A proposito di vecchiaia. Un altro pezzo del puzzle

in ita •  7 years ago  (edited)

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Dacchè @marcodobrovich e io ci conosciamo da decenni, mi permetterò di fare il controcanto al suo brillante post “La vecchiaia fa cagare”.

Comincio con il dire che sono più giovane di lui. Ma non di molto, quindi sono autorizzata a parlare, partendo dalla base di ogni controversia che si rispetti: la provocazione.

Ci sono cose sulle quali non si può dissentire. Tipo che per vivere bisogna bere, il mare esiste, gli esseri umani classificati come normoconfigurati hanno 20 dita.

Tra queste cose c’è anche il fatto che la pelle dei 20 anni è più tonica di quella dei 50, che se a 20 ti svegli con il mal di schiena probabilmente hai fatto uno sforzo di troppo mentre se ti svegli col mal di schiena a 50 molto probabilmente non hai fatto proprio nulla. Solo sei vecchio.

Ti piace essere vecchia? Perbacco, no che non mi piace, dovrei almeno abolire gli specchi in casa e fuori, le vetrine in controluce dei negozi, talvolta la bilancia, il bikini, le minigonne, i vestiti fascianti, le scollature. Ummammamia quanta roba da ricordarsi.

E per gli uomini, non ci dimentichiamo, abolire le abbronzature da Carlo Conti, i capelli lunghi, le maglie giro collo da adolescenti, le tenute eccessivamente casual, i bermuda, le giacche di pelle, gli anelli che non siano una sobria fede per chi la indossa.

Ma no, certo che non mi piace essere vecchia, passare dall’essere più vecchia dei miei calciatori preferiti, a constatare che pure i miei figli sono più vecchi di loro. Ritrovarmi a fantasticare su una telefonata che non arriva di uno dei due (figli) che mi dica “mà, aspettiamo un figlio”. Sì perché poi ti viene quella voglia insana di fare la nonna, di girellare per strada con un passeggino, comprare cibi proibiti, riempire il pargolo di giocattoli inutili e di tutine multicolori.

E tutte quelle signore che hanno detto, compresa la grandissima Anna Magnani, che le rughe erano belle evidentemente mentivano o non hanno mai osservato con disappunto quei drappeggi che dopo i 50 la pelle ti fa sul viso, facendoti assomigliare a Napoleone e Lafayette. Non quelli storici, ma quelli canini de gli Aristogatti.


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Senza contare che, più passa il tempo, e più dici a te stessa (in romano nel caso mio) “vabbè, mo datte na regolata”. E quindi smetti di combattere sul ring perché ogni stiramento ci mette due settimane a guarire, vendi la moto perché d’estate hai caldo e d’inverno hai freddo e poi i riflessi, ma…non sono più quelli di una volta; cominci a cucinare più sciapo perché…non sia mai la pressione alta; e ogni volta che stai per uscire la mattina, prima per prudenza passi da tuo marito e gli rivolgi la domanda di rito “senza complimenti…sono ridicola vestita così?”

Vabbè. Detto tutto questo, se no uno pensa che ci sto ricamando intorno, un paio di cosette con l’età arrivano a dama.
Do per scontato che le vogliate sapere, anche perché se no che vantaggio c’è ad avere qualche agee nel gruppo?

Innanzitutto ti si riducono gli scrupoli.

Per esempio, vedi una macchina parcheggiata così?

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Ti avvicini al vetro del guidatore, gli bussi, lui abbassa il finestrino e tu con uno sguardo amabile gli dici “posso? Questo è il parcheggio più stronzo che io abbia mai visto nella vita. Buona giornata”

In secondo luogo ti si riducono i complessi.

Ciao, dico al parrucchiere. Ciao, mi risponde. Che facciamo? Taglio e colore. Che colore? Ma…direi…verde.

E poi ti senti libera.

I figli sono fuori, i genitori sono morti, quando vuoi esci, quando non vuoi stai a casa, cominci un libro, poi ne cominci un altro. Guardi l’Ulisse di Joyce e sorridendo tra te e te dici con convinzione “Dio che palle!”. Con tutto il rispetto. Ti presentano il Direttore Generale del Vattelapesca? Tu ti inchini come una dama di altri tempi e sorridi. Lui è spiazzato e tu sai che te lo puoi permettere.

E infine, ma proprio infine?

Devi avere culo. Non c’è dubbio. Questa al fondo è l’unica vera differenza tra una vita felice e una vita da dimenticare.

Non esiste una vita in cui ti andrà tutto bene. Avrai le tue grane finanziarie, i tuoi turbamenti amorosi, i tuoi lutti prematuri, i tuoi furti di merito, i tuoi contrasti familiari, le tue beghe con il fisco con Equitalia o con il tuo capo, avrai forse uno stalker, subirai una molestia, ti scipperanno e la tua squadra andrà in serie B.

Ma se avrai avuto culo e un pizzico di ironia, specie con te stesso, arriverai ad ammettere che sì, la vita è un filo sopravvalutata nelle recensioni letterarie, ma talvolta è una vera ficata.

Lo volete un ultimo suggerimento? Sorridete e ridete molto. Manda in giro dopamina, migliorando l’umore, allena i muscoli della faccia, e nasconde splendidamente le rughe.

p.s. questo post è stato redatto all’indomani della vittoria della Roma sul Chelsea per 3 a 0

ALLA FACCIA DELLA BREXIT


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Ci vuole sempre culo nella vita ma l'ironia è indispensabile!!

Ah ah ah...!!

Con l’età si possono anche prendere lezioni di canto solo perché si ha voglia di cantare al quadrato 😘

Io sto ancora ubriaco. Cito Carlo Zampa. "Voglio esse tumulato ora! Tumulatemi sul campo!" Mentre io correvo sul balcone stile fantozzi per non svegliare mio nipote e urlare goooooooool

Io ero a casa da sola. Ho ingollato un bicchiere di vino circa ogni 15 minuti. Fatti un conto. Quando è tornato mio marito a casa giacevo riversa sul tavolo della cucina 😂😂😂😂

tuo marito è un uomo fortunato.

non saprei ahahahh