Quanta fiducia avete nella ricerca scientifica?steemCreated with Sketch.

in ita •  6 years ago 

Quanta fiducia avete
nella ricerca scientifica?

Io, personalmente, pochissima.
E quando leggo notizie come questa - se non siete abbonati a ilfattoquotidiano potete leggere un riassunto qui non posso che abbassare ulteriormente la già bassissima fiducia che avevo.

Al di là, comunque, dei giudizi sul singolo episodio o sul fatto che la legge italiana addirittura non prevede la fattispecie della frode scientifica, resta un vulnus di fondo sui rapporti tra finanziamenti, finanziatori, ricerca, titoli accademici, carriere universitarie, etc.

A mio parere c'è un problema di fondo che porta a queste storture, a queste manipolazioni: i lavori scientifici, le ricerche, vengono valutate in base ai risultati e non in base al rigore scientifico e alla loro completezza.

Ad una analisi superficiale potrebbe sembrare una cosa evidente, un lavoro scientifico è valido e degno di nota se ottiene dei risultati, se una tesi viene verificata, se si trova una cura, se si capisce un meccanismo prima non compreso.

Ebbeno no, qui sta il misunderstanding, un lavoro di ricerca dovrebbe essere valutato in base al fatto che sia stato condotto in modo inappuntabile e scientificamente corretto, se questo ha portato a dimostrare che una nuova ipotesi di cura non funziona, che non si è chiarito un meccanismo, che una teoria non è stata verificata, questo può aver portato un beneficio maggiore che se fosse successo il contrario.

In particolare una ricerca scientifica condotta in modo corretto porta ad un avanzamento della scienza, una ricerca raffazzonata, con dati forzati, con vere e proprie truffe non solo non fa fare un solo passo avanti ma porta dei danni notevoli nel campo in cui è stata svolta e alla scienza in generale.

Per diversi motivi: può indurre speranze, ad esempio nell'efficacia di una cura, senza basi reali; può interrompere le ricerche in un determinato settore per mesi o anni nella falsa ipotesi di aver compreso qualcosa o di aver trovato una possibile soluzione che invece si rivelerà in seguito non reale.

Fa fare carriera a personaggi la cui fama è legata a falsificazioni, a dati taroccati o interpretati a proprio piacimento, a detrimento di altri che preferiscono la correttezza e la deontologia alla fama e al denaro.

Già, perché, come sempre è anche una questione di denaro...

Chi finge di ottenere risultati ottiene anche finanziamenti e continua in un vortice di scorrettezze e fondi, fondi e risultati millantati o gonfiati ad arte.

Io credo che gli ambienti scientifici dovrebbero al più presto ristabilire sia in ambito accademico che in ambito privatistico criteri di valutazione dei lavori scientifici esclusivamente basati sulla forma, sulla correttezza, sul rispetto della deontologia, sulla scientificità ed eliminare colpletamente giudizi, finanziamenti e carriere basati sui risultati, im modo da ristabilire un metodo e un criterio di merito che si vanno via via perdendo di vista con il risultato di far perdere completamente la fiducia nella scienza, negli scienziati e nella ricerca scientifica.

Tutte le immagini sono di mia proprietà.

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  ·  6 years ago (edited)

Cosa centra una truffa con la ricerca scientifica?
Comunque per ogni ricerca che esce, c'è sempre pronto un altro team di scienziati che proverà a smentirla o a basarsi sulla medesima, per portare avanti le proprie tesi, o semplicemente per accedere ai fondi. Se ques'ultima risultasse alterata non ci vorrebbe poi molto a scoprirlo, come in questo caso...

Esatto. Anche eliminare le valutazioni sulla base dei risultati non lo trovo giusto, decidere in base alla correttezza formale della ricerca mi sembra abbastanza infattibile (e a meno che i dati non siano falsificati in maniera clamorosa, comunque nessuno si accorgerebbe a primo impatto di una truffa). Ma forse ho interpretato male il senso dell'articolo.

Non trovo altre fonti della notizia eccetto il FQ, siamo sicuri di ciò che c'è scritto?

Oggi come oggi una quota rilevante di ricerche scientifiche contengono, come minimo, risultati manipolati, metodi discutibili o errati, falsi veri e propri con manipolazione di immagini, di valori rilevati, interpretazioni prive di fondamento scientifico o di opportune basi statistiche, etc. etc.
Come mai?
Perché conta il risultato invece del metodo e perché i finanziamenti vengono diretti su chi porta dei risultati, un sistema poco scientifico, infatti la scienza avanza molto di più grazie ai fallimenti che alle scoperte. Dietro ad ogni scoperta scientifica vera, ad ogni vera innovazione c'è una serie non indifferente di fallimenti, di teorie falsificate (nel senso scientifico del termine), di analisi fallaci.
Questi risultati apparentemente negativi sono la base della vera ricerca scientifica e sono i pilasti su cui poggia la scienza, senza di essi non si può avere progresso scientifico vero.

Certamente, i fallimenti sono importantissimi! Se un paradigma ritenuto vero fino ad oggi viene sconfessato dai dati sperimentali, ottimo. Quindi posso essere d'accordo sul fatto che il concetto di "successo" o "fallimento" vada forse rivisto.
Però la metodologia già viene valutata, e può comunque essere soggetta a manipolazione

Pero' il metodo scientifico non e' semplicemente quello. La singola ricerca scientifica da sola non vale nulla e non prova nulla, viene pubblicata e poi viene valutata da altri scienziati che controllano il metodo e verificano i risultati, 'facendo le pulci' ai colleghi e sgamando l'eventuale mancanza di professionalita'. L'insieme di questi processi di ipotesi, verifica sperimentale e controprova porta al progresso scientifico, non semplicemente lo spararla grossa e far carte false.

E qui si incontrano i limiti del modello che non sono scientifici ma (verrebbe da dire: come sempre) economici. Controllare il lavoro altrui e' parte fondamentale del processo ma non fa notizia e non porta investimenti. Soprattutto se privati, o pubblici ma indirizzati da privati. La ricerca vera, quella che ci porta avanti e' sempre a fondo perduto.

Io credo nella ricerca scientifica e nel metodo scientifico. Credo sia proprio dalla comunità scientifica che sia partito l'input per controllare queste pubblicazioni pompate da foto ritoccate. Hanno verificato e si sono resi conto che qualcosa non andava. I truffatori ci sono in tutti i campi. Ma almeno in questo caso bisogna essere grati per tutte le informazioni che possiamo sfruttare per conoscere e curare malattie che altrimenti non conosceremmo nemmeno.

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