Catechismo: quando la fede diventa un obbligo

in ita •  7 years ago 

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Le cose sono cambiate davvero rispetto agli 80/90, quando io frequentavo il catechismo e ricevevo i sacramenti della Comunione e della Cresima.
Le avvisaglie del cambiamento le abbiamo avute nel 2014, quando ci siamo trovati a dover organizzare il Battesimo per il nostro secondo figlio, con il primo, solamente nel 2010, nulla era cambiato.
La novità in pratica consisteva in un colloquio presso la nostra abitazione con una catechista o una suora che ci parlasse e ci interrogasse sul sacramento in merito, quasi come se da quel momento, volessero effettivamente accertarsi che chi richiedeva il sacramento lo facesse proprio per fede e non perché va fatto altrimenti non puoi fare un ricevimento. In ogni caso, il fatto di domandarmi quante volte ci recavamo a messa mi infastidì parecchio, perché non si è credenti in base a quante volte si entra in una chiesa.
Addirittura con il terzo figlio l'incontro sarebbe dovuto essere presenziato non solo più dalla catechista, ma anche dalla Madre Superiora, ci andò bene però, la catechista era al mare e il Don ci graziò non facendocelo fare.

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Per il matrimonio, più o meno è la stessa cosa, c'è il famoso corso prematrimoniale, che trovo inutile a mio avviso, perché è evidente che negli ultimi 20 anni i divorzi sono aumentati in modo smisurato, questo perché credo che, il sacramento del matrimonio venga preso troppo alla leggera, non più inteso come un impegno preso per il resto della vita, ma come un impegno "momentaneo" perché in quel momento gli va così, poi tanto c'è il divorzio se va male, chi se ne frega e facciamo una bella famiglia allargata....Va bè, non è questo l'argomento, ho divagato su una questione che mi crea molto nervosismo, forse perché vedo situazioni assurde tra le persone che conosco.

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Dopo questa premessa, veniamo al dunque, mio figlio più grande frequenta la seconda elementare, pertanto quest'anno abbiamo iniziato con il catechismo e mi sono trovata dentro ad una realtà completamente diversa da quella che ricordavo ai miei tempi, quando spesso erano addirittura le nostre mamme per me che abitavo in frazione, a creare piccoli gruppi di bambini, anche con età diverse e a tenere loro stesse le lezioni di catechismo. Con voglia ci si recava alla Santa Messa, senza alcuna costrizione, indifferentemente se fosse al sabato o alla domenica, ora invece.....

Tralasciando il fatto che non tutti e 18 gli alunni frequentanti la classe di mio figlio abbiano deciso di frequentarlo (nonostante siano battezzati) e alcune mamme abbiano lasciato scelta libera, se frequentare o meno, al proprio figlio di 7 anni, cosa a dir poco assurda, perché a quell'età non sei certo in grado di prendere decisioni di questo genere da solo. Una mamma addirittura, ha lasciato che la figlia provasse, come se fosse un corso di pittura o uno sport, se le fosse piaciuto avrebbe continuato, peccato che dopo nemmeno due mesi la bimba si è stufata e fine e la sua amichetta per non restare sola, ha dato forfait pure lei. Che vergogna!

Chiusa la parentesi sulle decisioni folli, torniamo agli obblighi che comporta ora il catechismo e tutto ciò che gravita intorno ad esso. Le lezioni vanno frequentate con costanza, senza assenze o quasi perché la frequenza viene segnata a registro come a scuola e stessa cosa, per la presenza a messa, assolutamente quella della domenica mattina alle 11.00, nei banchi in prima fila riservati ai bimbi del catechismo con tanto di interrogazione con microfono del Don durante la predica, dove si è obbligati ad andare, un'altra messa in un altro giorno e orario non ha valore, e tutto questo perché? Perché se la frequenza è minima, quindi con troppe assenze, che il sacerdote verificherà a fine anno, ti viene tolta la possibilità di ricevere la Prima Comunione il prossimo anno.
Per carità, è giustissimo se si è credenti e cristiani, frequentare il catechismo e la messa, ma obbligare non è certo il metodo migliore per avvicinare i bambini alla chiesa e alla fede, se lo vivono come un obbligo ci andranno mal volentieri. Poi qualche assenza può starci, succede di essere ammalati e non andare, ma nemmeno l'opposto va bene.
Alcuni se ne fregano proprio e hanno sempre la scusa buona per non frequentare, pioveva, non trovavo la cartellina, non avevo voglia, c'era la partita di calcio ecc...così alcuni compagni saltano anche 4/5 lezioni di fila, facendo fessi noi rispettosi delle regole che sono state imposte e questo non è giusto.
Alla fine solo qualche giorno fa, parlando con una amica che ha un figlio con un anno in più del mio, quindi che riceverà la Prima Comunione quest'anno, mi ha raccontato del caso della loro classe, dove un bimbo l'anno scorso non ha praticamente mai frequentato perché, essendo al sabato l'ora di catechismo, lui doveva andare a sciare. Quest'anno, non potendo nuovamente andare al sabato, sempre per lo sci, ha chiesto l'ora privata alla catechista il lunedi, ma non partecipa a nessuna messa, suscitando, giustamente, l'ira dei genitori degli altri compagni che assiduamente si presentano agli appuntamenti.
Il bello è stato che questa mia amica ha provato a lamentarsi con i due sacerdoti della chiesa e uno, rispondendo in malo modo, ha delegato la questione all'altro, che ha semplicemente ammesso di non poter fare molto e che sta alla coscienza di ogni genitore capire cosa è meglio per il proprio figlio.
Il tutto è assurdo ovviamente, alla luce di queste rivelazioni cosa dovrei fare? Iniziare a fregarmene un pochettino di più anche io e saltare qualche lezione in più tanto, alla somma dei conti, non avrà alcun valore come ci hanno lasciato intendere, oppure continuare a insegnare a mio figlio che il rispetto delle regole è sempre la strada migliore anche se raggiungerà lo stesso scopo di chi non le rispetta?
Eticamente credo sia più giusta la seconda e la seguirò, nella speranza che le regole presto, dopo averlo fatto presente a chi sta più in alto, verranno fatte rispettare in pieno con le conseguenze che meritano.
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E stamattina con queste belle strade pulite e il meteo a favore, alle 10.00 eravamo all'oratorio per l'incontro con il vescovo, mentre altri erano sotto le coperte al caldo o ancora meglio a sciare...., foto dell'autore.

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...caspita. Un bel cambiamento davvero dai miei tempi.