Come in molti di voi sapranno, Mario Draghi ha modificato l'assetto del CTS.
Il comitato tecnico scientifico è quell'organo che da oltre un anno ha assunto una rilevanza che va oltre qualsiasi istituzione.
Le nostre sorti, le zone, le distanze, i suggerimenti scientifici che il governo recepisce, vengono dagli uomini e le donne che compongono il comitato.
Mario Draghi, allo stesso modo di quanto accaduto per la protezione civile e per il commissario Arcuri, deve aver pensato che, visto che sta ripetendo ogni mossa effettuata da Conte, l'unico modo per dare l'impressione di essere "diverso", di essere in discontinuità, sia quello di cambiare le pedine.
E' una storia vecchia quanto il mondo.
Se vuoi sembrare nuovo, diverso e dunque migliore allora cambia.
In meglio? In peggio?
Non importa.
Purchè si cambi.
E cosi Draghi ha modificato uomini e struttura del CTS, non curandosi dell'effetto che avrebbe provocato.
Il numero dei membri è stato ristretto a 12.
Cosa non necessariamente negativa.
Si tenderebbe a pensare che con meno uomini la scelta sarebbe ricaduta su 12 fenomeni.
Ed invece no.
Basti pensare all'ingresso di tale Alberto Gerli.
Chi è ? Direte voi.
Non preoccupatevi.
Non è colpa vostra.
Gerli è un signor nessuno che agogna ad essere qualcuno e che, dopo aver chiesto a Fedez e Ferragni di fare lui pubblicità, ha trovato il suo influencer in Matteo Salvini ed il suo padre putativo in Mario Draghi.
Eh si, perchè a quanto pare Gerli entra nel CTS in quota Draghi, insieme ad altri 2 membri di cui parleremo dopo, Donato Greco ed il presidente dell'Aifa Palù.
Gerli è un ex Accenture.
Un Business Analyst che durante la prima ondata si è improvvisato "mago".
Eh si, perchè come chiamereste voi un ingegnere che millanta di aver trovato un algoritmo predittivo che, basandosi sui dati scientifici, riesce a predire se ci sarà o meno una nuova ondata in una zona o l'altra d'Italia e del mondo?
Fossero azzecate, le previsioni, allora si potrebbe anche sostenere di essere di fronte ad un genio.
Visto che cosi non è, ci troviamo di fronte ad un mago che non azzecca neppure un gioco di prestigio.
Gerli è colui il quale chiedeva a mezzo mondo di pubblicizzare il suo algoritmo, che millantava una New York fuori pericolo in men che non si dica salvo non avvertire gli oltre 400000 morti che sarebbero arrivati.
Gerli parlava di "sicura zona bianca" in Veneto a partire dallo scorso Febbraio. Oggi il Veneto è zona rossa.
Gerli credeva nelle zone bianche più di uno sciatore o di un negazionista.
A differenza dei maghi, lui sosteneva di avere i numeri dalla sua parte.
Smentito.
Costantemente.
Dai fatti.
Ebbene un luminare del genere da oggi deciderà, o meglio suggerirà le strategie in quanto a scelte sanitarie ed organizzative legate alla pandemia e non solo.
Dopo Gelmini, Brunetta, Carfagna e altri ancora, ecco arrivato anche il mago Gerli.
E come se non bastasse arrivano i suddetti Greco e Palù, 2 megalomani che in Estate firmarono il famoso manifesto nel quale dichiaravano che l'emergenza era finita.
Tutti fuori.
La pandemia è finita.
Generando gli effetti che abbiamo visto.
Draghi sta portando l'Italia ad una dittatura Negazionista?
Appare chiaro che il suo intento sia quello di accontentare i leghisti, i salviniani, i meloniani, gli ignorantoni che vorrebbero combattere la pandemia con ristoranti aperti e aperitivi in combriccola.
Mossa politica o convinzione?
Scegliere non saprei.
Sarebbe ignobile in ogni caso.