Alamie e Sperandeo sono due punti di riferimento nel panorama della comicità Made in Sicily, non solo per le svariate comparse nei film e spettacoli in italiano, ma anche per la realizzazione di veri e propri cult in lingua siciliana(e per la precisione in palermitano stretto).
Per chi non conosce il siciliano in alcun modo, può risultare impossibile comprendere la maggior parte di quel che si dice nella canzone che vado a condividere, ho così pensato di adoperare la mia conoscenza per tradurre alla meglio il testo e renderlo piacevole a chiunque conosca l'italiano.
Al tempo stesso, è bene far presente che parecchie parti della storia non sono poi così lontane dalla realtà(e anzi descrivono parte del panorama e della cultura palermitana), e in questo preferisco limitarmi a lasciare un velo di mistero tra realtà e fantasia.
Una giornata qualunque adesso io vi racconto, una giornata a Palermo, era novembre d'inverno, ero uscito di casa, ed ero molto felice, ma a volte il destino è crudele e Caino.
Io abito in via dei rigattieri e una mattinata di lunedì stavo camminando a piedi senza pensieri sul marciapiedi vicino al Massimo, dove c'è la caserma dei pompieri al lato a quella dei carabinieri e incontro un amico mio un certo Baldassarre che fa il bombolaro, e mi disse che stava andando dal dottore perchè aveva un dolore nel motore nel carburatore nel radiatore, quello per pescare, mi sento sempre male e quando finisco di mangiare mi viene da vomitare e non posso nemmeno respirare, ultimamente ho fatto l'esame del sangue e mi è risultata qualche fesseria:
Azotemia, lucemia, anemia, diabete, ulcera, gastrite, colite, peritonite, bronchite, epatite, sinusite, trigliceridi, polisterolo, mi sono impegnato tutto l'oro, nell'occhio mi è spuntato l'orzaiolo, e mi esce sempre il brodo, poi ho:
Artrosi cervicale, scoliosi vertebrale, dolori lombari, traffico vascolare, paralisi facciale, scarafaggi con le ali, un po' di cambiali, cartoline postali, assegni tutti a mare, debiti inscusabili e tronzi di broccolo col sale.
Ma il fatto è che mi sento sempre male, dici che mi conviene farmi ricoverare?
Dissi: "Quanto che vado, ora che ci penso devo portare un documento all'ufficio di collocamento", appena entrai mi venne lo svenimento perchè c'era una cooooodaaaa...
Chi aveva premura, chi spingeva, chi si infilava, chi si lamentava, chi si arrabbiava, chi si incazzava, c'era pure un cane che abbaiava e ogni tanto qualcuno in mezzo alla folla si cacava e non vi dico la puzza che arrivava.
Ma dico, ma è mai possibile che per portare un documento per mia figlia, la crusca, la cipria, bafiglia biscotti e mifiglia, in mezzo alla confusione, qualcuno mi tocca, me la scotola, me l'afferra, me la piglia, me la solletica e sono tre ore che sono qua?
Si volta l'impiegato che era tutto sudato, bagnato e sdisonorato e mi dice che "se è un documento per la pensione deve andare all'altro ufficio che si trova alla stazione".
Allora presi il primo autobus che passava, era il numero trentotto appena entrato c'era:
Un ragazzo col giubbotto, un vecchio col cappotto, un bambino col biscotto, un manubrio, un manicotto, un supporto, un candelotto, un sorcio morto, e un paralitico con gli occhi storti che dormiva su una sedia in modo che mi sembrava un morto, dissi “quanto che scendo e mi prendo il diciotto”.
E così scesi vicino alla stazione, dove c’era in corso una manifestazione di gente che protestava perché voleva le cose giuste dalla regione.
Mi avvicinai di più per saperne di questa situazione quando improvvisamente accusai un colpo di ombrello che mi fece rabbrividire il corpo! Vuol dire, erano le sei quando mi svegliai nel lettino del pronto soccorso di Piazza Marmi!
Accanto a me c’era un signore che sicuramente era un dottore, e mi disse che avevo solo una contusione nella parte occipitale della testa… In poche parole mi prescrisse un po’ di pillole e sei scatole di siringhe…. In questi ospedali sono peggio del macello comunale, trattano i cristiani peggio degli animali!
Comunque cominciavo a ripigliarmi e mi misi a camminare… Arrivato a Porta Carini sentii lo stomaco formicolare e cominciai a mangiare: Arancine, formaggini, spiedini, virina, frittola, stigghiole, quarume, carcagnolo, musso, broccoli alla pastella, carne a cotoletta, dieci uova e una polpetta, una teglia di pasta al forno, un pezzo di uova di tonno, venti sarde a beccafico, dieci saraghi arrosto, un pesciolino piccolo piccolo ed un bel chilo di fichi.
Mentre sto salendo per le quattro inconorate incontro due amici miei che sono sempre disoccupati, due bravi ragazzi, sono stati 20 volte arrestati, sorvegliati, confinati all’isola, al bagno penale, doccia comunale, casa circondariale, manicomio criminale e la firma settimanale… Insomma due turisti, girano sempre che c’è di male?
Uno è chiamato Ricuzza e l’altro Manuzza che quando cammina dondola la spalla e per non dare nell’occhio hanno aperto un chiosco dove vendono lumache con l’aglio all’angolo della via Torremuzza…
Salutavo a questi amici e pensavo di avvicinare da una mia zia che abita al pian terreno di Via Lamantia, appena giro la traversa: un posto di blocco della polizia! "Ma lei non è Alamia? mi favorisca i documenti, ha carichi pendenti? precedenti? c’è stato uno scippo poco fa ne sa niente?".
"No, non ne so niente!"
"Comunque dalla centrale ci hanno comunicato che deve venire con noi al commissariato per essere interrogato."
Appena arrivati al commissariato vedo uno con gli occhi gonfi che urlava e diceva: "Aiuto! aiuto! voglio l’avvocato!"
E a questo punto ho capito di essere rovinato, e senza manco una spiegazione un mandato di cattura mi hanno notificato, e all’Ucciardone sono stato imprigionato.
Dopo due anni il processo è stato celebrato e sono stato liberato, ma ancora oggi non ho capito di che cosa ero imputato.
In sostanza signori miei, signori miiiiiieeeeeiiiii!
Una giornata qualunque, può cambiare la vita di chiunque, e tu che stai ascoltando, non provare meraviglia, perchè può succedere in qualsiasi famiglia.
Ecco carissimi amici, questa storia che ha cambiato la mia vita è bella e l’è finita, ma la prossima volta che devo andare a fare una passeggiata me ne vado su una montagna isolata, ma che, la testa della cernia schiacciata?
Una giornata qualunque adesso io vi racconto, una giornata a Palermo, era novembre d'inverno, ero uscito di casa, ed ero molto felice, ma a volte il destino è crudele e Caino.
Nice post well done
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Do you like Sicily?
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Sure I will follow you
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Waw i like your post. So good.
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Ero uscito di casa, ed ero moooolto felice, ma a volte il destino è crudele e Caino!
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