Niente da dire

progetto partito ormai alcune settimane fa e che ultimamente ha fatto registrare alcune deviazioni dal format originale. Se inizialmente infatti avevo in mente di occupare questo spazio discutendo insieme a voi di alcune notizie particolarmente curiose della settimana, nello scorso episodio ho deciso di sperimentare qualcosa di diverso, concentrandomi su di un unico argomento.

Spero che ascoltare l'episodio relativo all'esperimento denominato "Universo 25" vi sia piaciuto almeno quanto a me ha divertito registrarlo, perché da parte mia ho scelto infatti di proseguire, anche per questa puntata registrata in periodo natalizio con l'aiuto preziosissimo della mia dolce metà @misia1979, sulla medesima falsariga, trattando di un solo assunto che ritengo particolarmente interessante.

E così oggi vi parleremo del Principio di Peter (o principio di incompetenza), una tesi paradossale che riguarda il mondo del lavoro e le cariche ricoperte dai vari dipendenti. L'idea è nata qualche giorno fa, quando rispondendo al commento dell'amico @sporting-gorilla, in merito alla figuraccia rimediata dall'UEFA agli ultimi sorteggi, mi ha fatto notare come quanto da me affernato assomigliasse proprio alla teoria in questione.

_{Photo by RonaldCandonga, free to use (Pixabay)}

E così ho provato ad approfondire gli argomenti del libro The Peter Principle, scritto nel 1969 dallo psicologo canadese Laurence J. Peter con la collaborazione dell'umorista Raymond Hull, per quella che inizialmente veniva vista come una tesi sarcastica ma che cominciò, a poco a poco, ad essere presa in considerazione sempre più seriamente negli ambienti lavorativi e sociali.

Per quel che riguarda la teoria espressa da Peter, vi rimando all'ascolto del podcast; in ogni caso è bene sapere che il libro, a differenza di ciò che accadde stranamente agli altri, scritti dallo stesso autore sull'argomento, divenne in breve tempo un vero e proprio successo letterario, tanto da meritare numerose ristampe e traduzioni in diverse lingue del mondo.

In Italia è possibile leggere il saggio grazie alle edizioni Bompiani e Garzanti, pubblicate rispettivamente nel 1970 e 1972, e alla più recente rivisitazione e modernizzazione della casa editrice Calypso. Siete pronti ad iniziare questo viaggio all'interno del paradosso di Peter?

Grazie in anticipo a tutti coloro che ascolteranno questa seconda versione un po' particolare del podcast. Niente da dire è un progetto totalmente #steemexclusive, dal momento che non verrà caricato su nessun'altra piattaforma ma sarà ascoltabile unicamente da chi passerà dalle parti di ITALY.

Non mi resta che augurarvi buon ascolto e invitarvi a schiacciare il tasto PLAY