Nel piccolo corridoio che collega il Quartiere di Eleonora alla Cappella dei Priori, all'interno di Palazzo Vecchio di Firenze, è posta , su di un vecchio tavolo di legno, una teca che contiene la maschera mortuaria di un personaggio definito come "Padre della lingua italiana" e "Sommo Poeta".
Ovviamente sto parlando di Dante Alighieri, ed è inutile negare che noi lo riconosciamo per un particolare vistoso: quel super mega nappone di naso aquilino che copre più di metà della lunghezza del viso.
Dal punto di vista genetico, noi europei siamo portati ad avere nasi stretti e prominenti; il naso, infatti, oltre alla funzione di organo olfattivo, ci serve per filtrare e riscaldare l'aria prima che entri nei polmoni; da quì possiamo dedurre che i nostri antenati europei abbiano sviluppato questo tipo di naso proprio per sopravvivere all'aria fredda e secca che troviamo per molti mesi nel nostro continente; e questo ci può spiegare anche il motivo per cui il nasino piccolo e perfetto sia così raro da trovare in natura.
Molte popolazioni del passato, tra cui gli antichi egitti, usavano rappresentare tutte le figure umane viste di profilo, in una maniera molto stilizzata.
Quei grandi esteti che erano gli antichi greci, avevano sviluppato come visione laterale del viso perfetto un profilo in cui la fronte e il naso scendevano seguendo quasi un'unica linea retta.
Nell'arte romana si ha un avvicinamento al realismo fino al Medioevo, in cui si ha di nuovo una standardizzazione del volto umano; nel Rinascimento italiano si ha un ritorno ,al centro della raffigurazione artistica, dell'essere umano nella sua fisicità : una delle opere più famose nella storia dell'arte sono i due panneli dipinti ad olio in cui Piero della Francesca raffigura i profili del duca di Urbino, Federico da Montefeltro, e di sua moglie, Battista Sforza.
Vediamo che il Duca di Urbino , di cui ci viene presentata la parte sinistra del volto, ha una parte mancante del naso; infatti fu ferito durante una giostra alla parte destra e dunque Piero della Francesca fu costretto ad optare per questo tipo di rappresentazione.
Oggi gli scienziati stanno studiando gli angoli facciali di quello che potremmo definire il viso perfetto; Ci sono varie teorie, sicuramente gli angoli facciali devono seguire in maniera armonica la linea perpendicolare ideale che unisce la parte superiore della fronte con il mento ; angoli troppo acuti o troppo ottusi danno l'impressione di uno sviluppo irregolare della struttura ossea del cranio, e dunque di un profilo ormonale non idoneo del soggetto.
Grazie per l'attenzione e Buone Feste a tutti.
molto interessante.
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