DIGINNASIO L'importanza delle elezioni politiche / DIGINNASIO The importance of political elections

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“Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie.” 1979 - Sandro Pertini Presidente della Repubblica

Scelgo di iniziare con questa frase perchè rappresenta esattamente il mio pensiero, soprattutto in questo periodo, in cui l'idea di democrazia è un pochino distorta e in tanti sono attratti dalle " democrature illiberali".

Sono consapevole che la "Democrazia" non è mai veramente una Democrazia in cui il popolo decide pienamente; sono consapevole anche che i politici tutti, nessuno escluso, fanno tante promesse che poi non mantengono, e sono burattini in mano ai grandi poteri economici.

Però malgrado tutto questo sono sempre convinta che nessuna forma di governo possa essere migliore della Democrazia, per questo penso che votare oltre ad essere un diritto è un dovere imprescindibile di ogni persona.

Credo che non votare non sia una forma di protesta, ma un modo per non assumersi le proprie responsabilità di cittadino, soprattutto non votando lasciamo agli altri la scelta della nostra classe politica e poi non possiamo lamentarci se non ci piace e non ci soddisfa.

In questo particolare periodo storico la classe politica non solo italiana, è scadente e poco preparata, anche io non mi sento pienamente rappresentata, però non lascerò mai a gli altri la mia scelta.

Sono cresciuta con i racconti di mia nonna, popolana trasteverina, che aveva vissuto la feroce occupazione nazi-fascista di Roma, e che lottò duramente insieme a tanti per ritrovare la libertà, ed è proprio per Lei e per i tanti che hanno sacrificato la propria vita per permetterci oggi di essere liberi, che non smetterò mai di esercitare il mio diritto di voto!

Comunque se e quando diventerò Presidente del Consiglio il mio primo provvedimento sarà dedicato ad alcune semplici regole per i parlamentari che ne hanno tanto bisogno:

1° Per essere eletti bisognerà aver frequentato una scuola di Alta Politica. (Visto la pochezza dei politici di oggi, pretendo che a governare sia qualcuno più preparato e capace di me)

2° Si dovrà andare in Parlamento tutti i giorni con tanto di timbratura a dimostrazione. (Visto l'alto numero di assenteisti, con parlamentari che si sono presentati due volte in tutta la legislatura)

3° Si potrà essere eletti soltanto per due mandati consecutivi. (Visto che il Parlamento è considerato un poltronificio dove rimanere a vita)

Vabbè comunque subito dopo farei un secondo provvedimento che garantirà tutti i giorni dell'anno Gelato gratis per tutti ahahaha!

Tantissime energie positive a tutti voi!

Grazie per il tempo dedicato a leggere il mio post.

ENGLISH VERSION

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‘To the most perfect dictatorship I will always prefer the most imperfect democracy.’ 1979 - Sandro Pertini President of the Republic

I choose to begin with this sentence because it exactly represents my thoughts, especially in these times, when the idea of democracy is somewhat distorted and many are attracted to ‘illiberal democracies’.

I am aware that ‘Democracy’ is never really a Democracy in which the people fully decide;

I am also aware that all politicians, bar none, make many promises that they then fail to keep, and are puppets in the hands of the great economic powers.

But in spite of all this, I am always convinced that no form of government can be better than Democracy, which is why I think that voting, besides being a right, is an inescapable duty of every person.

I believe that not voting is not a form of protest, but a way of not assuming one's responsibilities as a citizen. Above all, by not voting we leave the choice of our political class to others, and then we cannot complain if we do not like it or are not satisfied with it.

In this particular historical period, the political class, not only in Italy, is shoddy and ill-prepared, I too do not feel fully represented, but I will never leave my choice to others.

I grew up with the stories of my grandmother, a commoner from Trastevere, who had lived through the ferocious Nazi-fascist occupation of Rome, and who fought hard together with so many to regain her freedom, and it is for her and for the many who sacrificed their lives to allow us to be free today that I will never stop exercising my right to vote!

However, if and when I become Prime Minister, my first measure will be dedicated to some simple rules for the parliamentarians who need them so much:

1° To be elected, one must have attended a school of High Politics. (Given the paucity of today's politicians, I demand that someone more prepared and capable than me govern)

2° You will have to go to Parliament every day with a stamp of proof. (Given the high number of absentees, with MPs who have turned up twice in the entire legislature)

3° One can only be elected for two consecutive terms. (Given that Parliament is considered an armchair where one can remain for life)

Anyway, right after that I would make a second measure that will guarantee every day of the year Free ice cream for everyone haha!

Good energy to you all!

Thanks for taking the time to read my post.

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Le tue regole mi piacciono! Robytrix for president. Anch’io tra dittatura e democrazia sceglierei la democrazia. Bella la frase di Pertini. Diciamo che entrambi i sistemi hanno delle pecche. A mio avviso però quando le cose vanno veramente male in democrazia c’è la possibilità di cambiare chi comanda, mentre in un regime autoritario questo è pressoché impossibile

Cara Roby, su questo argomento la vediamo in maniera diversa, ma è il bello del DiGinnasio 😄!
Per me al momento non ha senso andare a votare, credo sia un po' come partecipare ad un concorso che sai dal principio essere truccato, dove alla fine vincono sempre gli stessi.
Per carità, qualche differenza tra i partiti esiste ancora, ma spesso solo di facciata. Per il resto mi sembra più un teatrino, dove uno o l'altro abbaia, quello che sta di fronte risponde, ma in un modo o nell'altro cambia sempre pochissimo e quando ciò accade di solito è per peggiorare la situazione.
Le tue regole mi sembrano perfette, condivisibili in pieno da chiunque e aiuterebbero molte persone a tornare alle urne, ma purtroppo non credo le applicheranno mai e questo già la dice lunga sulla gente che occupa quelle poltrone attualmente.
Non votare, per me, significa delegittimare questa classe politica e dare l'impulso a qualche vero movimento dal basso, in grado magari di riempire quel vuoto e che abbia il sincero desiderio di compiere scelte orientate al benessere pubblico.
Operazione difficilissima, anche perché i suoi rappresentanti verrebbero o comprati o costretti a più miti consigli (un po' come accaduto nel recente passato). Probabilmente quindi morirò sperando, come il protagonista di quella storiella...

Mi hai convinto, il mio voto ce l'hai! 😜

Bellissimo post. Purtroppo abbiamo perso - o ci hanno tolto - da troppo tempo, la voglia di partecipare alla vita politica.

Anche io però credo che sia fondamentale mantenere questo diritto/dovere, per quanto nessuno mi possa rappresentare in questo momento, continuo ad andare a votare.
Perché anche se i politici sono tutti uguali, destra e sinistra e tutti puntano alla poltrona e ai privilegi, c'è una cosa che li distingue, l'ideologia politica, una parte cerca di togliere diritti acquisiti e l'altra parte, in qualche modo crede ancora nei diritti sociali.
Forse dovremmo ricominciare proprio da quei diritti che diamo troppo per scontato e pensare fino a che punto siamo disposti a prenderli.