Quando si poteva viaggiare…Isola di Symi. (Photos by Sardart)

Visitare un’isola, non troppo grande, in modo da poterne cogliere al volo l’essenza, è per me, una delle più belle esperienze di viaggio.
Per questo mi piace molto visitarle e, nel mediterraneo non mancano delle fantastiche mete.
Simi, oggetto di questo post, è sicuramente una delle più suggestive e colorate isole greche.
Situata nell’arcipelago del Dodecaneso e vicinissima alla Turchia, Simi è una escursione obbligata per chi visita la più importante e grande isola di Rodi.

Dal porto di Rodi partono quotidianamente i grandi e comodi traghetti che, in un’ora circa di viaggio, raggiungono questa deliziosa isola caratterizzata da una architettura tradizionale coloratissima e elegante.
La luce fantastica che illumina i colori pastello delle case vi sorprenderà ancor prima di sbarcare dal traghetto.
Le dimensioni di quest’isola non sono grandissime, circa 67 Km quadrati, e questo vi consente di attraversarla in poco tempo e scoprire il suo paesaggio interno dal carattere montagnoso e pochissimo abitato.

Gli insediamenti presenti sono infatti principalmente sulla costa e si concentrano nell’abitato principale di Simi,che si chiama Yialos , e dove ci sono ben due porti, segno di una inequivocabile vocazione marinara dell’isola.
Simi vanta un’ antica tradizione di scambi commerciali all’interno del Mediterraneo e persino con la repubblica marinara di Venezia.
Passa sotto il controllo dei Cavalieri di Rodi nel 1309 e poi venire conquistata dai Turchi nel 1522. Ma l’isola, che si è sempre sentita fieramente Greca, ha sempre mantenuto una certa autonomia che le ha consentito di continuare con una certa prosperità, anche sotto le varie dominazioni, la sua fiorente attività legata lla nautica e alla pesca di spugne.

Quando gli Italiani, nel 1912 conquistano il Dodecaneso, per Simi inizia un periodo davvero difficile. Sono diverse e severe le restrizioni imposte dagli italiani agli abitanti di Simi nella vita sociale come nel commercio.
Simi ritorna a far parte della Grecia solo alla fine della seconda guerra mondiale e da allora ha potuto riprendere con slancio la sua tradizionale attività marinara.

Abili costruttori di imbarcazioni, pescatori di spugne, principale attività degli abitanti, queste attività hanno lasciato segni indelebili in questa bellissima isola..

Tutto nell’isola di Simi parla di mare, di spugne e di barche e per vedere tutto questo è sufficiente passeggiare lungo le tranquille banchine del porto dove è sempre possibile incontrare pescatori che riparano le reti o sistemano le loro imbarcazioni o assaggiare i prelibati gamberetti appena cucinati.

Essere stati per tanti anni sotto la dominazione di diversi popoli ha anche reso possibile assimilare il gusto europeo che è pienamente visibile nelle eleganti architetture del suo centro storico: architetture semplici ma ingentilite nei particolari e dai colori pastello secondo una tipica usanza dei borghi di pescatori.

La capitale dell’Isola di Simi è Yialos, il cui abitato si adagia lungo le pendici delle montagne che delimitano i due porti principali. Le sue case, in genere a due piani, sono ben tenute, e sono molto rinomate anche per via dei colori pastello che creano un effetto complessivo di grande bellezza.

Simi è per questo considerato uno dei paesi più colorati.
Queste architetture, semplici e eleganti hanno nelle facciate una particolare apertura rotonda chiamata “occhio di bue” che, secondo la tradizione locale, ha il compito di proteggere le case dagli spiriti maligni.

La parte bassa dell’abitato, che si snoda lungo le banchine del porto è caratterizzata dalla presenza di diversi ristoranti e negozi che espongono i prodotti dell’artigianato locale.
La parte alta dell’abitato, invece, la si raggiunge salendo la ripidissima e pittoresca “Kali Strada” (Buona strada) costituita da oltre 500 gradini e che vi porta nella parte più autentica di Yialos.
Il percorso è faticoso ma assolutamente interessante perché regala tanti caratteristici scorci dell’abitato e, le pareti che delimitano questa salita, sono impreziosite dalla presenza di tanti profumatissimi ciclamini.

Arrivati in cima al centro storico trovate le emergenze monumentali di Yialos come la fortezza dei Cavalieri di San Giovanni di Rodi e la Chiesa di Megali Panaghià.

Ma è l’assoluta autenticità di questo luogo che colpisce : nulla è turistico e tutto fermo a 30 o 50 anni fa.
I pochi negozi presenti sono un concentrato di incontaminata autenticità che è davvero difficile trovare ancora.

Una giornata intera trascorsa vi consente di girellare non solo per il centro abitato ma potete anche fare una escursione dall’altra parte dell’isola per vedere il grande Monastero di Panormitis costruito proprio sul mare.
Da Yialos sono possibili delle escursioni guidate e, dopo un tragitto di 30 minuti a bordo di un piccolo bus che percorre le strette e ripidissime strade dell’isola, vi conducono in questa grande e maestosa costruzione.

Il Monastero di Panormitis è considerato uno dei più grandi Monasteri del Dodecaneso dedicato al protettore dell’isola di Simi, l’Arcangelo Michele.
Una visita al suo interno, ricco di arredi e oggetti sacri e con un museo che contiene libri antichi, è molto interessante.
Potete prendere una caffè sul mare e poi,il rientro a Yialos, dove vi aspetta il traghetto che vi riporterà a Rodi.

Una giornata indimenticabile.
Queste le mie foto.

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