Cari amici di Steemit.. Mettetevi comodi, accendete qualche candela e prendete una buona bottiglia di vino (rigorosamente rosso) perché oggi sfateremo un tabù e quindi, parleremo di sesso.
fonte: stile.it
SESSO, DOPAMINA E TOPOLINI
Ma non voglio illudervi. Non parlerò certo della mia vita sessuale che fila tranquilla sui binari standard di uomo sposato ne parlerò di pratiche stravaganti o avventure passate….. Oggi vi esorto ad un’attenta lettura e vi invito ad un viaggio introspettivo in una sfera di vita privata, intima, affascinante e sicuramente piacevole cioè la sfera sessuale. Valutare quindi se e come, la tecnologia galoppante di quest’ultimo ventennio, ha modificato il nostro modo di vivere la sessualità, i nostri comportamenti verso le nostre compagne/i, i nostri modi di approcciare il sesso altrui.
Queste riflessioni nascono da alcuni dati ricavati da serie indagini statistiche che evidenziano come alcuni problemi sessuali, tipicamente presenti in soggetti aventi 50 anni o più, oggi sono particolarmente frequenti nei giovani e più specificatamente nei ventenni. Il dato è incontrovertibile e l’avvento di turbe e patologie sessuali coincide con la vagonata di pornografia gratuita, oggi anche portatile, visto l’avvento e la diffusione dei dispositivi di internet mobile (Smartphone e Tablet).
A questo punto vi chiederete cosa centri la pornografia con alcune patologie che riguardano l’emisfero sessuale, maschile o femminile che sia. Scopriamolo…
fonte: shorpy.com
L’ Effetto Coolidge
La coppia rappresentata in foto è caratterizzata dalla presenza di un ex presidente degli Stati Uniti, Calvin Coolidge e della sua signora. Il presidente e la first lady si sono resi protagonisti di un simpatico aneddoto che spiega, con una modalità molto ironica, in che cosa consta un programma cerebrale antichissimo.
fonte: bambiniinfattoria.it
In visita presso una grande fattoria, la Signora Coolidge fu attratta dal trambusto proveniente dall’ala dello stabile che ospitava il pollaio. Avvicinatasi alla struttura vide un gallo fumantino espletare le sue funzioni di accoppiamento con una gallina, incuriosita chiese al contadino quante volte al giorno quella scena si ripetesse. Il contadino rispose sorridendo “ Almeno 12 volte al giorno”. La donna sorrise e disse: “ Bene, lo dica a mio marito!!”. Il presidente anche lui presente alla scenetta, indispettito dalla battuta della first lady fece anche lui una domanda al contadino: “Ma tutte le volte con la stessa gallina??” ed il contadino rispose: “No Presidente, sempre con una gallina diversa” – “Ottimo! Lo dica a mia moglie” rispose il presidente.
fonte: repstatic.it
L’effetto Coolidge è quindi il termine che definisce il fenomeno per cui prevalentemente i mammiferi maschi ( in minor parte le femmine) rinnovano il loro potenziale sessuale appena dopo l’introduzione di partner ricettivi.
fonte: tuttopartycarnevale.it
Tipico è l’esempio del topolino che, se lasciato in una gabbietta in compagnia di una femmina ricettiva, dopo essersi vigorosamente accoppiato comincia a perdere interesse. Inserendo nuove femmine invece il topolino si lascia travolgere da un rinnovato stimolo sessuale e cercherà di governarle (coprirle) tutte fino allo sfinimento ed a volte addirittura, fino alla morte.
fonte: lamenteemeravigliosa.it
La ricerca scientifica ancora una volta ci viene in aiuto e ci indica la Dopamina, come sostanza maggiormente implicata nell’atteggiamento sessualmente “instancabile” ed è sempre la dopamina che impone al topo di non lasciare nessuna femmina senza essere stata inseminata. Evitando di fare la lezioncina di anatomia definisco in maniera semplice la Dopamina come una sostanza (neurotrasmettitore) secreta in alcune porzioni del nostro cervello. Tornando all’esempio dell’esperimento di prima, copulando con la stessa femmina il cervello del topolino secernerà sempre meno dopamina, mentre il contatto con muove femmine rinvigorirà il processo scatenando nuova secrezione dopaminergica i cui effetti sono stati descritti precedentemente.
fonte: tgcom24.mediaset.com
La dopamina quindi determina diversi aspetti della nostra vita quali : motivazione, determinazione, euforia, sonno, eccitazione, attenzione e meccanismo della ricompensa, e molto antro ancora. Fortunatamente, parlando del genere umano, l’evoluzione e la civiltà ci hanno fatto maturare una sorta di programmazione incline alla famiglia, ai legami di coppia e quindi, lo stimolo e gli effetti del fenomeno “Coolidge” sono effettivamente attenuati.
fonte: yourbrainonporn.com
Ma c’e’ un filo conduttore, un collegamento a quella che è una “Bibbia genetica” cioè l’antico istinto dei mammiferi alla riproduzione. Uno dei più grandi studiosi dell’argomento è il Dr. Gary Wilson il quale sostiene che , la riproduzione non esisterebbe senza il fenomeno Coolidge e senza una sostanza aventi le caratteristiche della dopamina. Conseguentemente il dottore arriva alla conclusione che senza le componenti menzionate prima non esisterebbe nemmeno la pornografia.
fonte: diregiovani.it
Ed allora entriamo nel vivo del discorso…
Alcuni ricercatori hanno evidenziato che la maggior parte dei ragazzi inizia a fare ricerche pornografiche già alla tenera età di 10/11 anni, guidati sicuramente dalla naturale curiosità. L’avvento di internet ha determinato una certa facilità nel ritrovare siti di foto e video porno rispetto al passato. Un’altra caratteristica del mondo del porno odierno è che, le foto ed i video sono praticamente inesauribili. Abbiamo visto prima quello che madre natura ha deciso per tutti gli esseri viventi ovvero che un maschio fecondi tutte le femmine disponibili, anche in maniera seriale. E quindi… Questo antico istinto fa si che ogni nuova femmina presente sullo schermo di un ragazzo determini un’opportunità genetica. Il cervello a questo punto non distingue il virtuale dal reale e per far si che un individuo continui a “fecondare” (in questo caso lo schermo) continua a rilasciare dopamina per ogni nuova scena, per ogni nuova foto. Alla fine l’individuo immancabilmente si stancherà ma fin quando avrà la forza di cliccare su nuovi video, genererà nuova Dopamina. Il cervello che è un organo straordinario è dotato di caratteristiche di “adattabilità” e quindi non faticherà certo ad accettare questa sorta di harem pornografico ma invoglierà particolari comportamenti quali: compulsività (cliccare continuamente, aprire pagine su pagine, schede etc.), voyerismo, senso di solitudine.
fonte: leggo.it
Ma noi sappiamo che il sesso non è questo e non determina questi comportamenti. Il sesso è corteggiamento, connessioni emozionali, complicità, tocco, interazione, odori, ed è reale e non virtuale.
Arrivati a questo punto la domanda più sensata è : Quali sono gli effetti della pornografia sfrenata in una popolazione così giovane? Se tutti i ragazzi cominciassero a fumare a 10 anni probabilmente penseremmo che l’incidenza di patologie cardio-circolatorie o respiratorie (tumori inclusi) siano normali anche nei ragazzi.
fonte: virilplant.it
I dati purtroppo sono ancora scarsi, ma cominciano a paventarsi patologie come fobia sociale, depressione, ansia da prestazione, disturbi ossessivi compulsivi. Tutte patologie spesso reputate “primitive” (cioè identificate come vero problema a monte) come frutto di dipendenza e non come “il risultato” di dipendenza e spesso, purtroppo, vengono curate con psicofarmaci imbambolando i più. L’approccio è quindi il più delle volte sbagliato. Questo perché c’e’ una percezione comune quella che il sesso è salutare (ed io sono d’accordissimo), ma prima ho sostenuto che la pornografia non è sesso. Il sesso è il substrato di una parte di queste nuove patologie del 2000 quelle riconducibili all’avvento di internet, meglio conosciute come “Internet addiction patology”. Insomma internet è un grande strumento ma se non usato correttamente genera dipendenze alla stregua del fumo di sigaretta, dell’alcool o delle droghe. Di tutte le attività che si possono fare su internet, la pornografia è quella che genera maggiore dipendenza, a seguire c’e’ lo shopping compulsivo, alcune attività lavorative, la mania per le criptovalute (scherzo!).
Ma la dipendenza da video porno determina sicuramente problemi anche in età adulta e soprattutto nei rapporti “reali” con l’altro sesso. Riferendoci sempre all’esperimento del topolino, una persona che si sottopone alla festa della dopamina guardando film porno a manetta, genererà sempre meno dopamina durante i rapporti con la sua partner percependola come la “solita minestra riscaldata”. Da qui l’uomo presto arriva ad eccitarsi ed avere quindi un’erezione sostenuta solo davanti ad un video hard mentre nella vita reale rischia l’impotenza erettile spesso facilmente fraintesa come “ansia da prestazione”.
fonte: media.melty.it
Quindi senza generare particolari allarmismi a tutte le persone che mi seguono qui su Steemit metto in rassegna quelli che potrebbero essere i sintomi riconducibili alla Cyber-sex-addiction per poterli eventualmente riconoscere e quindi affrontare il problema con una certa serenità ed apertura mentale.
Ecco i sintomi:
Uso compulsivo di siti porno (click di apertura nuovi video anche in contemporanea, eccessive ricerche)
Crisi d’Ansia importanti (simili a quelle di un drogato in astinenza)
Insoddisfazione (che viene appagata soltanto dopo la masturbazione)
Difficoltà a raggiungere l’erezione ed avere un coinvolgimento sentimentale con la propria partner
Altri segni sono
Irrequietezza
Necessità di emulare scene particolarmente caratterizzate da sesso violento
Utilizzo continuativo di toys per sesso estremo
Cosa fare
Se vi sono stati continui episodi di impotenza consultare dapprima un medico specialista onde eventualmente scartare patologie mediche trattabili esclusivamente con la chirurgia o la terapia farmacologica. Se gli episodi assumono quei connotati di crisi di astinenza si può contattare uno psichiatra che sicuramente si approccerà al problema nel modo più corretto. Psichiatri e psicologici infatti sono sicuramente le migliori figure per preparare una terapia riabilitativa coinvolgendo anche gli altri diretti interessati (persone vicine ed eventuali partner) per aiutare il paziente nei percorsi di disintossicazione (che prevedono comunque il completo allontanamento dai dispositivi atti a visionare il materiale pornografico.
Nota
L’intento di questo articolo non è certo quello “bigotto” di giudicare la pornografia o la masturbazione, ma è quello di rendere pubblici dei seri e certificati studi al fine di evitare atteggiamenti sbagliati di fronte a determinate situazioni e contemporaneamente riconoscerle. Il fine è anche alzare l’asticella dell’attenzione da dedicare alle giovanissime generazioni troppo spesso poste dinanzi a situazioni, troppo precocemente.
fonte: minormonitor.com
Parental control… sempre……
Best sex for all….
Poveri topolini.. Poveri esseri umani, senza topoline ricettive a iose.
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dillo che sei invidioso simone...
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Ogni tanto spegniamo ‘sti aggeggi, che ci stanno frantumando l’umanità.
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Magari...se diventate più ricettive 😂
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Magara!
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Ottimo articolo. Mi domando se la dipendenza da siti porno riduce il desiderio sessuale.nei confronti del partner abituale, la dipendenza da social in generale riduce il desiderio di vita sociale reale? Complimenti franky
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Buongiorno Marta e grazie. Ahahah involontariamente hai spoilerato il contenuto del mio prossimo articolo. Ma non preoccuparti, creiamo Hype!!! La risposta è ovviamente scontata. E tutti Noi dobbiamo stare attenti..
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Acc mi spiace. Ma sarà interessante ugualmente. Anche perchè ci possono essere più finali...😉
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Hai capito Franky che arricoletto che t’ha tirato fori...??!
C’avrai quattro dita... ma c’hai du’ palle...!! 😜
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Molto interessante e ben scritto. Complimenti. E Buon Natale! 😉
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Ahahahah grazie Marco... ps le dita le ho tutte!!!Buon natale anche a te...
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😊
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