Il vampiro emozionale – Come proteggersi

in ita •  7 years ago  (edited)

Vi è mai capitato di incontrare una persona, farci due chiacchiere e sentirvi immediatamente stanchi, drenati, col morale sotto i piedi e un’unica voglia, quella di tornare a letto?

Ecco, avete probabilmente avuto la sfortuna di incontrare un vampiro emozionale.

Il vampiro emozionale, a differenza del vamprio tradizionale, non succhia il sangue ma predilige la vostra energia vitale.

In molti casi non lo fa apposta e forse non si rende neanche conto di farlo, poverino. É solo che le sue esperienze di vita lo hanno fatto diventare una di quelle persone che ha tendenza a suscitare emozioni negative in chiunque gli sta intorno.


Immagine CC0 Creative Commons

CHI E' IL VAMPIRO EMOZIONALE?

Uno dei tratti che accomuna questa categoria di persone é la scarsa stima in sé stessi che spesso fa che queste persone abbiano bisogno di costante attenzione da parte degli altri.

Altri tratti ricorrenti che possono manifestarsi da soli o insieme sono:

  • Perenne bisogno di validazione personale e di sentirsi al centro dell’attenzione.

  • Narcisismo che si traduce nel parlare sempre e solo di se stessi, della propria vita e dei propri problemi.

  • Scarsa empatia nei confronti delle altre persone e poco interesse nelle situazioni che non li riguardano in prima persona.

  • Vittimismo immotivato: il mondo é contro di loro e nessuno può capire quanto é difficile la loro vita.

  • Impossibilità di riconoscere i propri difetti: se il comportamento di un vampiro emozionale non piace a qualcuno, non é certo colpa sua ma degli altri che sono stupidi, cattivi, egoisti etc.

  • Bisogno di controllare la gente che fa parte della sua vita: sul lavoro, in famiglia o con gli amici, il vampiro emozionale ha un’opinione su tutto e vuole avere l’ultima parola su quello che gli altri fanno e dicono.

  • Negatività: questa categoria di persone vede il bicchiere sempre mezzo vuoto e ha tendenza a farsi risucchiare in situazioni pesanti e malate.

Insomma, queste persone possono essere molto difficili e stancanti da gestire e il loro modo di fare può esasperarci fino al punto di annientare la nostra positività e farci deprimere.


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COME FARE A PROTEGGERSI?

  • Se puoi evitare di avere a che fare con un vampiro emozionale, fallo.

La vita é già abbastanza complicata per tutti e nessuno ha bisogno di avere accanto a sè qualcuno che porta solo negatività e a cui non interessa minimamente quello che facciamo o pensiamo. Quindi se conoscete qualcuno che reputate un vampire emozionale e siete in posizione da evitarlo, fatelo pure senza rimorsi. Ne va della vostra salute mentale e in questi casi é giusto sapere di no e preservare sè stessi.

  • Se no puoi evitare di avere contatti con un vampiro emozionale, impara a controllare le tue emozioni.

Spesso non é così facile evitare questa categoria di persone. A volte sono nostri amici, a volte nostri famigliari che non possiamo e non vogliamo tagliare fuori dalle nostre vite.
In questi casi bisogna sapere prepararsi in aniticipo ad interagire con queste persone, in modo da avere il meno ripercussioni possibile.
In primo luogo, bisogna cercare di restare positivi e mantenere il proprio buon umore e lo si fa sorridendo, facendo conversazione leggera e stando alla larga da situazioni e soggeTti di conversazione che potrebbero sfociare in liti e malumori.
E poi bisogna imparare ad avere controllo: infatti noi non potremo mai controllare quello che prova, pensa e fa un vampiro emozionale ma possiamo imparare a controllare le nostre sensazioni e emozioni e imparare, attraverso tecniche di visualizzazione e a volte anche di meditazione, a proteggere il nostro equilibrio interno in modo da non farsi scalfire dalle parole o le vibrazioni negative di queste persone.

  • Non avere pietà e farsi risucchiare dal loro vittimismo.

Non sto dicendo di essere crudeli, ma in molti casi, quando un vampiro emozionale comincia a lamentarsi e a chiedere la tua attenzione e pietà bisogna fare un passo indietro e non lasciarsi intrappolare. Perché é effettivamente una trappola emozionale quella di cui stiamo parlando.
Se avete l’energia e la volontà di aiutare queste persone con i loro problemi, certo fatelo pure. Ma solo attraverso l’offerta di soluzioni e consigli e mai se vi sentite già deboli o vulnerabili.
Spesso infatti, il vampiro emozionale non vuole consigli o soluzioni pratiche ai suoi guai, ma vuole semplicemente e egoisticamente tirare giù anche voi in modo da accompagnarlo nella sua negatività e depressione.

  • In qualsiasi caso e situazione, non lasciare che il vampiro emozionale ti faccia dubitare di te stesso.

Putroppo ci sono persone che amano criticare gli altri a tal punto da farli dubitare di se stessi e instillare in loro la paura di essere inadeguati. É una tecnica di manipolazione molto frequente e efficace che funziona soprattutto sui più deboli e vulnerabili tra di noi.
E’ necessario quindi imparare a ignorare le critiche, a rispondere con un sorriso e lasciarsi scivolare addosso gli attacchi di queste persone, restando neutri e calmi e evitando il contrattacco e la difesa che col vampiro emozionale non servono mai a nulla.


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E SE FOSSIMO NOI I VAMPIRI EMOZIONALI?

É una possibilità che non va esclusa. Del resto a tutti noi piace immaginare che conosciamo noi stessi perfettamente, ma se non fosse vero? E se ci fossero nostri comportamenti che vengono percepiti dagli altri come drenanti e assolutamente negativi?

Il mio consiglio é di rileggere questa lista, farsi un buon esame di coscienza e analizzare se le reazioni della gente che ci sta accanto potrebbero essere quelle di qualcuno che é stato colpito da un vampiro emozionale. Nel qual caso, non é mai troppo tardi per lavorare su se stessi e cercare di eliminare quei comportamenti che possono avere impatti negativi nonché cercare di capire da dove provengono per poterli risolvere e evitare in futuro.

Grazie della lettura!

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interessantissimo

Grazie!! Fa piacere ;)

Capisco perfettamente cosa intendi e ho personalmente avuto a che fare (o talvolta evitato accuratamente) questo tipo di persone. Concordo sulla maggior parte dei punti ma è anche vero che la vita può sbalzarti in diverse direzioni e non sempre si ha la forza di reagire. Lamentarsi e 'succhiare' le energie altrui può essere una soluzione temporanea, non certo definitiva, ma alcune persone senza una generosa mano d'aiuto non riescono proprio a cambiare marcia. Dove sta il confine tra "meglio girare alla larga" o "forse è il caso di sopportare e dare una mano?" Io me lo chiedo ancora...

Un ottimo commento, grazie mille. Me lo chiedo pure io...mi rendo conto che certa gente abbia bisogno di aiuto ma non se deve essere sacrificata la tua salute mentale. Forse dipende molto dalla forza interiore di ognuno di noi. Se ce ne hai tanta, puoi anche permetterti di spargerne un po' in giro. Se ne hai poca, ti conviene tenerla per te o rischi di star male. Un ragionamento un po' terra terra mi rendo conto ;)

  ·  7 years ago (edited)

E' un tema che mi affascina e che allo stesso tempo prendo con le pinze. La mia tendenza a voler razionalizzare tutto funge da freno nell'abbandonarmi a teorie troppo sofisticate, ma capisco bene quello che vuoi dire. Personalmente ho una gran capacità di assorbimento, il problema è che a volte questa trasfusione di negatività, chiamiamola così, si concretizza in manchevolezze, distrazioni, errori di ogni sorta. Al che cominciano a verificarsi eventi banali, come il mignolo che sbatte sulla gamba del tavolo, il posacenere che si rovescia per terra...E io con tanta serenità lo raccolgo, perché non ero per nulla incazzato, ma sto cominciando a innervosirtmi proprio ora perché < Ouch!> di nuovostocazzoditavolo...Vedi? Le cose succedono, non è colpa miaaa!

  ·  7 years ago (edited)

Insomma, ci siam capiti no? =)

Vero, queste persone esistono ed è meglio non farsi coinvolgere troppo. A volte purtroppo sono persone molto vicine, o facenti addirittura parte della nostra stessa famiglia, e lì il discorso si fa più difficile...

Putroppo sì...e a volte non c'e' nulla da fare se non imparare a difendersi e a "schermare" gli attacchi. Grazie della lettura Heidi :)

Ecco adesso posso distinguere e valutare se mi trovo davanti ad un vampiro emozionale.

Ecco...attento allora ;)

È un virus contagioso...

Lo é. Ma infatti come si fa a sapere di non essere vampriri noi stessi? E' molto dura...

Bellissimo articolo. Dalle mie parti (Roma) tali soggetti vengono denominati "presi a male"

ahahah in realtà anche dalle mie parti (Bologna) si dice...

Ho avuto a che fare con un amico "vampiro emozionale" per anni. Smettere di frequentarlo è stata una liberazione... Preferisco circondarmi di "filantropi emozionali" (passami il termine 😉) e cerco di esserne uno anche io al meglio delle mie possibilità..!

Idem. Questa amica (nel mio caso) mi manca e le voglio ancora bene...però mi sento meglio da quando non la frequento più. Bello "filantropi emozionali" ;)

mi piace la tua definizione colta di questo genere di persone. Io, che sono un maschietto di quelli con la delicatezza sotto i piedi, li ho sempre definiti "diti (con la i) al c...."

:D a volte ci sta!

Mamma mia se ne ho incontrati.. :D