Dagli anni '50 ai social, un lungo e affascinante percorso/ From the 1950s to social networks: a long and fascinating journey

in ita •  7 years ago 

Per chi, come me, è nato negli anni '50, internet è stata una scoperta della maturità. Molto diversa la nostra condizione rispetto ai "nativi digitali" o anche alle persone più giovani la cui vita si è intrecciata con la rete negli anni dell'adolescenza. C'è una parte dei miei coetanei (abbastanza consistente, ma in continua diminuzione) che rifiuta le nuove tecnologie o le utilizza solo per lavoro. E poi ci siamo noi, sessantenni, ma vivaci, che utilizziamo tutto : motori di ricerca, email e, last but not least, social. La rete ci ha regalato la possibilità di mettersi in contatto con vecchi amici, compagni di studi o magari conoscere meglio persone che avevamo sfiorato senza attenzione. Capisco che per i più giovani questo può sembrare scontato, ma per noi ha del miracolistico. Mi viene in mente mia nonna, nata nel 1889, che era passata dalle carrozze agli astronauti ed era entusiasta del progresso. Le piaceva tutto, ma in particolare la televisione e il cinema a colori. Apprezzava le conquiste della medicina e della scienza, vaccini compresi, dato che aveva visto molti bambini morire per malattie infettive. Spesso ripeteva: "peccato che sono nata presto". Ecco, a me ora viene da dire la stessa cosa ogni volta che scopro qualcosa di nuovo in rete, per esempio Steemit. Chissà quante meraviglie ci riserva il futuro, spero di non essere nata troppo presto per vederne ancora molte. Illustro il post con la foto di un antico Natale (1958)

For those who, like me, were born in the 50s, internet was a discovery of maturity. Our condition is very different with re-spect to "digital natives" or even to the younger people whose life is intertwined with the network during the adolescent years. There is a part of my peers (fairly consistent, but constantly de-creasing), which rejects the new tenologies or uses them only for work, and then there are us, sixty, but lively, that we use everything: search engines, email and last but not least, the network gave us the opportunity to get in touch with old friends, classmates or maybe know better people that we had touched without attention.I understand that for young people this may seem obvious, but For us, it has miraculous: my grandmother, born in 1889, who came from the carriages to the astronauts and was enthusiastic about progress, came to mind, and she liked everything, but in particular television and color cinema. and science, including vaccines, given that he had seen many children die of infectious diseases, often repeating: "it is a pity that I was born early." Well, I now have to say the same thing every time I discover something. dares online again, for example Steemit. Who knows how many wonders the future holds, I hope I have not been born too early to see many more.
I illustrate the post with the photo of an ancient Christmas (1958)

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Ciao Fulvia! Bell'introspettivo, i nonni a volte sono molto più spigliati e coraggiosi dei giovani.
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Post molto bello, ma credo che più la tecnologia va avanti e più le relazioni interpersonali diminuiscono. Forse era meglio prima. Per certi versi.

L'importante è usare i social con intelligenza e criterio. Possono aiutare a mantenere rapporti , non li sostituiscono