DIGINNASIO Passione vs Denaro questo è il dilemma! /DIGINNASIO Passion vs. Money this is the dilemma!

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L'argomento di questa settimana è una provocazione, come si fa a resistere ai dilemmi filosofici ahahahah!

E' davvero difficile scegliere, anche se per pura speculazione filosofica, perchè la verità è che tutti siamo su @Steemit per guadagnare Steem, nella speranza che aumentino di valore e di ritrovarci un giorno un bel gruzzoletto che ci renderà felici e soddisfatti!

Poi certo per la scelta bisogna considerare quanto siano importanti le entrate di Steemit per la vita quotidiana di ognuno di noi!

Però parlando per me stessa, e non solo in modo ipotetico, posso dire che sceglierei senza ombra di dubbio la prima opzione... sono idealista che ci posso fare!

Scrivere e un modo per parlare di noi stessi, anche senza parlare di noi, ma tramite i nostri pensieri, le nostre passioni, le cose che ci piacciono o che non amiamo, diciamo molto di noi.
Quando scriviamo facciamo una sorta di terapia che ci aiuta a stare meglio, e la possibilità di condividere con gli altri utenti i nostri pensieri è uno stimolo, soprattutto poi ricevere i commenti e interagire lasciando i nostri ci fa sentire parti di un qualcosa di vivo e attivo.

Sicuramente chi scrive per professione probabilmente tratterà anche di argomenti che non ama e non sente propri, ma quanto si può essere convincenti se non si è coinvolti emotivamente, se si scrive il contrario di quello che si pensa?

Vabbè non lo saprei fare!

Preferisco di gran lunga rimanere povera ma libera di esprimermi senza condizionamenti, parlando di quello che mi suscita curiosità-emozioni-sdegno, sperando di essere capita e apprezzata dagli altri, che magari condividono la mia stessa visione delle cose.

Ovviamente non è facile e probabilmente è una scelta impopolare, in tanti pensano che è meglio avere soldi che ideali, però sono ancora convinta che i valori umani siano importantissimi e dialogare anche virtualmente con gli altri di argomenti che ci scatenano emozioni sia impagabile, perciò io resisto!

Come sempre tantissime energie positive a tutti voi!

Grazie di cuore per il tempo dedicato a leggere il mio post.

ENGLISH VERSION

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This week's topic is a provocation, how can you resist philosophical dilemmas ahahahah!

It's really hard to choose, even if it's purely for philosophical speculation, because the truth is that we are all on @Steemit to earn Steem, in the hope that they will increase in value and we will end up with a nice little nest egg that will make us happy and satisfied!

Then of course for the choice one has to consider how important Steemit's income is for everyone's daily life!

But speaking for myself, and not just hypothetically, I can say that I would undoubtedly choose the first option... I am an idealist, what can I do!

Writing is a way to talk about ourselves, even without talking about us, but through our thoughts, our passions, the things we like or dislike, we say a lot about ourselves.
When we write we do a sort of therapy that helps us feel better, and the possibility of sharing our thoughts with others is a stimulus, especially then receiving comments and interacting by leaving our own makes us feel part of something alive and active.

Certainly those who write professionally will probably also deal with topics they do not like and do not feel are their own, but how convincing can you be if you are not emotionally involved, if you write the opposite of what you think?

Well, I wouldn't know how to do that!

I much prefer to remain poor but free to express myself without conditioning, talking about what arouses my curiosity-emotions-disdain, hoping to be understood and appreciated by others, who perhaps share my same vision of things.

Obviously it's not easy and it's probably an unpopular choice, many think it's better to have money than ideals, but I am still convinced that human values are very important and dialoguing even virtually with others about topics that trigger our emotions is priceless, so I resist!

As always, lots of positive energy to all of you!

Thank you very much for taking the time to read my post.

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Sono completamente d'accordo, quando scriviamo in qualche modo lasciamo la nostra essenza in ciò che diciamo, penso che sia ciò che ci fa entrare in empatia con alcune persone e lasciarne altre da parte, l'interazione con altre persone ci rende più sensibili, potrei dire che ci rendiamo conto quando una persona è sincera e quando NO, come si fa, facile, leggendo i suoi post se c'è una correlazione tra l'uno e l'altro, se c'è originalità in quello che dice e fa, oserei addirittura dire che entra in gioco anche l'intuizione.
Ti auguro una notte felice


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Grazie Felipe, è esattamente quello che penso anch'io!
Attraverso la scrittura creiamo belle connessioni con gli altri.

Passione senza dubbio.
Mi piace scrivere e non è che qualche migliaio di Steem mi cambino la vita.
Certo...fanno piacere.

Esattamente!
Scrivere per passione ci regala grandi emozioni e soddisfazioni!

  ·  last month (edited)

Amica mia cara...purtroppo la parolina antipatica dipende impera come non mai e nulla ne possiamo. Dipende da cosa s'intende per soldi e c'è da dire che i media (specie la stramalefica scatola nera) pare lo facessero (spero non dover dire ancora fanno) di proposito per sviare l'attenzione e incrementare la confusione. Se si intende ricchezze, cara malefica TV, me lo devi specificare se non vuoi che ti lancio dalla finestra😂(vabbè, già fatto 13 anni fa, occhio, che non c'erano passanti sotto😂). Se invece fai passare l'idea che il comune cittadino (ma che brutta parola😂!) si deve contentare di ravanare nei bidoni pubblici dell'immondizia per mangiare (rischiando l'arresto perchè la fattispecie figura tra i reati amministrativi passivili di arresto, anche se vabbè, se sei ridotto in tale stato, farai pure i salti di gioia perchè in galera, oltre al tetto sulla testa, ti devono assicurare i pasti tutti i giorni e per quanto scrausi, non provengono di sicuro dalla pattumiera) e si deve pure contentare dormire sui treni abbandonati come s'era purtroppo ridotto un mio amico nell'aristocratico Piemonte dove se non nasci nella famiglia giusta bene inserita nel circolo sociale giusto, è quella la fine che rischi di fare. Santo cielo, quando si dice povero, dal mio (im)modesto punto di vista, il povero è chiunque costretto a tal genere di vita. Ok, il povero assoluto. Poi viene il povero relativo, che un tetto sulla testa ce l'ha, ma deve decidere tra saltare i pasti per pagare le bollette o comprare da mangiare e farsi tagliare le utenze. Se si sfascia il frigo o la lavatrice, non può sostituirli e campa senza. La TV dice di contentarsi pure così? In quanto i presentatori dei relativi infami programmi guadagnano il doppio di un parlamentare? Ok, anche lì, finestra garantita. Ecco che poi arriva il povero premium (la nuova condizione del piccolo-borghese, che un tempo era quello che pur non potendosi permettere lussi, riusciva sia pure a campare dignitosamente e conservare qualche risparmio), che male o bene riesce a coprire tutte le spese basiche, ma gli va via tutto lo stipendio per forza di cose (se capita un'emergenza più cara del solito, rischia di scendere di classe sociale). Contentarsi anche qui? Uhm...uhm...mah...vedremo. Se poi il piccolo-borghese riesce a vivere in downshifting estremo, può anche farcela a tornare a essere il piccolo-borghese di un tempo e magari allora si che può vivere da filosofo idealista senza che l'intercalare dei media vale a dire conta solo l'ammoreee e non il denarooo suoni come una palese beffa come nei casi al di sotto del suo.

"Sicuramente chi scrive per professione probabilmente tratterà anche di argomenti che non ama e non sente propri"

Questa è la vita del cattedratico universitario e del ricercatore che deve sopportare i tanfi accademici, ma dubito che Wilbur Smith (ne cito uno a caso, di scrittore creativo), che ovviamente campava della sua penna, si fosse mai cimentato con argomenti per lui noiosi😂

E' sempre tutto molto relativo, ovviamente la scelta ipotetica era per chi scrive su Steemit che per quanto malmesso deve comunque avere un pc e una connessione internet, e si può permettere di essere idealista!
Certo il mondo fuori da Steemit e i vari livelli di povertà sono un'altra cosa e troppo seria, poi nella vita reale c'è chi scrive per professione e anche quello è un altro discorso.
Poi ci sono io che sono un'idealista, che vive seguendo le passioni e si ritrova spesso squattrinata ma mi va bene così ahahaha!

  ·  last month (edited)

Temo che allora non ti sia mai imbattuta nel sud del pianeta, se sei sicura che scrivere su steemit equivalga a poter fare l'idealista😂. Qui dentro infatti ci saranno pure pochi filippini (che vedo più che altro nel cugino piuttosto che qui ed è la popolazione che indicativamente camperebbe in fase di power down il triplo di me😂😂😂😂), ma è comunque zeppo di asiatici, poi di venezuelani e africani. Soprattutto questi ultimi (in genere nigeriani, kenioti e qualcuno del Botswana) viaggiano a cellulare e connessione dati. Ben volentieri sono pure i miei stessi colleghi di publish0x e/o dei forum finanziari per il guadagno online che un giorno si e l'altro pure si sforzano di pubblicare tonnellate di testi rimboccandosi le maniche sulla microscopica tastiera e il microscopico schermo di un telefono. Quando non possono comprare una ricarica per il telefono, gli restano due cose soltanto:
1)aspettare di avere i soldi per una ricarica per proseguire con le pubblicazioni
2)se hanno la fortuna di averci un parente o un amico che si può permettere l'utenza domestica, chiedergli il favore di permettergli di collegarsi per poter lavorare
Un notebook (o desktop) solitamente non se lo possono permettere (i prezzi della tecnologia importata fanno sbellicare dal ridere e ne sappiamo qualcosa pure noi nelle latine lande) e l'utenza domestica non è sviluppata.
In genere partecipano più che altro a contest (sono le opportunità per guadagnare di più perchè prima o poi si vince sempre e i premi sono interessanti e pure l'unica opzione per prendere i voti booming, dipendendo dalla comunità). Se non vado errata, infatti la comunità italiana è una delle poche, se non l'unica, tra quelle che conosco, a offrire il voto booming alle pubblicazioni dal tema libero fuori dei contest. In buona sostanza, per alcuni di loro questo è un lavoro vero (assieme a tutti gli altri task online che serve proprio a non diventare poveri. Ma dopotutto, l'idea che il lavoro vero è solo quello classico offline oppure dove comunque firmi un contratto vincolante è tipica più che altro dell'occidente...

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Scrivere e un modo per parlare di noi stessi, anche senza parlare di noi

Quando scriviamo facciamo una sorta di terapia che ci aiuta a stare meglio

Roby, ma quanto sono vere queste cose!!!!! Io ricordo il periodo covid, fu davvero duro, come per tutti del resto, ma credo che lo scrivere e stare su Steemit mi abbia salvato dall'impazzire.

Era una sorta di rifugio e per me in qualche modo lo è ancora 😄. Come dici tu, poter mettere da parte qualche spicciolo con i nostri post è una cosa che fa piacere a tutti, ma se guardo indietro in quel momento non mi interessava, o mi interessava solo marginalmente.

Volevo una sorta di mondo virtuale, per scappare da quello reale e Steemit è sempre stato diverso dagli altri social, non si deve indossare l'elmetto per qualunque cosa si scriva e le opinioni diverse vengono generalmente ben tollerate.

Oggi le cose sono diverse, siamo tornati ad una sorta di normalità, ma il concetto di fondo rimane simile. Scrivere senza passione è possibile certo, ma solo in maniera estemporanea. Penso che la scrittura nasca da dentro, da "un'innamoramento", che può essere di un'idea, di una persona, di una cosa, di un luogo etc.

Quindi venendo al nocciolo della questione credo che l'unica opzione percorribile sia la prima, perché con l'altra il rischio sarebbe di stancarsi in fretta😊

Grazie Franco,
durante il periodo del covid Steemit è stato un rifugio per tanti che amano la scrittura e hanno trovato la possibilità di esprimersi riuscendo anche a guadagnare qualche soldino. Poi grazie alla passione per la scrittura non ci siamo più fermati!


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