Festivaliere, seconda puntata

in ita •  7 years ago  (edited)

"Esistenza Maria"
Oltre alla zia Cleofe, tra le festivaliere che frequentavano casa mia condividendo la passione per la musica leggera italiana e ancor più per l'appuntamento sanremese, la più originale era senza dubbio la nostra vicina di casa. Aveva un nome particolare, direi unico. Si chiamava Esistenza Maria, anche se abitualmente detta Enza.
Curiosa era anche la storia della sua nascita. Suo padre Paride (bellissimo, si diceva) aveva perso la memoria nella
prima guerra mondiale e per questo era detto lo smemorato di Collesalvetti, perché si trovava lì quando, immemore della propria identità, aveva conosciuto Esmeralda, la moglie di suo cugino. Ovvero, già la conosceva, ma, dato che aveva dimenticato tutto, non si ricordava di lei e neppure che fosse sposata con suo cugino. Lei se ne ricordava, ma si era innamorata perdutamente del bel Paride e con lui era fuggita, dando luogo a uno scandalo senza misura per l’epoca.
Mentre col marito non aveva avuto figli, dalla relazione adulterina nacque una bambina bellissima, il primo aprile di un anno imprecisato tra le due guerre, decisamente più vicino alla prima, ma su questa data aleggiava il mistero.
Paride, al settimo cielo per il lieto evento, dopo aver pensato ad alcuni nomi di epoca vittoriana quali Speranza, Prudenza e Costanza, aveva deciso che le virtù erano quanto mai difficili da conquistare e mantenere, mentre l’Esistenza era una incontrovertibile realtà. Al momento del battesimo, il prete disse che non c’era alcuna santa con quel nome, per cui bisognava cambiarlo oppure aggiungere Maria.
Così Esistenza Maria crebbe un po’ casuale come il suo nome e la stirpe femminile della sua famiglia. Non che quella maschile fosse molto diversa. Paride non aveva mai recuperato del tutto la memoria e, soprattutto, anche dopo aver messo al mondo la figlia, aveva continuato a perderne pezzi fino a che era morto intorno ai cinquanta anni, dopo aver dimenticato anche la sua identità recente. Praticamente ricordava solo Esmeralda, di tutto il resto non aveva contezza.
La figlia venne su piuttosto vaga, bellissima e simpatica, ma mutevole e bugiarda. Fin dalla prima adolescenza, cambiava spesso fidanzato e quando, a venticinque anni, rimase incinta, non fu possibile attribuire una paternità certa, dato che, nella calda estate in cui avvenne il concepimento, la ragazza frequentava diversi giovanotti.
Così, in un vivido giorno di maggio venne al mondo un robusto bambino (Paride jr). L'unico cognome disponibile per lui era ovviamente quello della madre (che era poi quello del nonno smemorato), ma questo non creò alcun problema in una famiglia che di tradizionale aveva molto poco .
Qualche anno dopo, la bella Esistenza fece innamorare un bancario benestante e lo colse al volo, facendosi sposare rapidamente. Il ragionier Paolino, così si chiamava il pretendente, si mise contro i suoi genitori per questo e, dopo aver fatto il grande passo e riconosciuto il piccolo Paride come suo, pensò bene di allontanarsi dalla famiglia di origine e trasferirsi a Grosseto dove nessuno conosceva questa storia.
Così la famigliola ricomposta venne ad abitare nell'appartamento accanto al nostro e, devo dire, furono tra i migliori vicini di casa che la mia famiglia abbia mai conosciuto. (continua)
https://pixabay.com/it/labbra-bocca-labbra-rosse-giovani-3068344/lips-3068344_1280.jpg

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Molto carino, attendo la terza puntata :)

la terza puntata è online :)

mi piacciono tantissimo i tuoi racconti :)

grazie