Se avete mai avuto la fortuna di provare a sciare, la cosa che ricorderete maggiormente dopo la prima giornata di sci sarà...il male ai piedi! Infatti, tenere per tutto il giorno quegli aggeggi, così duri, così alti, così rigidi...è una tragedia!
Spesso, nel mio lavoro di maestro di sci, mi ritrovo con gente che arriva indossando scarponi di 2 numeri più grandi rispetto al suo piede! Lo fanno perchè magari, quando li noleggiano o li comprano, credono che uno scarpone troppo "giusto" possa fargli male, e quindi ne cercano uno molto più spazioso. Non sanno invece che, se il piede "balla" all'interno dello scarpone, non solo renderà la sciata molto più complicata, ma comporterà anche grandi dolori dovuti allo scivolamento del piede dentro lo scarpone.
Quindi, il mio consiglio quando li provate, è quello di indossare gli scarponi e chiudere i ganci per stringerli bene, in questo modo il piede non ballerà e si potrà capire perfettamente se la scarpa ha la lunghezza giusta o se il piede "tocca" in punta.
In questa puntata, non parleremo di scarponi da turismo, ma di quelli da gara di alto livello, quelli che usano gli sciatori professionisti, gli atleti e anche qualche maestro di sci che non ha paura della loro scomodità!
Iniziamo dalle misure: un atleta di Coppa del Mondo utilizza generalmente scarponi di 2 numeri più piccoli rispetto al suo piede! Avete letto bene: DUE NUMERI più piccoli! Questo perchè un piede perfettamente avvolto è molto più preciso, reattivo, efficace in curva e anche nelle zone di scorrevolezza e velocità.
Come fanno allora a far entrare il piede? Fresano, bombano, bucano la plastica degli scarponi in tutti i punti dove il piede "tocca", quindi generalmente in punta, sui malleoli e sull'attaccatura dell'alluce. Sui malleoli lo scafo è più sottile, c'è meno plastica, quindi si tende a "bombare" lo scarpone, riscaldando la plastica per ammorbidirla e poi creando una bozza dall'interno. Invece, nella parte bassa del piede e davanti, essendoci la plastica molto più spessa, si fresa dall'interno mediante una specie di "trapano", esattamente come quello che usa il dentista per toglierci il tartaro, ma molto più grosso!
Ora, anche se il piede entra nello scarpone, non è assolutamente comodo! Lo potete capire anche guardando le gare in TV...gli atleti, appena arrivano al traguardo, aprono subito tutti i ganci perchè i piedi sono letteralmente stritolati durante la discesa. E poi, "dietro le quinte", se li tolgono subito, sia per la verifica da parte dei giudici, ma soprattutto per mettersi finalmente delle scarpe da ginnastica! Piccolo aneddoto "macabro" personale: quando facevo le gare io, ogni anno mi venivano tutte le unghie nere e durante l'estate le perdevo completamente...brutto brutto!
Lo step successivo è quello di regolare il fondo dello scarpone. La pianta, quella che tocca la neve, per capirci. Innanzitutto l'atleta deve salire su una pedana con gli scarponi indossati, simulare 4 curve, fermarsi, ripartire con altre 4 curve, fermarsi, e così via per circa un paio di minuti, Il computer registra tutti i carichi e crea una media, in cui si potrà capire se uno dei due piedi subisce maggior carico rispetto all'altro, oppure anche le differenze tra avanti e indietro, o anche lateralmente (utile in caso di ginocchia valghe o vare).
Per capire quanto sia importante questa misurazione, pensate che un grado di differenza all'interno (o all'esterno), dovuto al ginocchio valgo (o varo), in un uomo alto 180, comporta una differenza di 1 centimetro! Un grado --> un centimetro. E' tantissimo!
Abbiamo quindi i dati del computer, che ci dice come sono bilanciati (o meglio, sbilanciati!) i carichi, con i relativi gradi da aggiustare. Ecco quindi che sarà sufficiente settare la gradazione su una pialla apposita e iniziare a piallare la base dello scarpone, fino ad arrivare alla perfetta forma desiderata!
Come dice Fabio nel video, ai suoi tempi in cui faceva Coppa del Mondo (ricordo che erano i tempi di Alberto Tomba), non c'erano tutte queste misurazioni e quindi si andava in maniera empirica: essendo un atleta di altissimo livello, aveva a disposizione ogni estate decine di scarponi su cui poter fare gli esperimenti. Allora ad ogni giro di allenamento, ne indossava uno, mettendo sotto alla soletta uno skipass in modo da dare un piccolo spessore, e faceva il giro. Nel giro successivo provava aggiungendo un altro skipass e riprovava, e così via fin quando trovava l'inclinazione che secondo le sue sensazioni era la più corretta. Andava dal falegname e chiedeva di piallargli lo scarpone secondo le sue indicazioni. Tornava a sciare e vedeva se funzionava. E così via per tutto il tempo necessario! Non si può infatti pensare di "delegare" questo lavoro a un collaudatore, o un uomo di fiducia, come succede per esempio per testare gli sci, perchè il piede è il suo, è troppo personale e non esiste altro modo.
Finita la piallatura, si aggiungono i rialzi, che servono ad alzare un po' il piede dalla neve (per avere maggiore presa di spigolo e quindi potersi piegare di più senza rischiare di toccare la neve). Mettendo il rialzo, però, il puntale e la talloniera sono più alti e quindi rischierebbero di non entrare più negli attacchi...quindi bisogna fresare anche queste parti per rimanere nei parametri previsti dalla normativa.
Ecco il video descrittivo di tutto ciò che ho appena spiegato: buona visione!
Riprese e montaggio ad opera mia
Quando, ormai raramente, vado in montagna a sciare, a parte i gridolini di dolore sempre più forti ti ginocchia e quadricipiti, il mio incubo sono le caviglie stritolate da quegli ordigni. Con questo post mi hai consolato, perché ho capito che non dipende da come sono fatte le mie gambe: se soffrite voi schegge, figurati io che una pippa 🤣
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dopo un bel bombardino in baita passa tutto :-D
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Ottimo spunto per le sciate.
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Cavolo, chi lo avrebbe mai detto che era così complicato creare uno scarpone "giusto".
In verità comunque i miei primi ricordi di sci sono le cadute sui lastroni di ghiaccio. Cosa che mi capita ancora tra l'altro 😣
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eh, probabilmente non hai lo scarpone giusto ehehehe, o più probabilmente non hai fatto le lamine agli sci (e allora devi guardare le puntate precedenti)
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