Storia della "mia" musica ( ATTO SECONDO )

in ita •  7 years ago  (edited)

ATTO II DI IV : " l'apprendimento "

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Nell' ATTO PRIMO , riassumendo, ho raccontato il mio approccio alla musica, come ne sono venuto a "coscienza e conoscenza" e come questa arte abbia suscitato in me curiosità e voglia di imparare un nuovo strumento.

Diciamo che la chitarra e il nome di Brian May sono stati il punto di partenza di un percorso di apprendimento dello strumento.
Mi ero accorto che i corsi di chitarra venduti nelle edicole non erano proprio così efficaci per un ragazzino e sentivo il bisogno di essere seguito da una persona che mi potesse guidare non solo a livello tecnico, ma anche e soprattutto a livello umano.

Da questo punto di vista devo come sempre ringraziare mio padre che mi ha permesso di andare a lezione perché, anche se a prima vista banale, a quell'epoca non avevo ancora ben chiaro che per fare qualsiasi cosa dovevo essere "sponsorizzato" da lui che poteva accontentarmi in ciò che desideravo grazie al fatto che lavorava.

Il mio primo "maestro" fu veramente una guida importante per me. Ricordo ancora che arrivai alla sesta lezione, ma non venni rifiutato e potei cominciare. Naturalmente la fatica iniziale di recuperare e mettermi a pari con gli altri alunni è stata tosta; la mano e il polso sinistri facevano sempre più male e la consapevolezza che ci sarebbe voluto del tempo per imparare a volte mi abbattevano perché anche se sono una persona paziente in certe situazioni non lo sono affatto, in maggior modo se riguarda qualcosa di me o qualche obiettivo personale da raggiungere.

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I dubbi assalivano la mia mente, pensavo che non sarei mai stato in grado di suonare decentemente ma la passione era talmente forte che la resilienza cominciava ad impossessarsi fortunatamente di me.
Passavano i giorni, i mesi, e miglioravo costantemente, la percezione di essere talmente concentrato sull'obiettivo da focalizzarmi solo su questo, a parte naturalmente il mio rendimento scolastico che è sempre stato molto buono.

Dopo la fine del primo anno di lezione, decido su parere positivo di mio padre, di continuare anche per il secondo.
Contatto il mio maestro pieno di entusiasmo, ma lui mi riferisce che i miei quattro compagni dell'anno precedente non avevano intenzione di continuare.
Appena prima che la delusione potesse prendere il sopravvento, mi confermò la sua volontà di continuare comunque per il secondo anno solo con me.

Questo voleva dire avere una formazione personalizzata sulla base del mio livello, senza che lui dovesse mediare il livello di cinque persone contemporaneamente.
Dulcis in fundo mi disse: " dal secondo anno passiamo all' Elettrica "
Non potevo credere alle mie orecchie, ciò significava che le basi erano sodate e che passando all'elettrica avrei potuto imparare a suonare in maniera diversa, da solista, come nel rock/hard rock/metal...come piaceva a me!

Preso ancora dall'euforia di quelle parole mi ritrovavo già catapultato in auto con mio padre in direzione negozio strumenti musicali per cercare una chitarra elettrica. Non sapevo minimamente cosa avrei potuto o dovuto scegliere, ma una volta dentro il negozio, mi accorsi ben presto che non sarebbe stato semplice.
Il mio sogno era una Gibson Custom come quella del mio maestro, perché mi era bastato vederla per innamorarmene...sapevo anche però che purtroppo era troppo per essere una prima chitarra e soprattutto costava veramente tanto.

Il caso a volte gioca a nostro favore e mentre giravo da un'ora senza trovare ciò che mi potesse interessare entra in negozio un signore sulla cinquantina, capelli lunghi, sguardo di chi la chitarra la conosce come le proprie tasche e mette sul bancone in vetro del negoziante una chitarra dicendo testuali parole: " devo comprare una Strato, ti lascio questa".

Guardo subito mio padre e senza proferire parola ci avviciniamo al bancone e...sbigottito, incredulo, guardavo questa chitarra e ho sentito un brivido. Era lei, quella sarebbe stata la mia Guitar.
Senza perdere un secondo chiediamo quanto volesse, era usata, ma sembrava nuova.
Guardavo il mio papà per cercare di capire se fosse stato possibile acquistarla e, dopo qualche secondo in cui pensava guardandola, mi guardò e mi disse: " Non è poco, ma te la prendo, abbi cura di questa chitarra perché è proprio bella."

Ed io la presi in mano, contento, gli occhi che brillavano, e dopo vent'anni eccola ancora qui nella mia camera, nel suo splendore...

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[foto dell'autore]

FINE ATTO SECONDO

A breve il TERZO ATTO

[fonte immagini pixabay.com]

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Grande, quindi sei un chitarrista?
io ebbi la mia prima chitarra classica da battaglia nel lontano Natale 1990, l ho imparata da solo con un semplice libretto di accordi, poichè avevo orecchio musicale e un buon ritmo con la mano destra..tutt'oggi ogni tanto la strimpello, quando c'è occasione per farlo..

Sì, grande @nicola71 , l'avevo capito che anche per te la chitarra era famigliare!

ahhh ma eccolo allora un altro compare!
:-D

Ahaha, ebbene sì! :-D