Buona giornata Steemers, oggi voglio parlare di una mia personalissima teoria sulla violenza e sulle nuove generazioni.
immagine da pixibay
Non passa giorno che si sente parlare sui giornali e sulle tv di baby-gang, di ragazzi che fanno i bulli usando anche la violenza, di ragazzi che accoltellano i professori e chi più ne ha più ne metta.
Chi più chi meno siamo cresciuti tutti davanti alla televisione a guardare i nostri cartoni animati preferiti ed è innegabile che essi hanno un impatto sulla nostra psiche di ragazzini e adolescenti, eppure noi abbiamo visto i cartoni animati dove la violenza non veniva lesinata affatto (pensate oltre al celebrissimo Ken Shiro anche all'Uomo Tigre dove ogni incontro era un lago di sangue), quindi la generazione degli anni 70/80 doveva essere una generazione "carogna"
Negli ultimi 10-15 anni (basta cercare una qualsiasi lista su wikipedia) si può notare a mio modo di vedere un impoverimento della qualità a livello di trama dei cartoni animati che la tv generalista ci propina, rispetto a quelli che ci propinava quando la mia generazione (30enni) era piccolina.
Se i disegni sono migliorati grazie alle più moderne tecniche di animazione le trame e la profondità delle stesse sono andate nella direzione opposta.
Ripenso ai cartoni con cui sono cresciuto io dove anche se violenti trasmettevano sempre qualcosa, magari eravamo troppo piccoli per capire tutte le sfaccettature, ma comunque qualcosa ci rimaneva dentro, pensate un po' a Ken Shiro, faceva scoppiare tutti a comando, ma quelli che scoppiavano erano i violenti fine a se stessi, o il povero Sampei che gira il giappone pescando, ma alla ricerca del padre disperso o il Galaxy Express 999 dove se sei povero muori nel tuo corpo se sei ricco puoi vivere per sempre oppure l'Uomo Tigre addestrato per essere violento e scorretto e invece riesce a ribellarsi a tutto questo o ancora i Cavalieri dello Zodiaco dove si combatte per proteggere qualcuno e far capire ai più forti che la fede cieca non porta a nulla di buono o ancora il nostro amico City Hunter che quando partiva la canzone al piano triste erano lacrimoni per non dimenticare il reazionario Capitan Harlok o la povera Lady Oscar una vera donna emancipata che ne passa di tutti i colori prima di morire comunque o la sfortunata Anna dai capelli rossi e potrei continuare così per ore.
Oggi invece abbiamo tanti combattimenti spettacolari, cartoni per i più giovani dove la violenza è fine a se stessa, non serve a nulla se non come gag comica per intrattenere, una violenza cartonesca a differenza di quella cruda dei vecchi cartoni ma comunque violenza, senza conseguenze, senza motivi se non ridere e intrattenere.
E se nel mondo di internet 2.0 dove tutto è alla portata di tutti, dove chiunque può essere qualcuno siamo così certi che la responsabilità sia dei social network, del mondo che cambia, della mancanza di educazione dei genitori sempre più impegnati nel lavoro e di mille altre cose e non frutto di un impoverimento avuto dal mezzo che bene o male tutti i ragazzi hanno a portata di mano ogni giorno? senza parlare poi della tv spazzatura dei tronisti e dei reality, ma quello semmai ne parleremo un'altra volta
Spero l'articolo vi sia piaciuto e l'abbiate trovato interessante, vi invito a riflettere sulle tematiche e farmi sapere se sono l'unico a pensarla così
PS. so che ci sono cartoni di qualità anche tra i più recenti e c'erano ciofeche tra quelli più vecchi però i numeri generali sono molto più spostati verso una direzione
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Anche io sono cresciuto con i cartoni che hai citato. Non solo, c'era pure lo spettacolare Wrestling. Quindi a quest'ora dovevo esser diventato un aggressivo pescatore con la maschera da tigre disintegratore di essere umani al solo tocco. Purtroppo 30 anni fa la vita non era così frenetica e i genitori avevano più tempo per la famiglia. Oggi se si vuole mantenere un minimo di tenore si deve fare le corse e ciò innervosisce la società. I figli quindi assimilano ciò che percepiscono. Non c'è più la tranquillità e il ritmo di 30 anni fa. Tutto si è accelerato se si vuol stare al mondo. Infine la dignità. Negli anni 80 si viveva meglio inutile negarlo. C'erano meno cose, ma quelle poche fatte bene.
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Io ad esempio avendo genitori molto giovani quando ero piccolo tipo 7/8 anni quando non c'era scuola rimanevo molto spesso da solo e magari andavo anche a comprare il pane... Quindi la tv ha avuto un ruolo importante... Magari comunque la tranquillità del piccolo paese aiutava molto
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Credo che il maggior peso nei comportamenti dei ragazzi/bambini lo abbia l'educazione familiare e poi quella scolastica. La tv credo abbia un ruolo secondario, a meno che il ragazzo non sta 24 ore su 24 davanti allo schermo
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Concordo a pieno con questa interpretazione; oltretutto credo che sarebbe bello ed auspicabile che la tv si potesse vedere insieme ai propri genitori, specialmente in determinate fasce d'età. Anche io sono cresciuto con i cartoni citati nel post e son venuto fuori pacifista, obiettori di coscienza e quando gioco al minigolf mentre colpisco con la mazza dico spa-ghe-tti!!! Però ricordo che i miei genitori controllavano sempre cosa guardavo e, specialmente la sera, la tv si guardava tutti insieme. Bel post e bei commenti, complimenti a tutti davvero!
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