UNA POSSIBILE CAUSA DI OBESITA'steemCreated with Sketch.

in ita-health •  7 years ago  (edited)

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Da anni la ricerca del Dr Zane Andrews, un neuroendocrinologo della Monash University (Australia), si sta focalizzando sui rapporti tra cibo e degenerazione neuronale. Egli ha scoperto che le #cellule cerebrali che sopprimono il senso di fame vengono attaccate dai radicali liberi e distrutte. Il maggior picco di radicali liberi corrisponderebbe alle ore successive all'introduzione di #carboidrati e #zucchero. Insomma, più carboidrati e zucchero si mangiano, più le cellule che controllano il senso di fame vengono danneggiate e potenzialmente si innesca un meccanismo di alterato e aumentato consumo di cibo. Questo porterebbe a continuare a mangiare anche se in realtà si sarebbe raggiunto il dosaggio sufficiente al soddisfacimento delle nostre necessità biochimiche. Quando lo stomaco è vuoto viene rilasciata la #grelina, un #ormone che notifica al #cervello che siamo bisognosi di cibo. Quando lo stomaco è pieno, un insieme di neuroni, conosciuti come #POMC, vengono invece attivati per indurre il senso di sazietà, con arresto dell'ingestione di nuovo cibo. I radicali liberi che vengono a crearsi all'interno dell’organismo attaccano proprio questi neuroni POMC, causandone la degenerazione nel tempo ed alterando dunque il ritmo fame-sazietà. I radicali liberi attaccano anche altri neuroni portando a degenerazione altre zone cerebrali con perdita progressiva di funzione, per esempio nelle Demenze e nel M. di Parkinson, ma, per esempio, per i neuroni che formano il centro che attiva la fame, il destino è differente. Essendo questi ultimi protetti da proteine speciali chiamate #UCP2 che li schermano dall’attacco ossidativo, non vengono danneggiati dai radicali liberi successivi all'ingestione di carboidrati e quindi possono continuare a funzionare anche in soggetti consumatori di zuccheri. La sempre più massiccia presenza di carboidrati e zuccheri nell'alimentazione quotidiana potrebbe dunque produrre così tanti danni nel nostro corpo da causare una prematura degenerazione cellulare del centro cerebrale che smorza la fame. Quindi, al completamento progressivo del danno da radicali liberi, mentre da una parte la sazietà non viene attivata nonostante non vi sia più necessità di consumare cibo, dall'altra il senso di fame è sempre presente. Si spiegherebbe così, almeno in parte, la crescente percentuale di obesità.

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