Parlare di felicità in tempi di pandemia globale può sembrare fuori luogo.
Eppure la Giornata Mondiale della Felicità si celebra già da qualche anno, è stata istituita il 28 giugno del 2012 dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Cosa c'entrano le Nazioni Unite con la felicità?
Semplicemente si è giunti alla conclusione che uno dei diritti fondamentali dell’uomo e scopo fondamentale dell’umanità è proprio la ricerca della felicità.

A chi interessa leggere la risoluzione A/RES/66/281 può proseguire a leggere il paragrafo, oppure saltarlo e leggere direttamente la parte successiva.
L’Assemblea generale consapevole che la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell’umanità. Riconoscendo inoltre di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica [...]» (A/RES/66/281)

Ma è possibile provare ad essere più felici anche durante questa pandemia?

Purtroppo in quest'ultimo anno ci siamo abituati a convivere con le brutte notizie legate alla pandemia, aspettiamo la sera per sapere quante persone sono morte a causa del Covid e quante migliaia di persone si sono contagiate.

Ma è fondamentale non perdere la speranza e aprirci a qualche momento di felicità, a qualche attimo di leggerezza.
Certo un attimo dura poco ma è più che sufficiente per vivere un momento di spensieratezza dimenticando per poco quello che accade fuori dalle nostre case.

In questo ultimo anno abbiamo dovuto imparare ad accontentarci delle cose che avevamo attorno riscoprendo il valore delle piccole cose, dei piccoli gesti, di un sorriso inaspettato.

Se prima della pandemia eravamo alla continua ricerca della felicità ma in continuo stato di insoddisfazione, sempre alla ricerca di nuove emozioni, forse oggi abbiamo cambiato il nostro modo di sentirci felici, apprezzando ogni attimo e tutto quello che fino a poco tempo prima si dava per scontato.

Forse abbiamo imparato a dare la giusta importanza alle cose e alle nostre emozioni.

Voglio chiudere il mio post con i dati 2020 dell'ONU secondo i quali il paese più felice al mondo secondo gli indicatori presi in considerazione ( pil pro capite, sostegno sociale, livello di istruzione, occupazione, speranza di vita, libertà, generosità e assenza di corruzione ) è la Finlandia.
Vi state chiedendo a che punto della classifica si trovi il nostro paese?

L’Italia è 25esima.

Worldhappiness Report