L'agricoltura sinergica ed Emilia

Ciao a tutti, sono contento che il post di ieri vi abbia appassionato al punto da permettermi un posto all’interno delle menzioni speciale del Podium. Dato che stiamo facendo un “viaggio” diverso dal solito all’interno della natura, oggi voglio tentare la conquista di uno dei primi posti del Podio parlandovi di Agricoltura Sinergica!

Questo metodo è stato maturato e diffuso da Emilia Hazelip, una donna davvero speciale, ed è stato il primo metodo “alternativo” da me studiato e provato sul campo! Ispirata dai princìpi di Subumano Fukuoka e Bill Mollison, Emilia elaborò un metodo davvero singolare!

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Ma cosa è l’agricoltura sinergica?

Questo metodo, mira ad ottenere l’auto-fertilità del suolo. I suoi princìpi possono essere applicati in qualsiasi contesto, campagna o città, piccoli o grandi spazi.

Emilia istituì 4 princìpi cardini che sono:

• Nessuna lavorazione del suolo
  Esso si lavora da solo grazie alle radici stesse e agli insetti e microfarad presenti sul suolo e nel sottosuolo

• Nessun uso di fertilizzanti
  Le piante stesse, grazie sempre alle radici, si auto-sostengono e grazie ad una copertura organica costante (pacciamatura), si limita la ricrescita delle spontanee invasive e si garantisce un’umidità costante

• Nessun prodotto chimico e di sintesi
  Ne abbiamo già parlato, queste sostanze si diluiscono e l’eccesso va a finire nelle falde acquifere

• Non compattare il suolo
  Il suolo si area con le radici stessi e con il lavoro di lombrichi e altri insetti utili

[Immagine dell'autore]

Perchè si fa una prima ed unica lavorazione del terreno?

Ciò che differenzia questo tipo di agricoltura dalle altre sono i bancali. Possono avere qualsiasi forma; curva, rettilinea o a mandala e la loro funzione è quella di evitare per l’appunto il compattamento.

Tra i bancali infatti si formano dei passaggi dove possiamo camminare tranquillamente, senza il rischio di fare danni. Si consiglia una larghezza di circa 120cm, mentre per la lunghezza non ci sono limiti, anche se per una questione di praticità è consigliato non superare gli 8 metri; l’altezza invece non dovrebbe superare i 30-40 cm.

Una volta finiti i bancali, andremo a posizionare i tutori permanenti, cioè degli archi sopra i bancali, atti alla coltivazione delle rampicanti. Su ogni bancale verranno piantate almeno 3 famiglie differenti di ortaggi (policoltura).

[Immagine dell'autore]

Solitamente liliacee ai lati, che fungono da antibiotico poiché hanno proprietà antibatteriche e repellenti per gli insetti. Al centro o ai lati leguminose, poiché sono azoto-fissatrici e poi una o più famiglie a nostra scelta. Qui potete trovare un esempio di tabella delle consociazioni.

A questo punto dopo aver preparato i bancali, aver sistemato l’impianto di irrigazione e piantato, non ci resta che aspettare, osservare e fare in modo da limitare il più possibile la crescita delle spontanee con un’attenta pacciamatura.

Che bella parola sinergico vero? Come abbiamo visto, la natura di per sé è perfetta e le piante si aiutano tra di loro a vicenda. Proprio come in una società, ognuno ha il proprio ruolo, ogni insetto, ogni batterio, ogni fungo, ogni pianta!

Le api col loro lavorano impollinano e producono il miele, i lombrichi decompongono e arieggiano, le radici delle piante comunicano tra loro scambiandosi segnali e così via…

La cosa più bella di creare un orto sinergico? Il fatto di potersi sbizzarrire creando un vero e proprio orto giardino! Uscirà fuori la parte artistica di ognuno di noi, ve lo posso assicurare! Costruiremo stagni per le rane, che avranno il ruolo di contenere le lumache.

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Pianteremo fiori per attirare le api, alberi che avranno il compito di creare biomassa ed attirare gli uccelli, che a loro volta, nutrendosi della frutta più in alto, produrranno escrementi che serviranno a concimare il terreno li sotto e così via...il tutto in un ciclo infinito di non dualità dove tutto si interseca perfettamente e nulla è lasciato al caso!

Molte volte mi sono sentito dire che la natura è cattiva, io non ci credo! La natura, cari amici miei, non è né buona, né cattiva...la natura semplicemente è….e forse potremmo imparare un poco da lei, se solo ci soffermassimo ad osservarla un po' di più!

Con questo vi saluto e vi au guro un buon sabato sera!
Casper