Salve Steemers eccoci al nostro appuntamento giornaliero o quasi.
Si è conclusa da un paio d'ore la tappa che arrivava a Gualdo Tadino, la tappa più lunga di questo Giro, con ben 244Km (io sarei morto dopo 2,44Km), una tappa appenninica adatta alle grandi fughe da lontano con il gruppo che lascia fare, il copione sembra già scritto, cosa potrebbe mai andare storto?
Eppure qualcosa storto ci va, e succede dopo solo 50Km circa, Chavez, secondo nella classifica generale (e compagno di squadra di Yates), si stacca, il gruppo visto la difficoltà del colombiano tira a tutta per più di 100km per cercare di scavare un abisso ed eliminare un pretendente al podio e alla vittoria finale e ci riesce veramente bene, arriverà al traguardo con oltre 25 minuti di distacco, dando l'addio a qualsiasi possibilità anche di piazzamento.
Incomprensibile rimane la scelta della Scott, che "spezza" la squadra lasciando qualche ciclista ia supporto del colombiano, ma se ti stacchi nei primi 50 chilometri c'è poco da fare.
Per cercare di riportarlo dentro al gruppo la squadra della Maglia Rosa ha sostenuto un dispendio di energie esagerato, sia gli uomini insieme a Yates sia quelli lasciati a supporto del colombiano visto che entrambi i due tronconi sono andati a tutta per 100km.
La strategia migliore probabilmente era farlo staccare, ma far rimanere tutta la squadra insieme a Yates, in modo che l'andatura non sarebbe stata forsennata e sarebbe rimasto sulla decina di minuti di ritardo o comunque non peggio di quanto ha effettivamente fatto, in modo che l'intera squadra avrebbe risparmiato molto energie visto la mostruosa tappa dello Zoncolan in avvicinamento.
Per la cronaca di tappa invece la vittoria va un magnifico Mohoric, il russo della Bahrain - Merida, fin da inizio ha provato a entrare in tutte le fughe e compie un'impresa bellissima vincendo una tappa del genere sempre all'attacco e con una velocità media sostenuta come quella di oggi.
Mohoric alla Vuelta del 2017, CC2.0 Creative Commons, Fonte
Come se non bastasse l'eliminazione di Chavez e lo stato di forma pessimo di Aru e Froome oggi anche Domoulin ha rischiato grosso, un inconveniente meccanico in discesa ai -20 dell'arrivo può essere fatale per molti, o perlomeno farti perdere quel minutino che ti compromette la possibilità di vincere il Giro, ma con una calma glaciale l'olandese è ripartito dopo pochi secondi e nel giro 3 o 4 chilometri è riuscito a riprendere il gruppo, non mostrando nessuna fatica nel farlo, ma di fatica ne ha fatta eccome.
Domani arrivo a Osimo con gli ultimi 5Km molto tecnici, se arriverà il gruppo compatto possiamo aspettarci sorpresa, magari non dovute a scatti, ma se succede un inconveniente meccanico o una caduta negli ultimi 5000 metri potrebbe compromettere tutto il proseguimento del Giro.
Dio quanti pomeriggi passati davanti alla TV a vedere il Giro con mio papà... Era un appassionato. Negli anni ‘50 lo seguiva con auto sportiva: il negozio di mio nonno era sponsor e a casa ho un album con le foto sue assieme a Bartali e Coppi...
Ai miei tempi c’erano Adorni, Motta, Gimondi, Merckx... E giravano per la Salvarani. E Molteni, mi pare...
In pista, invece, c’erano Maspes e Gaiardoni.
Papà vedeva il ciclismo e la box. Ricordo la diretta radiofonica di Benvenuti - Griffits, da New York...
E io li vedevo con lui. Bei ricordi... Mi hai reauscitato bei ricordi. Grazie!
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Bel post
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Grazie :)
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ma dimmi tu. Sono anni che odio il Giro e solo tu sei riuscito a farmi leggere qualcosa in proposito :)
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Ti consiglio di usare 40 minuti del tuo tempo dalle 16.20 alle 17.00 di sabato...
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