Il mondo della blockchain e di conseguenza il modello decentralizzato permette a tutti, in maniera perfettamente identica di entrare nel sistema. In passato ho scritto di come progetti come Jet8 stiano aiutando nazioni in via di sviluppo come Indonesia e Filippine, di come qualsiasi settore stia mutando grazie alla blockchain, e di come il potenziale di questa industria sia gigantesco.
Oggi vorrei analizzare quello che sta succedendo in Africa, e per farlo prendere in esame l'ICO di KureCoin
KureCoin
Dal sito internet purtroppo non si capisce molto cosa faccia il prodotto, c'è un video su youtube che purtroppo non funziona, il testo dei social links sono tagliati, insomma il sito non è sicuramente un capolavoro, anzi, con una presentazione di questo tipo non sono nemmeno sicuro che le persone possano trovare un appeal all'investimento. In ogni caso, come tutti i miei articoli non si tratta di consigliare se investire o meno, ma quanto di presentare un prodotto e di cercare di dare una visione più obiettiva possibile su quello che il team stia cercando di fare.
Per capire di cosa si tratti mi sono dovuto leggere il white paper, un semplice .pdf di 19 pagine, una lunghezza abbastanza nella media, leggermente migliore di molti altri papers letti in passato per quanto riguarda il design, ma anche in questo caso non siamo al miglior risultato possibile.
In ogni caso KureCoin è un ecosistema che dovrebbe permettere alle persone in Africa di entrare nel mondo delle crypto; in maniera semplice le persone potranno convertire le proprie fiat currencies in crypto ed effettuare pagamenti in negozi usando le cryptos che preferiscono, o ovviamente, il KureCoin. Il sistema è un PoS, di conseguenza verrà creata una nuova blockchain, che secondo il white paper, dovrebbe essere il 40% più performante di Ethereum. A questo punto mi viene spontaneo chiedermi come mai non abbiano deciso di utilizzare un sistema come NEO ed entrare in una partnership con il loro team direttamente, in quanto uno dei primi progetti sviluppati su quella piattaforma avrebbero sicuramente ottenuto un fortissimo hype.
La Tokeconomy
Il modello non è troppo complicato da capire, viene spiegato abbastanza a livello superficiale, il che è un bene per una prima lettura e una veloce interpretazione, ma non avendo alcuna analisi tecnica sul modello matematico utilizzato, non è facile capire quale sia il reale livello del team e di conseguenza se ci siano le capacità necessarie per sviluppare il progetto.
In ogni caso la tokeconomy si compone di 4 elementi fondamentali:
- La KureCoin chain, che non è altro che la nuova blockchain sviluppata dal team sul modello PoS
- Il KureCoin Hub, che dovrebbe funzionare come un aggregatore di prodotti finanziari, simile ad una banca con features aggiuntive, mi ricorda vagamente il modello utilizzato da Change
- Il Kureexchange, si spiega da solo, un exchange dove le persone possono convertire fiat in crypto e viceversa; non sono un esperto del mercato Africano ma nella maggior parte degli stati del mondo è richiesta una licenza bancaria per effettuare operazioni di questo tipo.
- KurePay, che non è altro che la versione di ApplePay per pagare nei negozi con la differenza che si potranno utilizzare i KureCoin per effettuare gli acquisti.
Un sacco di carne sul fuoco, un progetto gigantesco, e praticamente l'unione di 4 progetti diversi, ciascuno di essi con i propri competitors e con le proprie ICOs. Se ci fosse uno come Vitalik potrei immaginare la possibilità di creare un sistema di questo tipo, considerando il team di KureCoin, non li conosco, ma mi sembra un pochino che si stia cercando di fare il passo più lungo della gamba.
ICO
L'ICO utilizza un ERC-20 token, sinceramente non mi è chiaro come faranno ad utilizzare un PoS in una blockchain separata attraverso un ERC-20 token, ma siccome inizio a vedere questo processo sempre più spesso, forse mi sto perdendo qualcosa io.
Il team menziona nel proprio white paper di come stiano cercando di creare un Ethereum d'Africa, di conseguenza non dovrebbe sorprendere che la supply sia di 100m (valore simili agli ETH in circolazione al momento). Il costo di ogni token è posizionato intorno ai $0.65, non sembra prevista nessuna logica di bonus né per volumi né per periodo. Ci saranno 50m di token disponibili durante l'ICO pari al 50% della total supply, 10% andrà al team, una percentuale in linea con le altre ICOs, 27% a riserva (non è ben chiaro riserva per cosa, probabilmente verrà creata una fondazione per investire in progetti che decidano di sviluppare soluzioni sulla KureCoin blockchain), 3% in airdrops, 5% per gli investitori della società (quella fisica), e il 5% in pre-sale.
Il soft-cap è posizionato a $2m, cifra che mediamente non dovrebbe essere troppo complicata da raggiungere, ma con il mercato sempre più basso, non è da sottovalutare che valori di questo tipo richiedano moltissima mano d'opera e sudore per essere raggiunti, l'hard-cap invece è a $22.75m, una cifra che personalmente non vede essere raggiunta con quanto presentato, ma alla fine quello che conta è il soft-cap.
L'ICO inizierà il primo di giugno e andrà avanti fino al 30, un mese per raggiungere $22+m oggigiorno mi sembra troppo complicato. Direi che comunque le prime 24h-48h daranno una giusta visione di quale potrebbe essere il destino di KureCoin.
Conclusioni
Le conclusioni sono molto piccole, l'idea è gigantesca e sinceramente se eseguita nel giusto modo porterebbe un buon impatto, specialmente in un continente come l'Africa, che si è mosso nel mobile banking già negli anni '90 per mancanza di assets fisici. Sfortunatamente non mi sembra però che ci siano le carte per eseguire tutto quello che si propone. Guardando la roadmap sono veramente dubbioso su come il team stia pensando di eseguire il prodotto. Infatti si vuole lanciare la blockchain per ultima, e prima eseguire tutte le altre soluzioni, cosa che a mio parere non ha alcun senso visto che tutto ruota intorno al nuovo modello di blockchain presentato.
Quale sarà il vero delivery di KureCoin? Mi sorge il dubbio che si cercherà di creare una soluzione centralizzata per utilizzare un ERC-20 token creato dal nulla e solo nel momento in cui questo inizierà ad avere valore allora si inizierà a creare la nuova blockchain, ma se così fosse, perché non focalizzarsi solo sulla prima parte, o viceversa se il focus è il modello PoS perché non partire dalla blockchain come primo punto.
Forse si sarebbero dovuti spendere un paio di giorni in più a pensare su queste cose invece che decidere quale sia il giusto costo del token...
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