Dammi tre parole: comunità, trasparenza, fiducia

in ita •  7 years ago 

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Praticamente da sei mesi partecipo a Steemit.

Partecipo con la consapevolezza di un triceratopo, ma partecipo cercando di dare un contributo.

Quindi volevo oggi proporre alla vostra attenzione un breve e personale glossario di parole magiche che spesso ricorrono nella steemexperience, qualcuna ricorre un po’ troppo e talvolta pure un po’ a cucuzzo, e qualcuna magari merita un po’ di riflessione in più. Secondo me.

COMUNITA' è la prima. Comunità si usa sia per le enclave linguistiche metropolitane, sia per designare gruppi che si identificano in caratteri comuni forti: la comunità GLBTQ (gay, lesbiche, bisex, trans, queer), la comunità degli scacchisti, la comunità dei tifosi di calcio e via così.

Noi certo siamo una comunità perché ci troviamo su una chat e scriviamo in italiano. E vogliamo riconoscerci in un corpus più o meno coeso che intende raggiungere maggiore visibilità, prestigio e potere nel mondo Steemit. Ok. Siamo una comunità. E abbiamo anche un nome, Steem post Italia.

Le comunità hanno regole scritte e regole implicite. Noi ne abbiamo qualcuna scritta e altre che piano piano vengono fuori e si condividono. Un esempio? Regola scritta: non si plagiano i testi. Regola non scritta: se abbandonate il gruppo ditelo.

Le comunità si organizzano. Spesso con fatica e non senza qualche mal di pancia. Alcuni capiscono di ricette, altri di economia, altri di cryptovalute, altri di letteratura e poesia, altri di nulla, ma va bene lo stesso perché siamo persone e abbiamo anche dei sentimenti e delle idee e le condividiamo.

E poi le comunità si evolvono, si governano, si muovono, si sfasciano. Tutte cose naturali, che si ripetono da milioni di anni con ritmi analoghi in epoche e luoghi diversissimi. Ma ciò non toglie che se ne parli e se ne discuta. L’importante è non pensare che si sia unici e irripetibili. E che nella nostra comunità “certe cose non accadano”. Perché invece accadono e dobbiamo solo capire e gestire le cose con pazienza, cercando di mantenere uno spirito competitivo e sano e una determinazione a migliorare.

Un’ ultima cosa importante. Nelle comunità non siamo tutti uguali. Cioè tutti abbiamo le stesse opzioni teoriche e magari la stessa voglia di crescere e migliorare. Ma non tutti abbiamo le stesse prerogative, o lo stesso potere o le stesse finalità personali. Facciamoci i conti.

La seconda parola che vi propongo è TRASPARENZA. E sulla trasparenza si sono versati fiumi di parole. L’accountability che aziende e amministrazioni proclamano, spesso a sproposito, per dirci che sì, su un sito possiamo trovare le denunce dei redditi dei dirigenti o i testi di tutte le delibere o i verbali dei consigli di amministrazione.

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Ma la trasparenza non è solo un concetto “a togliere”. Togliere le coperture, le barriere, i segreti. Accedere liberamente al mio wallet e constatare che il mio voto vale poco più di niente. La trasparenza è soprattutto responsabilità di quello che si dice e si fa.

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E’ la consapevolezza che una parola scritta ha un peso e una decisione ha delle conseguenze e che si è liberi di fare quello che si preferisce, perché, grazie a Dio Steemit non è la scuola dell’obbligo, ma la libertà porta con se degli effetti. Se pensi che il tuo vicino sia un idiota, puoi senz’altro rendere esplicito e trasparente il tuo pensiero, ma questo non ti mette al riparo dalle conseguenze che la tua dichiarazione produrrà, né dalle rappresaglie che il tuo vicino potrebbe mettere in atto contro di te. Ma io sono stato trasparente, sincero! E io mi sono offeso, che ci vuoi fare?

La trasparenza è un costume, ma non è necessariamente una condizione sufficiente al buon funzionamento di un sistema di relazioni. E’ una cosa bella e apprezzabile, ma non è un valore assoluto. Non è il bene. E una tecnica di comunicazione.

E infine una parola facile facile. FIDUCIA. Non strilliamo dai, non lanciamo strali, non esageriamo con le condanne prima di aver capito bene di che cosa stiamo parlando.

Proviamo a partire dalla convinzione che le persone non scelgono come prima opzione quella di essere più furbi degli altri e che non necessariamente hanno voglia di avvantaggiarsi delle situazioni danneggiando gli altri.

Magari non è vero, magari non ci siamo capiti. Magari è necessario un supplemento di indagine o uno sforzo in più per capire.

Io sono sicura che per fare una buona musica insieme è fondamentale ascoltarsi, sintonizzarsi, rispettarsi e soprattutto pensare un po’ di più prima di emettere la propria personalissima sentenza.

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L’ultima è la parola che preferisco. Io non sono settata per pensare che il mio prossimo miri a fottermi e mi comporto di conseguenza. Alla mia veneranda età avrei ancora molto da imparare, ma mi sa che su questo passerò.

Ma come sei saggia! 😘

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@martaorabasta io penso che "Comunità", "Trasparenza" e "fiducia" non siano concetti applicabili su queste piattaforme. Almeno per come le intendiamo comunemente . Questa è la mia esperienza...

Infatti non parlo della piattaforma. Parlo di Steempostitalia. Però chissà forse hai ragione tu

È giusto, se si vuole che un gruppo cresca bene ci vogliono degli ideali e delle regole, anche se siamo tutti differenti, cosa che va benissimo così:-)

esatto

3 concetti a mio parere fondamentali! Lo ritengo un ottimo post da proporre soprattutto ai nuovi arrivati!

grazie

Post molto interessante. Sulla trasparenza ho le mie idee... nel senso che vivremmo in un mondo migliore se non ci fosse bisogno del "filtro" sociale sulla trasparenza. Preferisco molto di più una persona che mi dice in faccia una verità spiacevole piuttosto di una che mi racconta una frottola per il quieto vivere. Ma so che è un argomento delicato e dipende molto dal carattere personale. "Chi si offende è fetente" si diceva una volta :)