Con questo post partecipo, fuori concorso e con intento unicamente promozionale, alla nuova edizione del contest "Crea un'immagine", promosso all'interno della rivista DIGITALY.

Per partecipare basta creare un'immagine, attraverso una qualsiasi applicazione di Intelligenza Artificiale, seguendo le linee guida del testo di volta in volta proposto.

Questa settimana il testo da seguire è:

Opera d'arte

C'è tempo per partecipare fino a domenica 8 dicembre, ore 23.59 italiane. Il premio per il vincitore, scelto dal Team di @italygame, è del 30% delle rewards del prossimo numero di Digitaly, mentre il secondo classificato riceverà una menzione d'onore e una ricompensa pari al 10% delle rewards.

Shangai, anno 2052. Alcuni avventori del museo d'arte statale cinese si radunano attorno all'opera più famosa, realizzata dall'artista Li Wei: "Gli stati del mondo migliori della Cina". Ovviamente si tratta di una provocazione, perché sul piedistallo, come si può notare dall'immagine, non è adagiato nulla.

L'artista, eletta come donna dell'anno in patria, ha voluto rimarcare come non esista alcuna nazione del mondo in grado di eguagliare la potenza cinese ed il governo è stato felice di patrocinare l'esposizione della sua "arte", esponendola nel museo più importante della nazione.

Ovviamente nulla di quanto sopra descritto è reale. Non esiste alcuna Li Wei che espone opere al museo di Shangai (o se esiste è un caso di semplice omonimia e ovviamente non mi sto riferendo a lei), né di conseguenza una rappresentazione dedicata ad un tema simile.

_{Immagine realizzata con Freepik AI image generator}

Tuttavia, in questa prima parte di post, qualcosa di reale, se così si può dire, esiste davvero. In Italia, e più precisamente in Sardegna, si trova un'artista che ha già realizzato tre opere dello stesso tenore di quelle della nostra finta amica Li Wei, ovvero con la caratteristica di essere totalmente immateriali.

"Io sono" e "Davanti a te" sono i titoli di due dei "capolavori" realizzati dal maestro Salvatore Garau, venduti rispettivamente al prezzo di quindicimila e ventottomila euro. Entrambe sono state "consegnate" agli entusiasti acquirenti con tanto di certificato che ne attesta l'autenticità e ne indica le misure, ovvero lo spazio libero da lasciare per esporre l'opera, pur trattandosi di fatto di pura immaginazione.

Garau non è nuovo a questo tipo di arte, dato che già nel 2021, in Piazza della Scala, a Milano, aveva "esposto" il suo "Buddha in contemplazione", altra opera immateriale posizionata in un apposito riquadro di circa 1,5x1,5 metri posto a 25 metri esatti dall'ingresso delle Gallerie d'Italia.