Lo chiamavano "cord cutting".
Pur essendo un grandissimo appassionato di cinema e serie tv, al punto da aver fondato un blog interamente dedicato al mondo delle serie tv, come serialfiller.org, non avevo mai sentito parlare di cord cutting.
Leggendo un bellissimo articolo in merito ad analisi sui flussi di spettatori nelle varie piattaforme streaming, ho incrociato questo termine e scava che riscava ho trovato qualche informazione in più.
Il cord cutting è un fenomeno che sta manifestandosi da qualche anno.
Si parla di cord cutting quando vogliamo riferirci a tutte le persone che abbandonano le pay tv per dirigersi altrove nella fruizione di serie tv, cinema o altri servizi audiovisivi.
E' un fenomeno di migrazione che negli ultimi anni, a causa dell'avvento di Netflix e di altre piattaforme streaming, si è fatto sempre più preponderante.
Per dare un minimo di cenno storico alle cose, prima che il mondo della tv cambiasse, la quality tv la trovavi solo ed esclusivamente nelle cable tv, tipo HBO per fare un nome.
Netflix, Hulu, Prime Video, Disney Plus hanno cambiato le regole del gioco e "costretto" gli spettatori a munirsi di abbonamenti alle piattaforme streaming che offrivano servizi e cataloghi di grande livello.
Per equilibrare i propri portafogli gli spettatori hanno deciso di cancellare i ricchi abbonamenti con le storiche pay tv e pagare pochi euro per abbonamenti, magari in condivisione con altri, verso le piattaforme streaming a loro più interessanti.
I cord cutters, cosi si chiamano coloro i quali cancellano sulla pay tv e sottoscrivono su altri servizi, sono i responsabili di questo fenomeno che sta rivoluzionando la geografia televisiva.
E niente.
Le cose stan cosi, volevo solo farvelo sapere qualora vi potesse interessare apprendere questo curioso fenomeno e curioso termine ad esso legato
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