La storia di oggi nasce dalle parole "sole e vino" suggerite da @fulviaperillo. Sono sicura che lei le avesse interpretate in modo diverso e che il mio erano "sole" fosse per lei un "sole" luminoso...ma come ormai sapete le due parole mi danno un'immagine e questa è quella che condivido nei miei racconti! Buona lettura a tutti!!!!
Erano sole loro due e anche se sempre insieme, erano sempre sole!
Si incontravano tutte le mattine appena sveglie: si alzavano, attraversavano la casa vuota e stanca e si trascinavano da un sofà all’altro senza una meta precisa. Nessuna delle due aveva davvero voglia della compagnia dell’altra, nessuna delle due aveva davvero bisogno di condividere quei momenti, ma….
Forse l’abitudine, forse un’illusione, forse la speranza, continuavano a tenerle legate come frutti sui rami.
Le si vedeva spesso vagare per strada e le si riconosceva come parte di un insieme ormai indissolubile.
Vivevano così tutti i giorni: insieme al bar per la colazione, insieme all’ora del pranzo, insieme al pomeriggio fino anche a tarda notte. Il loro odore era molto forte, lo si riconosceva sempre, così come si riconosceva il suono rallentato dei loro pensieri (dei suoi pensieri), e delle parole (delle sue parole).
Erano sole loro due, ma in realtà sola lo era solo lei! Lei che si era persa, con quella bottiglia di vino che stringeva tra le mani, mentre cercava di trovare una strada, ma senza nessuna direzione.
Vissero così, insieme, a lungo, anche troppo a lungo! Finché un giorno, inaspettatamente, fu la bottiglia a lasciarla e non il contrario!
Proprio in modo imprevisto infatti la bottiglia si distaccò dalle sue mani e cadde per terra rompendosi in mille pezzi: in quello stesso momento il suo corpo, stanco, si distese al suolo.
Si rialzò dopo ore, ma questa volta, si rialzò da sola e da sola, davvero e per la prima volta, iniziò finalmente a chiedere aiuto.
Grazie @fulviaperillo per aver giocato con me!