Evoluzione Initial Coin Offering, ecco le RICO: Reversible ICO.

in ico •  6 years ago 

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CC0 Creative commons - Pexels


Un saluto a tutti,

Ho speso molti articoli parlando delle ICO, di come siano uno strumento eccezionale per raccogliere fondi, soprattutto da parte delle Start-up che altrimenti avrebbero difficoltà di accesso al credito utilizzando i canali tradizionali. Ma vi ho anche parlato di come siano molto pericolose, in quanto è statisticamente provato che la maggior parte di queste Start-up non riesce a portare a termine i progetti, che rimangono promettenti solo sulla carta, ma fallimentari nella realtà. Facendo perdere soldi a chi ha voluto supportarli oppure semplicemente investirci su.

La novità di oggi è che Fabian Vogelsteller, l’inventore dello standard ERC-20 di Ethereum, sta progettando una nuova tecnologia per la raccolta fondi, molto simile alle ICO se non per una piccola differenza: sarà una procedura reversibile! Ecco dunque le RICO, acronimo che sta per Reversible ICO. In realtà quello che Vogelsteller sta facendo è cambiare la tecnologia delle varie fasi delle ICO per permettere agli investitori di poter uscire in qualsiasi momento dalle stesse.

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Reversible Initial Coin Offering, RICO, cioè dare la possibilità agli investitori di uscire in qualsiasi momento da una ICO. Questa è l’idea di Fabian Vogelsteller, presentata alla conferenza Devcon annuale di Ethereum che si è tenuta a Praga negli scorsi giorni, per contrastare le frodi o la leggerezza con cui alcuni progetti vengono presentati. Una tutela per gli investitori che in questo modo potrebbero uscire dalle ICO se dovessero subodorare una truffa o non dovessero avere più fiducia nel progetto iniziale e un modo per dissuadere chi progetta una Initial Coin Offering con il solo obiettivo di frodare gli investitori.

Fabian Vogelsteller ha espresso più volte la consapevolezza del fatto che lo standard ERC-20 da lui ideato è un modo rapido e accessibile, nonché efficiente e sicuro, per creare una nuova moneta virtuale tramite una ICO ma che gran parte dei progetti creati con questo strumento non finiscono per mantenere le premesse iniziali causando una perdita economica per i partecipanti alle stesse.

Eppure la tecnologia alla base delle ICO ha comunque riscosso un consenso incredibile con ben 20 Miliardi di Dollari raccolti negli ultimi due anni. Se ci pensate l’idea di base è eccezionale perché grazie a questo strumento è possibile creare degli smart-contract, in cui gli investitori ricevono i token della ICO in cambio dell’invio di Ether, riuscendo a supportare numerose Start-Up. Da questa consapevolezza di Vogelsteller e da un suo strano “senso di colpa” (per sua stessa ammissione), la volontà del padre dell’ERC-20 di trovare una soluzione a questa tendenza non proprio esaltante, per rimediare.

Soluzione che risiede nel concetto di RICO, che garantirebbe agli investitori di restituire i token della ICO ricevendo indietro il proprio investimento iniziale e stimolerebbe i promotori della stessa a mantenere le promesse per evitare di dover restituire quel “finanziamento” vitale per portare a termine il progetto alla base della Initial Coin Offering. Tra gli aspetti positivi, anche la possibilità di evitare cause legali per i promotori, in quanto gli investimenti degli aderenti verrebbero automaticamente restituiti se il progetto dovesse naufragare, ma con una grossa incognita: come farebbero i promotori a garantire la restituzione dei fondi se gli stessi fossero utilizzati per portare avanti il progetto?

E’ uno degli aspetti che dovrebbe essere maggiormente approfondito da parte di Vogelsteller, perché se i fondi versati dagli aderenti alla RICO dovessero essere sempre disponibili al ritiro in qualsiasi fase dell’avanzamento del progetto, significherebbe che gli stessi dovrebbero essere vincolati e non utilizzati dagli sviluppatori. Questo sarebbe un controsenso in quanto le ICO sono nate proprio per questo scopo, fornire finanziamenti a un progetto che altrimenti non avrebbe i fondi per essere portato avanti. Questo spingerebbe i promotori di un progetto a cercare fondi da investitori privati esternamente alle ICO, vanificandone parzialmente l’utilità.

Nell’idea di Vogelsteller, si dovrebbe creare un flusso tale che nel momento in cui degli investitori dovessero uscire dalla RICO, ci dovrebbero essere altri investitori pronti a subentrare ma questo sarebbe vero solo in caso di un progetto coerente e promettente; se l’uscita degli investitori dovesse avvenire per motivazioni legate al progetto stesso, alle inadempienze degli sviluppatori o a carenze di comunicazione, ci sarebbe il problema concreto che nessuno sarebbe disponibile ad acquistare i token del Reversible ICO tornando all’incognita che ho sollevato prima, riguardo al dover mantenere i token sempre disponibili da parte degli sviluppatori e quindi alla mancata possibilità di utilizzarli, che sarebbe quindi il classico circolo vizioso dal quale non si uscirebbe se non con delle soluzioni concrete a questa problematica.

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Public Domain Image - Flickr


Insomma, l’idea di base è molto interessante perché andrebbe a spazzare via ogni dubbio che risiede in coloro i quali decidono di supportare una ICO con i propri finanziamenti, anche se andrebbero chiariti dei dettagli di non poco conto nel funzionamento della RICO. Potrebbe essere un’idea rivoluzionaria che restituirebbe fiducia nello strumento e dissuaderebbe chi invece vi si approccia con l’idea di truffare gli investitori. I numeri registrati da questo nuovo strumento potrebbero così rivelarsi esponenzialmente superiori a quei 20 Miliardi di cui parlavo prima e potrebbero venire alla luce dei progetti rivoluzionari ma soprattutto affidabili.

In ogni caso i dubbi di cui parlavo prima dovrebbero essere chiariti dall’ideatore di questa variante delle Initial Coin Offering, in quanto secondo quanto dichiarato al pubblico del Devcon, la RICO sarà testata direttamente su una start-up promossa da Vogelsteller in persona, una blockchain legata alla moda e al design chiamata Lukso. I tempi e le modalità non sono stati ancora resi noti, ma sono sicuro che se il progetto si rivelerà promettente e non dovessero presentarsi degli intoppi relativi alla Reversible Initial Coin Offering, potremmo finalmente dire di trovarci di fronte a un’autentica rivoluzione.

Un saluto, Carlo


Fonte notizia: cryptominando.it , cryptovest

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Idea interessante. Sicuramente siamo in un periodo storico in cui ancora tutto é in evoluzione....un precario equilibrio che dovra per forza trovare il suo baricentro tra progetti, investitori e tecnologia.
Grazie per l'articolo ✌️

Esatto, possiamo considerarci degli early adopter di queste tecnologie, mentre l'equilibrio arriverà con l'adozione da parte di più utenti.. a quel punto potremo considerarle consolidate.

Mi fa piacere che Vogelsteller cerchi di rimediare a questo problema, ma secondo me questa RICO (almeno l'idea iniziale di essa) è solo un buco nell'acqua. Come scrivi tu, come fa un'imprenditore a restituire i soldi a progetto in corso se quel denaro serve proprio per portare avanti l'idea? Del resto chi ha deciso di investire soldi in ICO o RICO che sia, dovrebbe essere consapevole del rischio intrapreso, così come nei vecchi e cari investimenti tradizionali... Insomma chi non risica non rosica!

E' esattamente il mio pensiero. L'idea potrebbe funzionare per un progetto che riscuote successo, dove l'uscita di un investitore potrebbe essere rilevata da uno nuovo che vuole entrare, ma di sicuro non andrà a risolvere il problema di quei progetti che non vengono portati a termine per motivazioni tecniche. Di sicuro potrebbe essere un deterrente per le SCAM ICO.

Hellow brother