U l'Aure e la sua storia

Buonasera a tutti, ieri sera mi ha colpito il post di @giu-marcantuono poiché parlava di un episodio che accade ad alcuni di noi, ovvero la paralisi del sonno! Capita di svegliarsi ma di non riuscire a muoversi, io non l’ho mai provato ma immagino sia qualcosa di davvero spaventoso.

Da noi a Taranto esiste una storia legata alla paralisi del sonno, si tratta dell’Aùre!

Mi ricordo una volta da piccolo mio padre che un giorno mi disse:

Stanotte mi è venuto a trovare u laùre

Era la prima volta che sentivo quella parola e preso dalla curiosità di un bambino chiesi che cos’era.

Immagine CC0 creative commons

La storia narra di una piccola creatura alta circa 40/50 cm che appare solitamente la notte o la mattina presto. Indossa sempre un cappello a punta e porta con sé una sacca dove si dice ci siano delle monete chiamate le monete di cicerone.

Davvero in pochi l’hanno visto, si dice che proprio come un bambino sia dispettoso e a chi gli sta antipatico fa dei piccoli scherzetti. Può provocare rumori o nascondere oggetti durante la notte, addirittura può arrivare a tirare pizzicotti o i capelli. A chi invece gli sta simpatico regala oggetti, facendoli trovare sotto il cuscino o comunque nella camera dove dorme.

Ha il vizio di sedersi con le gambe incrociate sopra il petto e da lì quella sensazione di soffocamento, di non riuscirsi a muovere!

In quei casi l’unica soluzione è riuscire a levargli il cappello. A quel punto riuscirete a muovervi e potrete chiedere una ricompensa in cambio del cappello, solitamente si dice di chiedergli le monete di cicerone altrimenti potrebbe tornare con cianfrusaglie varie di poco conto. Solo a quel punto gli ridarete il cappello e lui se ne andrà!

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La notte quando non è impegnato a darvi fastidio, si dice che le passa intrecciando le criniere ai cavalli o a far spaventare gli altri animali.

Si dice inoltre che questa figura è legata alle vecchie case, infatti se si va a chiedere a qualcuno del borgo antico (la città vecchia di Taranto) sembra che addirittura alcuni di loro ci convivano.

Per me questa rimane solo una bellissima storia, come tante altre che girano nelle città, sicuramente un po' meno bella per chi ha vissuto questi episodi di paralisi!

Spero che a voi sia piaciuta e come sempre ringrazio chi ha avuto il piacere di leggere!

Un abbraccio a tutti
Casper