COPERNICO E INDEX LIBRORUM PROHIBITORUM

in ita •  6 years ago 

COPERNICO E INDEX LIBRORUM PROHIBITORUM

…LASCIATE STARE… E’ SOLO UN GIOCO DI MATEMATICA

Nicola Fruet - Coltellinaio per passione - Trentino - Italy

…che ogni tanto (ultimamente spesso…) esce dal suo seminato.

IMMAGINE DI COPERTINA CC0 - NICOLO' COPERNICO – WIKIPEDIA, watermark “Studio di una mano di Leonardo da Vinci” creato da @elvisxx71

Tempo fa ho letto un post su Galileo, dove l’autrice esponeva il suo punto di vista delle opere e del lavoro svolto da Galileo, focalizzava sull’arroganza dello scienziato e come la teoria eliocentrica era stata sviluppata da Copernico. Ho preso spunto da quel post per fare un approfondimento sull’opera dello stesso Copernico. Un grazie a @ceciliagiordano per il post e per lo scambio di idee.

De Revolutionibus e Index Librorum Prohibitorum

E in mezzo a tutto sta il Sole. Chi infatti, in tale splendido tempio [l'universo], disporrebbe questa lampada in un altro posto o in un posto migliore, da cui poter illuminare contemporaneamente ogni cosa? …omissis… Così il Sole, sedendo in verità come su un trono regale, governa la famiglia degli astri che gli fa da corona.
CIT. da Capitolo X del primo libro, in cui Copernico giustifica la posizione del Sole

Penso che solamente questa frase possa aver fatto tremare i muri delle stanze del Index Librorum Prohibitorum, e invece il De Revolutionibus fu messo all’indice solamente nel 5 marzo 1616 [1] dopo ben 73 anni dalla sua prima pubblicazione (1543).

Ma perché? E’ passato inosservato?

Qua centra Galileo… fu Papa Paolo V ad ordinare al Santo Uffizio e non alla Congregazione dell’Indice, la risoluzione della faccenda. In qualche maniera la Chiesa doveva dare ordine e creare una giustificata serie di analisi e di conclusioni tali che, sia impossibile da parte di eventuali difensori di Galileo giungere a reazioni che sostenessero la causa. I libri copernicani spiegano e mettono a chiare lettere che il sole è al centro dell’universo e la terra gli gira intorno, come gli altri copri celesti. E’ chiaro e limpido, addirittura lo disegna in modo tale che tutti potessero capire.


De revolutionibus orbium coelestium fonte Wikipedia

Ma aveva ben chiaro anche le conseguenze di ciò che aveva scritto, quello che era accaduto a Giordano Bruno fu un monito davvero incisivo per tutti quanti volevano indagare sulla veridicità delle affermazioni tolemaiche e aristoteliche. Vero il fatto che egli stesso scrive nella sua presentazione “un’opera che indugiava presso di me non già da nove anni soltanto, ma ormai da quattro volte nove anni”. CIT. da Torino 1975, p. 11 Praticamente i libri vennero stampati nello stesso istante della sua morte.

Ma ci sono altri fatti piuttosto curiosi che celano dietro alla vicenda. Primo fra tutti sta nella prefazione, opera del teologo Andrea Osiander (luterano). Prefazione che non giunse mai nelle mani di Copernico, sempre per via della pubblicazione nell’istante della sua morte, e non l’avrebbe sicuramente approvata. Infatti nella dedica a Papa Paolo III, Copernico si pose non solamente come matematico ma anche come filosofo. Fatto sta che Osiander, nella sua prefazione, descrive che il trattato è una mera ipotesi di calcolo immaginata per prevedere le posizioni dei pianeti sulla volta celeste, un esercizio matematico per far semplificare le predizione di posizione degli astri e nulla più.

Cito due passi interessanti:

… non è necessario che queste ipotesi siano vere e neppure verosimili, ma basta questo soltanto: che esse offrano dei calcoli conformi all'osservazione. A meno che qualcuno non sia così ignaro di ottica e geometria da ritenere verosimile l'epiciclo di Venere e da considerarlo la causa per cui Venere ora segue ora precede il Sole di quaranta parti di cerchio [gradi] e più

e ancora

E che nessuno, in ciò che concerne le ipotesi, si aspetti dall'astronomia nulla di certo…

In questi due passi si evince, molto chiaramente, quanto la disciplina dell’astronomia, ma anche matematica e altre dottrine scientifiche, fossero considerate di minore importanza rispetto alle materie più nobili quali la filosofia e teologia. Lo stesso Galileo, come d’altronde Copernico, insistevano nel definirsi filosofi perché erano consci di come avrebbero dovuto dar battaglia per sostenere le loro tesi e i loro studi. Se si esponevano al pubblico come semplici matematici e astronomi non sarebbero stati neppure presi in considerazione.

Non ultimo, i libri di Copernico risultavano utili per gli stessi astronomi che in qualche maniera dovevano campare. Nessuno, all’epoca, finanziava questi studi che andavano a dimostrare le inesattezze delle teorie tolemaiche e aristoteliche… per ovvie ragioni! ma gli astronomi per guadagnarsi da vivere facevano oroscopi e i libri di Copernico risultavano importantissimi per la previsione della posizione degli astri nel tempo. La stessa Chiesa attinse alle opere di Copernico nella riforma del calendario Gregoriano (ordinata appunto da Gregorio XIII) nel 1582 per far tornare i conteggi… in 15 secoli si sono persi 10 giorni! Personalmente credo anche che, nessuno, tranne gli “addetti ai lavori” riuscivano a capire a fondo il trattato… al di là di poche pagine, praticamente Copernico scrisse sei libri pieni di numeri… un teologo o un filosofo, ma che ci capiva!?!. Galileo si! Con il suo cannocchiale ha verificato ciò che era scritto, ha divulgato le sue scoperte, ha potuto verificare le fasi di Venere… assieme ad altri copernicani si aprì una crisi tra scienza e Chiesa, che fu difficile risanare nel tempo. Le condanne da parte della Chiesa furono chiare e con forza! Copernico fu messo al bando dalla Chiesa per far si che anche Galileo lo fosse. Ad ogni modo, le opere e il coraggio di queste persone hanno posato una pietra miliare nella storia della scienza moderna, e nonostante i divieti altri studiosi abbracciarono il metodo scientifico.

Poiché da un tempo a questa parte sono venuti alla luce tra gli altri alcuni libri contenenti varie eresie ed errori, la …Santa Romana Chiesa … omissis… ha voluto che fossero del tutto condannati e proibiti… omissis… o in qualunque modo osi conservarli presso di sé o leggerli…[2] CIT. da Sacra Congregazione dell’Indice 5 marzo 1616

Questo è quanto scritto nelle prime righe della Sacra Congregazione dell’Indice 5 marzo 1616… senza mezzi termini… “affinché tale opinione non penetri oltre in detrimento della verità cattolica”. Ma ormai il dado era tratto e nonostante queste restrizioni, altri personaggi scientifici si opposero con coraggio.

Se la frase più celeberrima di Galileo, anche dopo l’abiura è
eppur si muove

Credo che per Copernico sia
eppur gli oroscopi adesso, vengono da Dio!


BIBLIOGRAFIA E RIFERIMENTI

[1] Da Disf.org URL consultato nell’aprile 2018
[2] Da Disf.org URL consultato nell’aprile 2018

votaXdavinci.witness.jpg Immagine CC0 Creative Commons, si ringrazia @mrazura per il logo ITASTEM. CLICK HERE AND VOTE FOR DAVINCI.WITNESS

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Grandissimo articolo Nicola, complimenti!

Thanks, attendo una tua "partenza" su steemit 😉

Molti si son piegati, i più..
Un rogo era comunque umano e onesto, oggi si è decisamente più vigliacchi nel condannare e isolare.

la storia è un continuo loop, cambiano i termini ma non i sopprusi

Sono felice che tu sia venuto a commentare la mia uscita sul mio post.
E ancora più felice che subito dopo tu sia stato citato quindi premiato giusto?
E' proprio una bella cosa.. Proprio bella..
Strano che hai 3 commenti, ne meriti di più.

Io rivendico l'onestà di averlo notato e commentato per primo! :-)