LE MISURE DEL VIOLINO atto secondo/LAS DIMENSIONES DEL VIOLÍN acto segundo

in hive-184714 •  9 months ago 

ITALIANO
Cari amici, l'altra volta eravamo rimasti al violino di più piccole dimensioni, 1/32. Subito dopo, abbiamo il violino 1/16, lungo circa 37 cm. Indicativamente, per bambini piccoli dai 3 ai 5 anni. 1/10, di 40 cm e mezzo e 1/8, di 43 cm e poco più, indicativamente dai 4 ai 6 anni. Anche in questi casi l'insegnamento sarà ludico. Secondo qualche scuola di pensiero dei miei tempi, questa sarebbe l'età ideale per imparare a suonare il violino e comunque non oltre i 7 anni. Non sono minimamente d'accordo, anzi, appoggio chiunque afferma che qualunque età, compresa la terza età, è buona per imparare a suonare uno strumento musicale. Ok, è pur vero che le sopra menzionate scuole di pensiero sottintendono l'apprendimento finalizzato a diventare concertisti (magari pure di fama internazionale), ma se guardiamo in faccia la realtà, si tratta di una professione accessibile a pochi. Questi pochi sono solitamente figli d'arte. Non necessariamente figli di concertisti, ma comunque di artisti. Quando non lo sono, nascono però in ambienti favorevoli, dove il terreno è fertile (presenza di Conservatori e scuole di musica preparate a insegnare ai più piccoli, genitori di livello culturale come minimo medio-alto, ben disposti e dalla buona capacità di spesa, dato che diciamo la verità: imparare a suonare certi strumenti costa davvero un botto). In vita mia, in tutti i miei circoli sociali, difficilmente ho visto iniziare a suonare il violino prima dei 14 anni, ma c'è da dire che sono cresciuta in una piccola realtà di provincia. In città come Milano e Roma sarebbe ovviamente diverso. In ogni caso, c'è da dire che quella del concertista non è affatto l'unica carriera musicale perseguibile e dunque mai desistere se si vuole iniziare, a qualsiasi età. La filippica continua.

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Ps.: immagine Pixabay royalty free, autore 3803658 (https://pixabay.com/it/photos/bambola-caramella-violino-blu-1921810/)

ESPAÑOL
Queridos amigos, la última vez nos quedamos con el violín de tamaño más pequeño, el 1/32. A continuación, tenemos el violín 1/16, que mide unos 37 cm de largo. Indicativamente, para niños pequeños de 3 a 5 años. El 1/10, de 40 cm y medio, y el 1/8, de 43 cm y un poco más, indicativamente para niños 4 a 6 años. Incluso en estos casos, la enseñanza será lúdica. Según algunas corrientes de pensamiento de mi época, esta sería la edad ideal para aprender a tocar el violín y, en cualquier caso, no más tarde de los 7 años. No estoy en absoluto de acuerdo, es más, apoyo a cualquiera que diga que cualquier edad, incluida la tercera, es buena para aprender a tocar un instrumento musical. Vale, es cierto, que las escuelas de pensamiento mencionadas implican aprender con el objetivo de llegar a ser concertistas (quizás incluso de renombre internacional), pero si miramos la realidad de frente, es una profesión al alcance de unos pocos. Estos pocos suelen ser hijos de artistas. No son necesariamente hijos de concertistas, sino cualquier artista al fin y al cabo. Cuando no lo son, nacen, sin embargo, en entornos favorables, donde el terreno es fértil (presencia de conservatorios y escuelas de música preparadas para enseñar a los pequeños, padres que poseen un nivel cultural al menos medio-alto, bien dispuestos y con buenas posibilidades para gastar dinero, ya que reconozcámoslo: aprender a tocar ciertos instrumentos cuesta realmente un riñón). A lo largo de mi vida, en todos mis círculos sociales, rara vez vi a jóvenes empezar a tocar el violín antes de los 14 años, pero hay que decir que crecí en una pequeña ciudad de provincias. En ciudades como Milán o Roma sería obviamente diferente. En cualquier caso, hay que decir que ser concertista no es en absoluto la única carrera musical que se puede seguir, así que nunca se rindan si quieren empezar, tengan la edad que tengan. El papeleo continúa.

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Ps.: imagen Pixabay royalty free, autor 3803658 (https://pixabay.com/it/photos/bambola-caramella-violino-blu-1921810/)

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Qualsiasi età è buona per imparare qualsiasi cosa, il cervello umano è molto “plastico”.

Il punto è che per alcuni è più facile che per altri, c'è il talento, il dono; Io in particolare sono "sordo" quando si tratta di imparare uno strumento, ho provato qualche volta ma non ci sono riuscito.

Penso sempre di riprovarci.

Saluti.

Magari è soltanto questione di cambiare strumento, ma l'importante è non gettare la spugna, coraggio!

Concordo con quanto detto da @jorgebgt. A volte siamo più portati a maneggiare uno strumento anzichè un altro. Ad esempio, per me la chitarra è semplice, invece la batteria è complicatissima

Concordo che il concertista è una professionalità accessibile a pochi. Inoltre minrisulta che richieda diversi sacrifici, come lo spostarsi in un altrà città per vivere e a volte fare un secondo lavoro per mantenersi, come fare il maestro di musica. Per imparare uno steumento si puó avere qualsiasi età. Un mio collega di lavoro ha iniziato a suonare la chitarra eletrrica a 50 anni, dopo 1 anno era giá piuttosto bravo

Essendo stata dell'ambiente potrei dire che il secondo lavoro (insegnante di musica) si svolgerebbe non tanto perchè un concertista riceva compensi da fame (certo, un concertista che suona unicamente in orchestre anonime nei teatri dei paeselli, pure, ma ovviamente non a chi fa parte delle orchestre al Teatro della Scala o alla Filarmonica di Vienna dirette da Riccardo Muti, Herbert Von Karajan o André Rieu, che quei concertisti del calibro di Itziak Pearlman hanno stipendi milionari), quanto per l'incertezza di riuscire a mantenere l'incarico (se sbagli un attacco per la seconda volta, sei fuori dell'orchestra e questo genere di sbagli si commettono se hai iniziato a suonare avendo già terminato le scuole dell'obbligo, perchè purtroppo la realtà è quella che è: per quanto puoi diventare bravo, anche un bravissimo insegnante, il concertista ha bisogno di acquisire quella tecnica trascendentale consentita purtroppo iniziando a suonare prestissimo). Quando parlavo dell'indispensabile inizio carriera violinistica entro i 7 anni, intendevo infatti una carriera da concertista paragonabile proprio a quella di Itziak Pearlman. Ma ti posso garantire che alcuni dei miei professori al conservatorio privato della mia piccola realtà di provincia piemontese non se la passavano affatto male, pure operando appunto nei teatri provinciali. Solitamente avevano case signorili in centro città (e non certo bilocali o trilocali: si trattava di appartamenti dalla metratura di tutto rispetto) e in casa mantenevano pianoforti a coda che costerebbero quanto un bilocale (sicuramente per loro si trattava di verie propri investimenti, oltre che di strumenti di lavoro). Chi iniziava a suonare a 14 anni già veniva avvisato che una carriera di concertista (del calibro di Itziak Pearlman) gli era preclusa, ma comunque non quella nei piccoli gruppi e quartetti (ma la mia città di cultura provinciale dal mito de la fabricheta non era propizia nemmeno per questo genere di carriera e quindi alla fine della fiera, cercare di diventare insegnante di musica, che comunque non ritengo affatto male, era l'unica soluzione. Approfondirò però il discorso nei prossimi post dedicati all'argomento quando tornerò dalle ferie (partiamo domenica).