Un armadio dimezzato con vestiti femminili: outfit da insegnante
Disclaimer: immagini create con Freepik (intelligenza artificiale) per seguire le regole del concorso Digitaly crea un'immagine (attraverso l'uso della IA). Quanto al testo, invece, è farina del mio sacco.
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Disclaimer in English: images created with Freepik (artificial intelligence) to follow the rules of the Digitaly competition create an image (through the use of AI). The text, on the other hand, is all my own work.
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Disclaimer en español: imágenes realizadas con Freepik (inteligencia artificial) para seguir las reglas del concurso Digitaly crear una imagen (mediante el uso de IA). En cambio, el texto es toda cosecha mía.
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Ps.: il retrocasa di STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO prosegue
CLOSET - FEMININE - NEW - CLOTHES - TEACHER - OUTFIT (l'immagine che partecipa al concorso è questa qui, anche se purtroppo lillipuziana, ma non ho potuto farci un bel niente, come vedrete a seguire)
Premessa d'autrice esaurita: cari amici, stavolta nessuna IA utilizzata s'è mostrata collaborativa (e questi affari poi dovrebbero pure sostutuirci nei lavori artistici trasformandoci per giunta tutti in accattoni?🤣 Auguri e figli maschi, allora (no, di questo passo, manco figlie femmine🤣🤣🤣🤣). A parte le dimensioni lillipuziane alle quali Freepik s'è ostinata (purtroppo ho dovuto lasciar stare Crayon causa immani disastri quanto alle immagini generate, per nulla corrispondenti alla mie idea), non l'ha piantata di far comparire assieme all'armadio (che non sempre si decideva a generare, a dispetto del prompt chiaro e tondo, mostrando abiti sparsi come pecore senza campana🤣🤣) imperterritamente una figura di donna assolutamente non richiesta e che altro non ha fatto se non interferire con l'armadio e il suo contenuto. Perchè dovete sapere che l'armadio dovrebbe contenere gli abiti nuovi di Natalina, che non corrisponde alla descrizione di nessuna delle figure femminili che le IA continuano sfacciatamente a far comparire (e che per lo più hanno tutt'altra aria che un'insegnante e ci manca solo che arrivino a scuola quelle di Crayon in minigonna e discutibile décolleté🤣🤣🤣). Anzi, volete sapere a chi somiglia davvero Natalina? La vedo identica a Begoña Maestre, un'attrice spagnola, nativa dei paesi baschi. Vi posto un link per farvi un'idea:
https://eltelevisero.huffingtonpost.es/2024/02/la-moderna-se-revoluciona-en-su-segunda-temporada-en-tve-con-tres-fichajes-bomba/
La mia protagonista ha però i capelli più chiari dell'attrice in questa foto (ma bisogna però vedere se quella di Begoña è una tinta, perchè nel docuserie ambientato ai tempi del dopoguerra in cui l'avevo vista per la prima volta, erano di un bel castano medio, mentre qui sono troppo scuri, quasi neri, se la vista da talpa da vicino non m'inganna e non mi ha fatto diventare pure daltonica🤣), ben più lunghi e quando non può permettersi la parrucchiera, ben più in disordine🤣. E per qualche strana e quantomai curiosa combinazione, il suo collega dell'attuale riproduzione Miguel Ángel Muñoz ricorda alquanto il suo misterioso ammiratore (forse non troppo misterioso per chiunque si fosse mangiato la foglia come Elena, la sorella di Fiorenzo🤣).
Tornando all'armadio, mi sono vista costretta a dimezzarlo perchè l'unica maniera per eliminare la figura femminile del tutto diversa dalla mia protagonista (di conseguenza, parte degli abiti è purtroppo andata persa, ma vedrò di rimediare con altre immagini, sia pure non partecipanti al concorso).
Terminato l'esaurimento nervoso cagionato dalle IA, godetevi pure la filippica del retrocasa delle mie discutibili...
...STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO: IL RETROCASA V
Fiorina, approfittando del fatto di trovarsi sola in casa, essendo oramai fuori a lavorare sia Anselmo che Natalina, neanche intendesse accrescere la sua ispirazione, si piazzò davanti al guardaroba di sua figlia. Lo aprì e scosse la testa. In quegli anni, Fiorina ne aveva viste di tutti i colori per colpa di quella scapestrata che ora spergiurava di non avere nessun amante, nè ricco nè povero. Circa otto anni addietro se n'era venuta con un notebook nuovo di pacca, assicurando fosse il regalo di un uomo di latta. Pareva una barzelletta. Fiorina doveva forse crederci? Il marito e la figlia la ritenevano una deficiente? Terminati gli studi di seconda laurea, ecco che i genitori non avevano dovuto sborsare nemmeno un centesimo per i 60 crediti formativi, d'obbligo per poter insegnare, perchè il pagamento risultava già effettuato e da parte di chi, non era dato sapere. Per giunta, il pagamento era avvenuto in...come si chiamavano...Fiorina se lo scordava in continuazione. Ma non si scordava affatto che affari come quello, per il quale tanto gioiva l'allocco di un calzolaio di mala morte di suo marito, solevano suonare il campanello degli accertamenti fiscali. Cosa che non era avvenuta. Anselmo in tal caso aveva pronosticato correttamente, ma Fiorina non credeva affatto al motivo che si beveva suo marito, vale a dire che erano stati fortunati. Quelli come loro non erano mai fortunati. A quelli come loro non capitava mai nulla di buono nella vita. E il sabato precedente si vedeva recapitare abiti nuovi per sua figlia. Fiorina prese alcuni capi, posandoli sul copriletto della figlia per meglio guardarli.
CLOSET - FEMININE - NEW - CLOTHES - TEACHER - OUTFIT (Freepik)
Ovviamente le conoscenze di Fiorina in fatto di moda e sartoria non si potevano minimamente paragonare a quelle di sua sorella Gelsomina, che la sartoria l'insegnava pure. Ne capiva quanto un netturbino di design grafico, senza alcun animo di offendere alcuna categoria, ma a intuito le parvero abiti costosi. E c'era pure una borsetta nuova.
CLOSET - FEMININE - NEW - CLOTHES - TEACHER - OUTFIT (Freepik)
Fiorina la posò sul copriletto accanto agli abiti per guardarla meglio. Sembrava di marca. E c'erano pure belle scarpine.
CLOSET - FEMININE - NEW - CLOTHES - TEACHER - OUTFIT (Freepik, che bontà sua, ha fatto comparire ben tre scarpe: mi chiedo se sue destre e una sinistra o viceversa e mi chiedo pure quale donna vanta tre piedi, i miei più sentiti complimenti alle IA🤣🤣🤣🤣)
Ma di scarpine nuove, almeno di quelle, sua figlia non aveva affatto bisogno, con un padre calzolaio che calzava a dovere tutta la famiglia. Scosse di nuovo la testa, ma dato che qualcuno suonava al campanello, ripose in fretta abiti, borsa e scarpine nell'armadio della figlia e andò ad aprire. Era Gigliola, che almeno tre volte a settimana la visitava, anche se ultimamente, a causa dei periodici ricoveri di entrambi i figli nel reparto psichiatrico del professor Heinz, riusciva a farsi vedere molto meno del solito. Trattandosi della sua più cara amica, Fiorina le confidò le sue pene. Già quella scapestrata di sua figlia aveva da tempo mandato a monte ogni prospettiva di prosperità, rifiutando senza remissione il signor Felicino Bistolfi e ora rischiava di giocarsi pure il futuro con Alboino, l'amico del papà non ovviamente all'altezza del Bistolfi dei bei tempi andati, ma qualcosa era pur qualcosa. Ma quale futuro da donna onesta poteva aspettarsi l'amante del suo preside? Perchè la signora Fiorina era ogni giorno più certa che sua figlia fosse diventata l'amante del dottor Grassini. L'amica Gigliola però respinse tali assurdità, tacendo opportunamente sulla propria opinione riguardo agli spasimanti della figlia di Fiorina, sostenendo che Natalina non sarebbe mai stata capace di rapportarsi con un uomo fino a tal punto in assenza del vincolo matrimoniale. Ricordati che tua figlia è religiosa e osservante, oltretutto, soleva rassicurarla Gigliola. Fiorina non era credente, mentre Anselmo praticava un vago teismo, ma la vicina sperava che quantomeno l'amica intendesse l'osservanza di un'etica impeditiva di condotte immorali. La vicina Gigliola voleva davvero bene a Natalina, sia pure a dispetto della cappella di poco addietro, quando le aveva fatto correre il rischio delle manette per via della famigerata bombola a gas dei Granata che non potevano permettersi i costi del gas di città. Per la verità, la buona signora non intendeva seriamente danneggiare la figlia della sua cara amica Fiorina, ma le sue paure riguardo alle abitazioni in città, che dovevano trovarsi a regola d'arte e pure della migliore arte, costasse quel che costasse, avevano gridato più forte e senza guardare in faccia nessuno. Anche se per somma fortuna di Natalina, c'erano oramai Vittorio e il suo esercito di uomini di latta pronti a sistemare questa e quella grivia e paturnia, piuttosto che l'intervento tempestivo di zio Max, che per combinazione circostanziale si era recato dai cognati pur senza averne previamente programmato la visita. O quantomeno, tant'era che le avevano raccontato i pargoli, l'ultima volta che aveva loro fatto visita nel reparto psichiatrico del professor Heinz. Vi era dunque da mettere in conto che Gigliola oramai non padroneggiava del tutto coerentemente ogni circostanza, oberata com'era, poveraccia, dalle personali grivie riguardanti i suoi figlioli. Elena e Fiorenzo, infatti, in qualche imprecisato momento, avevano preso a sciorinare discorsi curiosi. Di punto in bianco. All'inizio sporadicamente e almeno così pareva, casualmente. Per poi, man mano che il tempo scorreva, farsi tali discorsi sempre più insistenti. Parlavano in continuazione di blue pill, red pill e black pill. Di Chad e Stacey, Concettine, di normo-bruttini e brutti veri e se gli capitava di mettere per iscritto tali curiosità, scrivevano Brutti Veri con le iniziali in maiuscolo. Credevano fermamente in una ancor più curiosa e quantomai oscura teoria denominata Look-Money-Status, che affermavano ingiustamente negata da una società che preferiva seguire ogni genere di falsità promossa dal politically correct*. Fiorenzo, tra i due figlioli, pareva a volte quello messo peggio, dando la colpa all'appartenenza al genere maschile, che a suo dire risultava denigrato dalla società moderna da oltre nove secoli in favore del genere femminile, in mancanza di altissimi livelli di Look o quantomeno di Status, dato che il Money risultava il fattore meno importante dei tre, a meno che non fosse spropositato, ma comunque contava più che altro dopo i quaranta o meglio dopo mi cinquanta, in un quadro di inceltudine. Che strano nome, inceltudine, pensava la solerte mamma Gigliola. Neppure Elena scherzava, ma quantomeno appariva più sveglia di suo fratello, in tali discorsi, ritenendo che ambo i sessi risultassero equamente danneggiati dalle filosofie societarie moderne e contemporanee. E allora la signora Gigliola ascoltava i suoi pargoli iniziare a dare i numeri nel vero senso della parola. Tu guardi la società unicamente dal tuo punto di vista di una tre, diceva Fiorenzo a Elena. Però devi ricordare che le donne verso le quali la natura matrigna si accanisce in maniera particolarmente crudele sono poche e si possono contare sulle dita di una sola mano. Ma ne sei davvero convinto? Ribatteva Elena a suo fratello. Non mi sembra, a guardare in giro, che siamo così poche e poi non vedo affatto donne da quattro messe un gran che meglio di me. Ma pure che fosse, voi uomini incel non vi rendete conto che la situazione delle poche tre e al di sotto di tre risulti ancora più disgraziata, da fenomeni da baraccone? Ma no, ce ne rendiamo conto, rispondeva Fiorenzo. E come no, si vede, dai discorsi di Borboncino, alludeva Elena all'amministratore del forum all'insegna dell'inceltudine che entrambi i fratelli frequentavano assiduamente. Suo fratello perdeva allora alquanto la solita veemenza e rispondeva che in effetti Borboncino non era esattamente il più adatto a ricoprire il ruolo di amministratore del forum. Lui avrebbe preferito IlSuperCesso, ben più equilibrato di Borboncino, ma purtroppo era stato quest'ultimo ad averci l'iniziativa di aprire il forum che bazzicavano. Di tal passo, i ricoveri psichiatrici dei due fratelli non si facevano certo attendere...
*Nomenclature di nuovo conio (eccetto politically correct), utilizzate nell'universo incel. Da non confondere con la teoria della red pill in sè e per sè (anche se gli incel in generale la seguono, non è vero il contrario: si può tranquillamente essere redpillati (che alla fine della fiera, altro non è che realismo nudo e crudo) standosene bene alla larga dall'universo incel. Basicamente, ben al di là dell'adesione alla teoria della red pill, gli incel credono fermamente che l'attuale società penalizza fortemente gli uomini che non somigliano ai supermodelli o agli attori dalle caratteristiche fisiche di Brad Pitt o di qualche punto di poco inferiore a quest'ultimo, preso dagli incel quale modello supremo di bellezza maschile. Sono arciconvinti che le donne europee li scartano perchè puntano, tranne qualche rarissima eccezione, agli uomini come Brad Pitt. Che nella società contemporanea è superconveniente nascere donne perchè privilegiate, soprattutto in campo relazionale di coppia. Vabbè, oramai si sarà capito che l'incel medio solitamente vive su Nettuno, dato che in vita mia di questi fantomatici privilegi relazionali femminili li ho visti soltanto negli stessissimi casi che gli incel reputano condicio sine qua non per soli uomini, vale a dire look e status, i principali elementi della teoria LMS. Balle colossali, dato che vedevo coi miei occhi amiche mie scartate di brutto da qualsiasi ragazzo della compagnia di turno perchè non provenivano dalla famiglia giusta e se provenivano dalla famiglia giusta, venivano scartate solitamente perchè in sovrappeso o a causa di tratti facciali poco armoniosi. Oppure ancora per puro razzismo, perchè provenienti o originarie di paesi e città considerati non esattamente al top (capitato ad amiche siciliane e sudamericane). Per famiglia giusta (termine puramente convenzionale) s'intende in parole povere famiglia di minimo classe media, genitori solitamente liberi professionisti dallo studio bene avviato e dalle relazioni sociali di medio-alto livello (medici, architetti, dentisti di sia pur piccola fama, ecc.) o comunque se dipendenti, magari statali di un certo livello (entrambi professori di liceo, per es.) o se dipendenti privati, impiegati ai quali fosse magari attribuita una sia pur minima funzione dirigenziale. Rarissimamente mi capitava di vedere un ragazzo relazionarsi con qualcuna che non facesse parte del suo entourage di conoscenze generazionali, men che meno se si trattasse di una ragazza in sovrappeso. Solitamente, dalle mie parti, la figlia di un operaio/muratore/manovale e una casalinga non se la passava troppo bene in fatto sentimentale. Le mie vicine di condominio, a meno che non somigliassero a movie star, non se la passavano affatto bene, dunque consiglierei all'incel medio di decollare sia pure soltanto periodicamente da Nettuno per atterrare sul pianeta Terra di quando in quando🤣🤣🤣🤣.
Magari al di là della mia zona geografica e frequentazioni universitarie capitavano pure affari migliori, ma tant'è, per dire che di tutti sti privilegi femminili accampati dagli incel (siccome loro li attribuiscono anche a quelle alle quali affibbiano l'appellativo di bruttine, dandogli 4 di voto), boh, mah...chi l'ha visti?
Hai generato queste immagini con un’applicazione AI?
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Con Freepik. L'attuale contest Digitaly richiede espressamente l'uso di AI. Ma siccome non mi riesce affatto di porre freni alla mia mania scribacchina, i post del contest si sono trasformati nel retrobottega del mio e-book n.8🤣
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Interessante, non mi dispiacerebbe affatto provare questi nuovi software che generano immagini con l’AI
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Per questi contest sto usando Crayon e Freepik (nella versione gratis di quest'ultimo puoi però generale solo 20 immagini in 24h e ti compaiono a gruppi di 4, quindi puoi generarne solo 5 volte al giorno).
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Grazie per questo ulteriore chiarimento
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You have presented us with a very nice piece of writing. Thank you very much for giving us such a beautiful article. Be well and be healthy.
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Thank you for appreciating😊. This is a chapter of the warehouse of my e-book n. 8 participating to contests😊
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Thank you very much, what a lovely image!
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Thank you. Feel free to use it and shower Steemit with it! Since my finger hurts from hours of commenting a day I thought this might be a great idea.
@rokhani was the first who gave me a big one with the words it would be noted for sure.
It took me several hours to generate this one, still not satisfied but will make another #comment in some time.
I hope some kindness and a comment will stimulate people to connect and write on.
You should use the hashtag #comment too this way we might set a trend and help writing better comments while giving the curators a hand.
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Every Steemian can take their role in the Steemit. The impotant thing is we need hold each other and then can keep strong together then we Will know how valuable hug 8n the community even just via a #comment
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Once it was the idea of the community #ccc a great iniative just like the #commentcoin.
For both I worked my arses of back then. The end result was most didn't upvote just wanted to receive one. No matter how low a vote it should be given.
#comment
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I don't know about those pair of trousers on the bed but have you noticed it came with legs?
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No, I didn't...I suffer cause hyperopia🤣🤣🤣🤣
Ps.: my hyperopia is really true...
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I trust you!
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Thank you😊
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Thank you, friend!
I'm @steem.history, who is steem witness.
Thank you for witnessvoting for me.
please click it!
(Go to https://steemit.com/~witnesses and type fbslo at the bottom of the page)
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