La tua libertà finisce dove comincia la mia!

in ita •  6 years ago 

Cari amici di Steemit oggi tocco un tema a me caro: la libertà!
Io sono una persona molto educata e rispettosa nei confronti degli altri e vorrei ricevere altrettanto in cambio per quanto riguarda il mio spazio, le mie idee, le mie opinioni. Purtroppo, mi rendo conto che ultimamente, già essere fuori dal coro ed esprimere in piena libertà le proprie idee ed opinioni, non viene sempre visto di buon occhio e soprattutto accettato senza critiche e questo mi dispiace e mi limita spesso nell'esprimermi perché non mi sento davvero "libera" di dire tutto ciò che voglio senza applicare dei filtri.
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Foto dell'autore

Ma veniamo al dunque, la foto del mare c'entra perché è in una città della riviera ligure nella quale, proprio ieri, si è svolto il fatto.
Ogni anno con mio marito e i nostri bimbi, nel mese di aprile, affittiamo un appartamento per trascorrere le festività di Pasqua e ritornarci poi per i weekend, fino alla fine del mese.
Solitamente passeggiamo sul lungo mare, ci sediamo un po' al porto, facciamo le bolle di sapone ai bimbi vicino alla nostra fontana preferita, insomma due giorni di puro relax alla settimana ci fanno ricaricare le batterie.

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Io in relax al porto, foto dell'autore

Premetto che non siamo assolutamente tipi da bar, ma più da macchinette distributrici. Non ci sediamo praticamente mai in un bar, non c'è un motivo preciso, ma a parte il fatto che in 5 costa molto di più, il caffè io non lo bevo, non mi piace più, solo orzo o ginseng e i bambini poi vogliono assaggiare tutto! Se ci andiamo è davvero un episodio raro, che veramente si può contare sulle dita di una mano.
E' da tanto che però puntavo questo bar, ma per un solo e unico motivo, si trova sul lungo mare proprio a ridosso della spiaggia, all'aperto con una stupenda vista. Il locale in sé è davvero minimal, più classificabile come chioschetto in realtà, perché conta solamente una decina di tavolini all'aperto e forse due in una zona coperta.

Ci siamo passati davanti un milione di volte e mai ci siamo decisi a fermarci, ieri finalmente ci troviamo lì in un momento propenso a sederci. Erano circa le 16.00, solo un tavolino su dieci era occupato (forse perché il vento non era solo una leggera brezza), mio marito voleva un caffè (lui lo beve) e allora perché non cogliere finalmente questa occasione?
Appunto perché l'abbiamo colta? Perché non abbiamo proseguito e preso il caffè alla macchinetta poco più avanti come sempre?
Rimpiangerò amaramente di essermi accomodata in questo così desiderato locale.

Scegliamo ovviamente l'ultimo tavolo in fondo e all'opposto dell'unico occupato, proprio per restare in pace solo noi.
Già qui iniziamo male! Sono già almeno 5 minuti buoni che siamo seduti e nessuno viene a prendere la nostra ordinazione, anche se non c'è davvero nessun altro da servire. Decidiamo che se non si presenta qualcuno nel giro di poco tempo, ci alziamo e ce ne andiamo.
Ma per fortuna arriva un ragazzo, con poca voglia effettivamente, ordiniamo e se ne va.
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Foto dell'autore

Bene siamo quasi pronti per goderci la nostra consumazione con vista mare, quando ecco sbucare dal nulla un bimbo, dall'età indecifrabile, forse tra i 5 e i 7 anni.
Aveva puntato mio figlio di 4 anni che, nell'attesa del suo succo di frutta, tentava di utilizzare il monopattino delle Tartarughe Ninja dell'altro figlio più grande.
Come arriva, nemmeno un "Ciao" e comincia insistentemente a chiedere:

Me lo fai provare? Eh me lo fai provare? Dai fammelo provare! Io ci so andare, ce l'ho anche io a casa, ma mia mamma oggi non me lo ha fatto portare!

Dato che non ci sembrava il caso di essere scortesi con il bimbo, in un primo momento, cerchiamo di spiegargli gentilmente che i nostri bimbi, sono molto gelosi dei loro giochi e che sicuramente avrebbero da dire se glielo lasciassimo provare.
Io gli rispondo che se sua mamma non glielo ha fatto portare ci sarà un motivo, magari aveva paura che piovesse. Lui subito ribatte:

Eh ma perché allora tu glielo hai fatto portare? Io sono capace lo provo solo un momento, dai fammelo provare, fammelo provare, fammelo provare???!!!

E bastaaaa!!! Ci guardavamo intorno, per scrutare tra la gente, dove potessero essere i genitori che probabilmente erano nella parte coperta del chiosco, dato che non c'era nessuno a preoccuparsi di dove fosse il pargolo super-insistente.
Inoltre, gli spiego, che me lo dice lui che è capace ad andarci, io non lo conosco e non lo so. E poi se cade e si fa male, arrivano i genitori e i guai sono nostri che glielo abbiamo lasciato provare.
Come se non bastasse, nel frattempo che persiste nel ripetere in loop la frase "fammelo provare", ci continua a sbattere sul tavolino, quei giochini a forma di mano o piede collosi che si trovano nei sacchetti delle patatine.
A questo punto non ne possiamo più, sta arrivando la nostra ordinazione e lui è ancora lì, iniziamo a versare il succo ai bimbi, a bere mio marito il caffè ed io il mio orzo in tazza grande...e lui è ancora lì e continua imperterrito a chiedere nonostante stessimo provando, a quel punto, la tattica dell'ignoro.
Tra un sorso e l'altro gli suggeriamo da tornare dalla sua mamma, sia mai che lo sta cercando e non lo trova! Caspita non è per cattiveria, ma ne abbiamo già tre nostri da guardare, quattro non ce la possiamo fare, in più invadente e logorroico proprio no!
Finalmente una voce lo chiama! Alleluya! Se ne va!!!
Chissà, riusciremo a goderci gli ultimi sorsi delle nostre bevande in pace, ammirando il panorama? In più oltre all'insistenza del bimbetto ci si mettono pure i nostri di bimbi, litigandosi gli assaggi dei diversi gusti di succo.
Santo cielo è un incubo! Mi ustiono la lingua per bere in fretta il mio orzo e sproniamo i nostri figli a ingurgitare il succo il più velocemente possibile, prima che ritorni a farci visita lo stalker!
Ed ecco la ciliegina sulla torta! Con tutti i tavolini liberi a disposizione, una coppia si siede proprio di fianco a noi. E voi direte:

Cosa c'è di male?

Ma nulla, se non fosse che ancora prima di ordinare chiedono un bel posacenere! Non è possibile, la maleducazione delle persone non ha limite! Va bene siamo all'aperto, purtroppo in Italia si può fumare ovunque all'aperto, anche nei locali ahimè, ma li sta al giudizio delle persone e al rispetto che devono dimostrare verso gli altri. Possibile che con tutti i tavoli a disposizione, scelgono proprio di venire a fumare vicino a tre bambini piccoli? Non ci arrivano a capire che è alquanto irrispettoso?
Io lo trovo un gesto di poco rispetto anche nei nostri confronti, non solo per i nostri figli, non ho la libertà di sedermi in un bar, respirare l'aria buona del mare, che devo essere intossicata dalle loro ciminiere? Io penso che se una persona è minimamente intelligente rispetta chi gli sta accanto, soprattutto se sconosciuto. Se io ragionassi come quei due, avrei potuto cambiare il pannolino pieno di pupù del mio bimbo più piccolo direttamente sul tavolino a fianco a loro, tanto puzza più puzza meno, non avrei dovuto preoccuparmi di procurare loro del fastidio, visto che sono i primi che non ci pensano!

Pertanto mi alzo e decido di iniziare ad andare a pagare mentre i bimbi finiscono il succo, ho i capelli puliti, non voglio che puzzino di fumo tutto il giorno. Come se non bastasse, come mi tiro sù dalla sedia, eccolo che rispunta il piccolo stalker, continuando a sbattere il suo giochino appiccicoso su tutti i tavoli che precedono il nostro, che nel frattempo, si stanno riempiendo.
Perlomeno, stavolta arriva in pace:

Non sono più venuto a chiedere di provare il monopattino, lo giuro! Ma cos'hai in mano?

Ora è interessato alla Go-pro di mio marito e mentre io mi allontano, inizia a chiedere come funziona.
Pago, un furto, due succhi, un orzo e un caffè normale € 7,50! Si vede che non siamo abituati a frequentare i bar, non è tantissimo, ma per me si!
Torno al tavolo e lui è ancora li a riempirci la testa di domande! Faccio ingoiare l'ultimo sorso di succo ai mirtilli a mio figlio, così velocemente, che gli cola dalla bocca! Mi sembra Dracula dopo un lauto pasto, ma me ne voglio andare via immediatamente e colpevolizzarmi ed imprecare per almeno mezz'ora per la pessima, pessima idea che ho avuto!

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Foto dell'autore

La "libertà" che bella parola e che bello sarebbe poterla avere, anche solo in una semplice situazione come questa che ho raccontato.

Libera di sedermi in un bar senza essere disturbata!

Non mi sembra che pretendessi molto. E un pensiero speciale va ai genitori del bimbetto, che l'hanno cresciuto senza un minimo di educazione, che non si curano del suo essere invadente con il prossimo.

Diciamo che la prossima volta che mi passerà per la testa la malsana idea di sedermi in un bar, ci penserò mille volte prima di farlo!
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Foto dell'autore

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Se accetta un consiglio.. io nel suo caso avrei ricoperto il pargolo stalker di delizioso cibo per uccelli e lo avrei invitato a correre sulla spiaggia vicino agli uccellacci affamati. Saluti, Bruce Wayne.

Forse un po' estrema come soluzione...la colpa e' dei genitori ke non hanno saputo dargli un educazione esemplare.

Come ti capisco! Odio tremendamente quando le persone fumano attorno a me al bar, pur essendo all'aperto se non si è fumatori purtroppo il fumo da fastidio, soprattutto se c'è vento. Capita spesso che per questo motivo io e la mia ragazza ci alziamo e ce ne andiamo.
Con quella bella vista sul mare è stato un vero peccato rovinarsi il caffè.

Ciao grazie per essere passato a leggere il mio post. Sì in effetti è molto sgradevole che uno non si possa godere un caffè al bar o un pasto in un ristorante all'aperto che trovi sempre qualcuno seduto di fianco che immancabilmente finito di mangiare inizia ad accendersi la sigaretta non curandosi del fatto che ad altri Mentre stanno mangiando o bevendo il caffè può anche dare fastidio. A giugno dell'anno scorso siamo stati in Giappone e lì era veramente stupendo perché per strada c'erano Cartelli ovunque era severamente vietato fumare perché altrimenti ti veniva fatto una multa. E li credimi le regole le rispettano. Tanto è vero che c'erano dei piccoli gabbiotti ogni tanto lungo i marciapiedi riservati a chi voleva fumare andava lì dentro e stava lì e poteva fumare la sua sigaretta all'aperto ma in una zona dove non dava fastidio a nessuno. Questo dovrebbe essere fatto anche in Italia. La cosa brutta invece era che in certi locali in determinati orari potevano invece fumare cosa che da noi almeno quello al chiuso e' vietato infatti noi avevamo rinunciato ad andare a mangiare fuori perché arrivavi a casa intossicato dalle sigarette e non ti ricordavi neanche che cosa avevi mangiato al ristorante.

Premesso che tutta la tua visione sul rispetto, la condivido in pieno, ti voglio dire che hai fatto molto bene a non fargli provare il monopattino. Molto meglio prevenire che curare. Avrebbe potuto farsi male anche seriamente.

Ciao ti ringrazio x aver letto e xke' condividi la mia visione. Si infatti vedo mio figlio di 4 anni che vuole imparare ed e' sempre a terra ma e' mia responsabilita', se lui provava poteva cadere e non farsi nulla, ma poteva anche rompersi un braccio. Non posso dire si ad un minorenne non accompagnato xke' se lo avessi fatto sarebbe stato come prendermi la responsabilita' .

Scusa se mi permetto ma andava fatto un tentativo di vendetta. Al bambino rompicoj... gli si diceva con tono divertito "lo sai che quei 2 li che stanno fumando vogliono giocare con te?, devi cercare di rubargli la borsetta e scappare via sulla spiaggia correndo più forte che puoi". Poi vedendo il bambino correre, inseguito dai fumatori, si cercavano i genitori del bambino e gli si indicava che un malintenzionato stava rincorrendo il figlio. Quando iniziavano a volare gli schiaffi allora si che venivano delle belle foto. Sebbene anche quelle che hai fatto non siano male. :)

😂😂😂hai una bella fantasia, questo non mi era venuto in mente!!!grazie x il commento e x i complimenti alle mie foto!