Da tempo sappiamo quanto siano fondamentali le api per la sopravvivenza dell'ambiente e del genere umano.
Forse da sempre..

Lo sapevate che il 35% della produzione globale di cibo è garantito proprio dal lavoro di api selvatiche e domestiche?

Questa piccola specie di invertebrati impollinano circa il 70% di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta.

Il loro lavoro è indispensabile per circa tre quarti delle oltre 240.000 specie di piante da fiore al mondo.

Eppure nonostante le api siano indispensabili per l'ecosistema non facciamo nulla per fermare la loro estinzione.

Negli ultimi 60 anni l'intensificazione dell'agricoltura e il massiccio uso di pesticidi sintetici sono la causa principale della perdita di biodiversità e della moria degli insetti impollinatori.

Source

Soluzioni?

Gli sviluppi della tecnologia oggi ci permettono soluzioni alternative non poco discutibili, come ricreare delle api-drone in grado di trasportare il polline da un fiore all’altro grazie all’utilizzo di telecamere e sensori, realizzati per la prima volta da 2 scienziati giapponesi nel 2017.Rif.

E chiaramente ad oggi esistono vari progetti in grado di sostituire le api, come Walmart che ha depositato un brevetto per “api robotizzate autonome" la cui efficienza sarebbe addirittura maggiore rispetto all'impollinazione naturale.Rif.

Insomma se il pianeta non è più un habitat adatto alle api e agli altri insetti impollinatori, poco importa tanto nei campi potremo far volare mini-insetti robot in grado di svolgere il loro lavoro in modo efficiente.

Ma attenzione perché per mantenere gli attuali livelli di produttività utilizzando sistemi di impollinazione artificiali si prevedonocosti altissimi.

Ma è davvero questa la strada giusta da intraprendere?
L'ingegno umano è meraviglioso e spesso riesce a superare ogni limite, ma sappiamo benissimo che dietro ogni scoperta c'è sempre l'interesse economico a richiamare l'attenzione di una grande azienda per spingerla a finanziare il progetto.

Il potere di non farci estinguere quindi finirebbe nelle mani di qualche multinazionale senza scrupoli che sarebbe in grado di imporre i propri prezzi in questo settore e abbiamo imparato nel corso della storia che la concorrenza molto spesso viene sostituita da cartelli tra aziende, che si accordano per mantenere un determinato prezzo evitando di farsi battaglia fino all'ultimo centesimo.

Pensate che non potrebbe accadere una cosa del genere perché non è etica?
Lo stiamo vivendo oggi con la pandemia, la produzione dei vaccini è in mano ad alcune aziende che hanno la responsabilità di salvare la vita alla popolazione mondiale e in una situazione grave come questa non era forse il caso di liberalizzare il brevetto e dare la possibilità a tutti i paesi di prodursi il vaccino e salvare i loro cittadini?

Ah dimenticavo.. è una questione di brevetti!

Finché i governi di tutto il mondo non avranno il potere, la forza e la volontà di contrastare le grandi multinazionali, rimango dell'idea che la soluzione non sia nella sostituzione delle api con un marchingegno tecnologico, ma con una presa di coscienza globale sulla vera causa che porta alla morte delle api, cioè i pesticidi la cui produzione è sempre nelle mani di alcune grandi multinazionali.

Source

In Europa lo sappiamo benissimo e nel 2018 oltre 4 milioni di cittadini europei hanno raccolto le firme a favore del divieto d’uso di questi pesticidi costringendo la Commissione Europea a prendere provvedimenti, introducendo il divieto di utilizzare 3 dei 5 pesticidi neonicotinoidi che sono nocivi per l’ecosistema e per tutti gli insetti, le api in particolare.

Una piccola vittoria che non è sufficiente, visto che gli insetti impollinatori continuano a morire.

Però dove non arriva l'Unione Europea, può osare il singolo Stato, come per esempio la Francia che ha avuto il coraggio di mettere al bando tutti e 5 i pesticidi responsabili della morte delle api.

I pesticidi neonicotinoidi tanto incriminati sono responsabile del 90% della diminuzione di api in alcune aree dell’Europa, hanno effetto sul sistema nervoso centrale degli insetti riducendone la fertilità e colpendone la memoria al punto che l'insetto non è più in grado di ritornare all'alveare e quindi non ha modo di sopravvivere. Rif.

E sull'uomo sappiamo quali effetti hanno questi neonicotinoidi?
Intanto sappiamo che il 75% del miele venduto in tutto il mondo è contaminato da pesticidi ed è il miele che consumiamo nella nostra alimentazione. Rif.

Poi se vogliamo credere che l'uso massiccio di pesticidi chimici che finiscono quotidianamente sui nostri cibi, nell'acqua, nella aria che respiriamo, non rechino alcun danno alla nostra salute siamo liberissimi di farlo.

Grazie per aver letto il mio post.