Una festa in piazza...in attesa di quel 25 aprile marzolino...
Seconda partecipazione al contest-crea un'immagine perchè per questa settimana le immagini da creare sono due.
Disclaimer: immagini create con Freepik (intelligenza artificiale) per seguire le regole del concorso Digitaly crea un'immagine (attraverso l'uso della IA). Quanto al testo, invece, è farina del mio sacco. Non considerate l'immagine Pixabay, aggiunta unicamente per esigenze di questo capitolo.
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Disclaimer in English: images created with Freepik (artificial intelligence) to follow the rules of the Digitaly competition create an image (through the use of AI). The text, on the other hand, is all my own work. Don't consider the Pixabay one, solely added to complete this chapter.
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Ps.: date le premesse, proseguono le discutibili
STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO:IL RETROCASA VI
La città si preparava per i festeggiamenti del 25 di un improbabile aprile novembrino. O forse, meglio ancora, un aprile marzolino. Anche Natalina si preparava come meglio le riusciva per i salotti letterari e ora che s'era recata a scuola, che ad Anselmo mancavano ancora ore per terminare il turno alla calzoleria e che l'amica Gigliola aveva dovuto lasciarla per non arrivare tardi all'ospedale per sincerarsi dello stato di salute mentale dei suoi pargoli, prima che il reparto psichiatrico esaurisse l'orario visite, Fiorina pensò bene che forse era il caso di metter piede fuori casa. Nella piazza sita a poca distanza dall'hard discount dove soleva fare la spesa perchè il meno lontano da casa, i festeggiamenti preludio a quel 25 aprile più marzolino che mai, erano iniziati già il 22. Fiorina faceva la spesa nell'hard discount meno lontano da casa e si capiva, dato che non poteva permettersi l'abbonamento dell'autobus. Già il marito e la figlia erano obbligati per ragioni lavorative ad averne uno per ciascuno e dunque non si poteva spendere per un terzo. Per fortuna c'erano ancora i trolley per trasportare la spesa, dato che alla veneranda età di ottantadue anni suonati, quasi ottantatre oramai, non era fattibile caricarsi di borse di spesa sugli avambracci. Per forza d'abitudine prese il suo caro vecchio trolley, anche se quel giorno non doveva far spese, e uscì.
(immagine Pixabay 100% free, autore TukTukDesign, link https://pixabay.com/es/illustrations/caja-negocio-carga-cliente-1623890/ e ovviamente l'immagine che partecipa non è affatto questa che è di Pixabay, che mi è servita unicamente a mo' di suddivisione di questo capitolo, ma l'ultima creata con Freepik e che trovate al fondo per esigenze di copione)
La città, compresi i quartieri periferici, purchè non troppo lontani dal centro storico, era insolitamente affollata e caotica. Ma il proprietario della calzoleria in cui lavorava Anselmo Granata si era giusto trovato a corto di qualche attrezzo e bisognava proprio che qualcuno uscisse dalla bottega per recarsi ai magazzini presso i quali era solito fornirsi. Trattandosi bene o male di incombenze niente affatto logoranti, complice il clima mite di quell'aprile marzolino, aveva preferito affidare il compito al suo fidato Anselmo, lasciando ai calzolai più giovani le incombenze più pesanti. I magazzini non erano lontani e facevano angolo con una delle svariate piazze allestite a festa in quell'improbabile settimana all'insegna dei pesci d'aprile. Ma arrivato quasi a destinazione, Anselmo si fermò di colpo, rimanendo di sasso. Davanti a lui, a pochi metri di distanza, c'erano Susan e Franz Ludwig, l'artista svizzera grande amore della sua vita e l'architetto svizzero tedesco che aveva sposato, preferendolo a lui. Cosa ci facevano in Italia? La coppia era felicemente accomodata nella Svizzera francese. Sicuramente si trovavano in ferie e volevano godersi i festeggiamenti o ancora più probabilmente, Susan aveva trovato un acquirente per le sue opere proprio lì in città. Pur di non farsi vedere dai due, voltò le spalle e infilò un ingresso secondario dei magazzini. Gli operai lo conoscevano perchè era già stato incaricato varie volte di commissioni per la calzoleria e quindi non sarebbe incorso in rimproveri sguaiati che lo potevano mettere in evidenza. Per la prima volta in vita sua si domandò se avesse potuto evitare, il giorno del suo matrimonio, di ridursi ubriaco fradicio al punto da trascorrere la prima notte di nozze in un pronto soccorso ospedaliero, con immensa vergogna di Fiorina e provarsi ad amare quest'ultima.
PARTY - IN - A - SQUARE - THAT - 25TH - APRIL
Fiorina non immaginava di trovare la piazza affollata al punto da rivelarsi impossibile un solo passo, men che meno raggiungere l'hard discount non sia mai avesse dovuto fare la spesa. L'affollamento solitamente non la scomodava, anzi le dava la sensazione di trovarsi in compagnia. Ma tale calca era d'impedimento al disbrigo di qualsiasi faccenda. Si voltò allora per tornare a casa, soprassedendo all'idea di fare un giro tra le bancarelle allestite nella piazza per l'occasione. Tanto, di soldi per acquisti voluttuari non ce n'erano mai. Ma si fermò di colpo, restando di sasso. A pochi metri da lei, una coppia si stava dirigendo ai festeggiamenti in piazza. Una coppia che Fiorina conosceva bene, o meglio, che in passato aveva conosciuto bene. Eliana e Marco: il suo dottorino di campagna e la maestrina di scuola che aveva sposato, anzichè decidersi per lei. Fiorina voleva scappare a nascondersi, ma tanta altra gente si stava avvicinando alla piazza, cosicchè risultava difficile muoversi velocemente. Ma perchè aveva voluto portare con sè quel dannato trolley che l'impacciava ulteriormente e avrebbe potuto metterla in evidenza? E l'ancora più dannata giacchetta rossa le impediva di confondersi tra i passanti e il selciato. In un maldestro tentativo di impedire che i due la vedessero, si girò di spalle, infilandosi in un percorso laterale, dovendosi però fermare a ogni passo perchè il suo trolley intralciava il cammino degli altri passanti. Per un attimo fu tentata di abbandonarlo, ma poi? Ricomprarlo era impensabile. Non le rimase se non sperare che Eliana e Marco non si dirigessero nel suo stesso percorso o quantomeno non la riconoscessero. Finse di interessarsi a una bancarella di chincaglierie, mentre con la coda dell'occhio si sincerava che la coppia non venisse proprio dietro di lei. Se l'avessero riconosciuta, si sarebbero diretti verso di lei per salutarla e per chiederle come stava. Senza secondi fini, senz'animo di disprezzarla. Erano sempre state persone gentili, ma Fiorina, che si vergognava immensamente del suo status già di suo, figurarsi davanti a loro. I due però si erano diretti a una bancarella di libri antichi scientifici. Per forza, cos'altro poteva meglio attrarre l'attenzione di due intellettuali come loro? Se non altro, la bancarella di chincaglierie presso la quale s'era rifugiata Fiorina aveva sortito l'effetto desiderato: i due non si erano accorti della sua presenza. Le chincaglierie non potevano in alcun modo interessare a Eliana e Marco. Appena la calca glielo permise, Fiorina si fece largo per allontanarsi dalla piazza e tornare a casa, meditabonda. Se a suo tempo non si fosse fermata alla terza media, chissà che non avesse avuto qualche chance con Marco. Ma era di tale testa dura che sia pure alle medie aveva rimediato tre bocciature, terminando le scuole in un'età in cui solitamente i ragazzi terminavano i pochi studi tecnici che ancora permettevano di lavorare senza un vero e proprio diploma secondario. Se almeno avesse studiato per un diploma tecnico come quello di sua sorella! Ma Gelsomina era sempre stata più sveglia di lei in fatto d'istruzione. Le uniche attività nelle quali Fiorina non toppava erano i mestieri domestici e manuali agricoli, niente da fare. Per la prima volta in vita sua si domandò se forse non avesse fatto meglio a perdonare e dimenticare l'inconveniente che le aveva cagionato Anselmo la serata del loro matrimonio e provarsi ad amarlo.
PARTY - IN - A - SQUARE - NEAR - HARD - DISCOUNT - DOWNTOWN - THAT - 25TH - APRIL (l'immagine che partecipa al concorso è questa qui)
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the one with the clothes is still on my list...I think I will write it after all if I can find the pictures back. Good luck. I drop by again.
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Yes, the contest had 2 themes and we could choose one of them or both.
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