Innalzando i nostri "colori".... o i nostri "cugini"?

Come si possono spiegare certe emozioni?
Come si può rendere l’idea di come ardono certe passioni, certi campanilismi?
Forse per chi è di Siena…la rivalità tra contrade?
Oppure…Pisa e Livorno?
Brescia e Atalanta?
Roma e Lazio?
Inter e Milan?

Insomma la rivalità sportiva, quella sana intendiamoci, fatta di sfottò senza scadere nell’insulto gratuito, ma che ti fa dire “MAI”.
Mai farò il tifo per quei colori.
Mai avrò simpatia per quella squadra.
Mai sarò contento per una vittoria di quella squadra.

Tutti concetti che dai per scontato, per ovvio, per assodato.

La scoperta dello sport più bello

Così continui a seguire la tua passione.
Il baseball, qui a Rimini, cosi come in alcune altre piazze, è uno dei pochi motivi di vanto della città.
La squadra della città, i Pirati di Rimini, contano 13 scudetti. É una squadra che nel panorama del baseball italiano, è tra le più titolate e blasonate. Per fare un paragone calcistico, per rendere l'idea a chi non segue il baseball, nel calcio sarebbe una delle "big".
Dal 1986, anno in cui personalmente ho conosciuto questo fantastico gioco, ho passato vari livelli, da giocatore delle giovanili, fino a militare in serie minori, fino a diventare ufficiale di gara, non arbitro, ma classificatore…ma questa è un'altra storia.
Inutile dirlo….la passione per questo sport, mi porta a diventare ben presto appassionato tifoso della squadra locale, il Rimini Baseball, appunto.

Una stella nasce e cresce

Nel frattempo…mio cugino di 12 anni più giovane, segue la stessa strada, ma con risultati molto più prestigiosi.
Come passione…credo uguale, ma come risultati di tutt’altro livello.
Entra a far parte di tutte le nazionali a livello giovanile. Già da piccolino, gioca molto bene anche con i ragazzini più grandi di lui. Vince lo scudetto di catergoria "ragazzi". Fa tutta la trafila nella sua squadra, il Torre Pedrera, concludendo il suo primo campionato in prima squadra, in serie B, con risultati eccellenti.
Nel 2004 è il miglior prospetto italiano e atleta di punta dell’accademia della FIBS (Federazione Italiana Baseball Softball) di Tirrenia.
Naturalmente il passo successivo è la serie A italiana, e cosa potei chiedere di meglio, io, tifosissimo del Rimini, di vedere mio cugino difendere i miei colori?
L’abbinamento di colori più bello? Il nero e l’arancio?

Eh invece no….va….a San Marino…si, proprio San Marino.
Nel 2005 gioca il suo primo campionato nella massima serie italiana, ma con i "cugini".
Proprio come Pisa per un Livornese….Proprio come la Lazio per un romanista.
Lo shock, è davvero tanto….oltretutto quell'anno San Marino gioca la finale scudetto, per fortuna contro Bologna (Rimini quell'anno non si qualificò per la finale).
E quindi nella finale scudetto 2005, io tifosissimo del Rimini, mi ritrovo a fare il tifo....PER SAN MARINO
Ma la sofferenza per me, per fortuna dura solo un anno.

Immagine CC0 creative commons - Fonte: wikipedia

La grande avventura

Alessandro Maestri è troppo forte per restare in italia. È notato da talent scout americani, e il suo destino è giocare a livelli ben più alti del campionato nostrano.
Ancora giovanissimo, comincia la sua avventura di globetrotter e, soprattutto, da giocatore professionista.
Va in America, giocando a buonissimi livelli nelle “minor league” statunitensi, e sfiorando la Major League Baseball, risultato assolutamente più che prestigioso e mai successo prima, per un italiano, nato in italia, nel ruolo più difficile, quello di lanciatore.
Continua la sua avventura in Australia, poi Giappone, Korea e Messico, sempre ad ottimi livelli.
E, naturalmente, in tutti questi anni, ha continuato a giocare per la nazionale italiana, diventandone uno dei giocatori più importanti…insomma per fare, ancora una volta, un paragone calcistico…importante come erano importanti per la nazionale di calcio, gente come Totti, Del Piero, Maldini.
Insomma, un familiare VIP, se non fosse che il baseball in italia non ha un grandissimo seguito.

Ritorno a casa

Ora Alessandro ha 33 anni. Per un giocatore di baseball, avrebbe potenzialmente davanti altri anni a buonissimi livelli.
Il baseball, in genere, ha fornito più casi di carriere lunghe rispetto al calcio, ma ha deciso che forse è tempo di non fare più il globetrotter.
Ha deciso che concluderà la sua carriera in Italia, come forse è giusto che sia.
D’altra parte ora è un uomo, e ha messo su famiglia. Una certa stabilità, forse è quello che ci vuole.
Per me quindi, non ci saranno più ricerche forsennate in siti stranieri, per cercare il risultato della sua ultima prestazione, per verificare che le sue statistiche siano buone. Eh si, per chi non conosce il baseball, dovete sapere che nel baseball si conta tutto, ci si basa sulle statistiche. Un lanciatore, per esempio, ha la statistica sulle partite vinte, perse o salvate. Sui punti subiti, sulle basi concesse, sulle battute valide subite…e tanto altro.

Per noi familiari, naturalmente è una gioia riaverlo ancora a casa, e per un riminese, non sarebbe bello finire la propria carriera a Rimini….?
E invece no…un'altra volta San Marino. Un altra volta, mio cugino, giocherà coi cugini.
Proprio come Pisa per un Livornese….Proprio come la Lazio per un romanista.
Altro shock.
Quanti Romanisti tiferebbero Lazio se il loro cugino giocasse coi biancocelesti? E viceversa?
Stesso discorso tra Pisa e Livorno…quanti?

Siamo alla fine di questo 2017, anno che ha portato il tredicesimo scudetto a Rimini, in finale proprio contro San Marino.
Il baseball è uno sport che si gioca col caldo, da Aprile ad Ottobre, e d'inverno c'è il mercato.
San Marino ha fatto il "colpo" più grosso, a detta di praticamente tutti gli addetti ai lavori.

Con l'inizio dell'anno, gli appassionati cominciano a sperare che la primavera arrivi presto.
E io sono sempre stato uno di quelli.
Per quanto mi riguarda, quest'anno, sono alla ricerca di un tasto “pausa” che mi permetta di non sapere come sarà finito il prossimo derby, e per una volta, non vedo l’ora che il campionato NON inizi.