perfetto, ma con una quantità enorme di talento in grado di risolvere le partite.

Alla prossima per la seconda parte!

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