OZIARE, OVVERO IL GIARDINO DEI GATTI POLTRONI, OVVERO IL RETROCASA ALLO SCOPERTO CAP. V: STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO

Tra i gatti cittadini alle soglie del quarto millennio, i felini usi bazzicare i giardini dell'ospedale comunale amavano in particolare poltrire nell'area verde del cortile dell'unità psichiatrica del professor Heinz. Specie nell'angolo immaginario dei funghi giganti e non, funghi nani e non, ma la cosa non rilevava affatto, dato che i gatti non avevano la più pallida idea che fosse immaginario.

Immagine che partecipa al concorso realizzata con Bing (holgazanear - de - gatos - en - jardín - árboles - hongos)

Ci dormivano e oziavano come pupi e tanto bastava.

Immagine realizzata con Bing (holgazanear - de - gatos - en - el - jardín - de - la - unidad - psiquiátrica)

Per forza di cose, trattandosi il giardino dell'ala reparto psichiatrico della zona più tranquilla. I pazienti vi scendevano soltanto nei giorni e orari prestabiliti dalla direzione, accompagnati da OSS, OSSS, OSA, infermieri, medici...raramente i parenti dei ricoverati psichiatrici popolavano i giardini ospedalieri e dunque in zona i gatti godevano di giornate tranquille per dormire quanto più gli pareva.

Immagine realizzata con Bing (holgazanear - de - gatos - en - el - jardín - de - la - unidad - psiquiátrica)

Cibo e acqua neppure gli mancavano, perchè il professor Heinz aveva ordinato al personale macchine e pulizie di fornire il cortile di apposite ciotole quotidianamente. Insomma, solitamente i gatti della zona ci trascorrevano buona vita pure da randagi. Gli unici umani che solo di quando in quando capitavano nel luogo per soffermarcisi erano gli amici forumini di Elena e Fiorenzo Esposito. Alcuni di loro litigavano peggio di loro gatti con i cani, il che interrompeva la oziosa quiete felina, ma tutto sommato nulla di particolarmente inconveniente.
Se non che, a cominciare da un curioso mattino, un incessante viavai di umani con indosso ancor più curiose uniformi faceva in continuazione capolino con attrezzi, tavolini, sedie, poltrone, ombrelloni...pure un gazebo. Le piante venivano potate e le erbacce che tanto comodo facevano ai gatti per poltrirci sopra, rimosse. Che mai poteva essere?
Ovviamente i gatti non potevano sapere che si stava preparando un evento che doveva seguire a un'importante conferenza medica che avrebbe visto come protagonisti il professor Heinz, il dottor Neri e la dottoressa Rossi, oltre a luminari della scienza provenienti da zone di frontiera e dall'Austria. Il giardino sotto l'ala ospedaliera del reparto psichiatrico doveva allora essere agghindato a festa. Inoltre, il professor Heinz intendeva pure omaggiare nell'evento la dottoressa Rossi, che si sarebbe sposata la settimana successiva con il suo fidanzato, il commercialista Stefano Viridis. Ma i gatti non vedevano l'ora che terminasse tutto quel marasma, specie il casino del pomeriggio dell'evento. L'ora di pranzo era stata relativamente tranquilla. Anzi, i gatti avevano pure ricevuto un buon numero di leccornie grazie agli avanzi di un banchetto da re, ma poco dopo, neanche tempo di concludere con la digestione, ecco un corri corri di umani in uniforme nero-azzurra, che ovviamente i gatti non avevano idea trattarsi della polizia e perfino di un umano in frac, che ovviamente i gatti non avevano idea trattarsi del dottor Neri. Un parapiglia che non finiva più! Ovviamente i gatti nemmeno potevano sapere che la polizia cittadina doveva acciuffare un aspirante criminale, l'uomo incappucciato in tuta nera roso dalla gelosia e dall'invidia, che era saltato da una finestra del primo piano per catapultarsi in giardino e uccidere a pugnalate la dottoressa Rossi e il suo fidanzato. Aveva deciso di approfittare della caoticità dell'evento per portare a termine il delitto che pianificava da un pezzo e fuggire indisturbato, sorprendendo Giorgia Rossi e Stefano Viridis che passeggiavano sotto le finestre dell'edificio, essendosi un attimo discostati dagli altri partecipanti all'evento. Ma l'incappucciato, dall'alto del reparto psichiatrico era stato intravisto da Paolo e Catinina, che a loro volta stavano passeggiando per i corridoi, essendosi svegliati dalla solita pennichella pomeridiana ben prima degli altri ricoverati.
-C'è una due ruote che pare voglia gettarsi da una certa altezza- aveva detto Nina al Meis con alquanta preoccupazione, dopo un'occhiata da un vetro blindato e vedendo spuntare una gamba e mezza fuori da una una finestra dei piani bassi.
-Avvisiamo i meccanici- aveva allora proposto Paolo.
Il caposala greco Papadopoulos stava ispezionando il reparto e la coppia si era premurata di dargli la notizia. Constantin aveva allora chiamato immediatamente a telefono il professor Heinz, che a suo volta non aveva perso tempo a fare attivare i poliziotti. Quanto al dottor Neri, anch'egli era corso a dare man forte alla polizia, in pro dell'incolumità della stimatissima collega e del fidanzato di quest'ultima. L'incappucciato venne acciuffato dal comandante della polizia cittadina e dal dottor Neri un attimo prima di assestare un fendente a Stefano.
Arrivò sulla scena del crimine il professor Heinz, tanto velocemente quanto l'anziana età gli permise, che sfilò il cappuccio all'aspirante assassino, che invano cercava di liberarsi dalla presa del comandante, del dottor Neri e degli altri poliziotti accorsi.
-Lo sapevo, che eri tu. Ti fiutavo da un pezzo- disse il primario del reparto psichiatrico senza un filo di emozione nella voce.

Disclaimer: immagini create con Bing (intelligenza artificiale) per seguire le regole del concorso Digitaly crea un'immagine (attraverso l'uso della IA). Quanto al testo, invece, è farina del mio sacco.

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Disclaimer in English: images created with Bing (artificial intelligence) to follow the rules of the Digitaly competition create an image (through the use of AI). The text, on the other hand, is all my own work.

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Disclaimer en español: imágenes realizadas con Bing (inteligencia artificial) para seguir las reglas del concurso Digitaly crear una imagen (mediante el uso de IA). En cambio, el texto es toda cosecha mía.

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