Il primo incontro con la paura

in ita •  7 years ago  (edited)
Quella volta in cui si scopre il vero significato della paura.


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Una sera movimentata

Fino a quella fatidica sera credo che della paura conoscevo solo il significato , grazie a Dio non avevo ancora avuto modo di scoprirlo.

Avevo 16 anni ed era una sera d’estate e come tutti gli amici motorizzati questo è il periodo in cui ci si divertiva facendo dei giri in moto , era nostra abitudine una volta finito il giro in moto di radunarci in una piazza del paese , nello specifico a Cassina de Pecchi situato alla periferia di Milano a circa 20 chilometri , la piazza era quella del rione chiamato “Sito de Pecchi”.

Qualcuno si prendeva un gelato altri preferivano gustarsi una buona birra , in questa piazza ci trattenevamo fino a tarda serata , quando eravamo tutti presenti la compagnia era composta da 10 persone ed eravamo molto affiatati tra di noi.

Quella sera era circa l’una di notte e si stava discutendo , oltre che , come si usa dire “cazzeggiavamo” , sapete benissimo poi che a 16 anni ci piace fare i galletti davanti alle ragazzine ed anche quella sera trovammo l’occasione per fare i buffoni quando un gruppo di ragazzi motorizzati sfrecciarono sul viale che costeggia la piazza iniziando a fischiare verso le ragazze , a quel punto tutti noi maschi abbiamo iniziato ad urlare dietro a quei 5 ragazzi su quelle 3 moto.

Volevamo sentirci grandi nei confronti di quelli che poi alla fine si dimostrarono più buffoni di noi , purtroppo devo anche ammettere che noi maschi siamo portati per essere più stupidi ed immaturi davanti a certe situazioni purtroppo è nel nostro DNA.

Non l’avessimo mai fatto , quando oramai ci eravamo rimessi tutti a discutere sentiamo una brusca frenata provenire proprio dal viale , ci giriamo e notiamo che una delle 3 moto con sopra due ragazzi si era arrestata e stava invertendo la rotta , qualche istante dopo anche le altre due moto arrestarono la corsa con delle brusche frenate , a quel punto abbiamo capito che il nostro urlargli dietro aveva procurato in loro del fastidio , oppure proprio perché l’uomo è per natura portato a fare il buffone in presenza di donne.

Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di alzarci dalle panchine dove eravamo seduti che li avevamo già addosso , le ragazze spaventate si erano allontanate ed assistevano da lontano alla scena , l’atmosfera che si era creata intorno non prometteva nulla di buono.


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Come in tutte le compagnie c’è sempre il soggetto che si distingue , quello più portato all’aggressività , come c’è chi preferisce usare il buon senso e la testa davanti a queste circostanze , logicamente i primi a partire sono gli aggressivi ed uno di loro scende dalla sua vespa e con fare minaccioso inizia a muovere il dito verso di me , sfiga voleva che mi trovavo ad essere quello più vicino a lui , scende anche l’amico che era seduto dietro e inizia anche lui a muovere le mani , a qual punto inizia il parapiglia , spintoni , cazzotti , calci , qualcuno nella rissa urlava “… ma che fate , smettetela !!” , le finestre del palazzo adiacente alla piazza iniziarono ad aprirsi , le persone si affacciavamo per capire che cavolo era quel casino a tarda ora.

La lite ad un certo punto degenera , un mio amico decide di alzare la sella della sua vespa estraendo una chiave inglese per usarla come oggetto contundente , la controreazione fu istantanea , uno di loro imitando il mio amico solleva il sedile delle moto ed estrae una pistola puntandola a movimenti alterni su ognuno di noi , passa poco tempo e ci vediamo accerchiati degli altri che con fare minaccioso fanno ruotare le catene , oggetti che servirebbero come da antifurto per i motorini ma che a quanto pare erano destinate a diventare tutt’altra cosa da li a poco , di colpo il silenzio , in quella piazza che fino a poco prima vi era un parapiglia si era ammutolita , le persone affacciate alla finestra guardavano incredule , di colpo una voce di donna che suggerisce probabilmente al marito di chiamare la polizia , questo che mirava a turno le nostre sagome ed urlava , “….stronzi vi ammazzo tutti !!! , le ragazze che bianche in volto urlavano “… andate via , andate via , per favore smettetela !!!.

Be riflettendoci ora non so se quello è stato un gesto da buffone , se ha voluto mettere paura a tutti quanti noi oppure se il coraggio di ammazzarci l’avrebbe davvero avuto , destino vuole che quella voce che urlava al marito chiama la polizia abbia fatto effetto , alla fine con un sorriso da prenderci per il culo ha abbassato la pistola e di colpo come erano arrivati si sono dileguati.

Noi siamo rimasti per qualche istante ancora li , imperterriti ed increduli , sembravamo dei ghiaccioli , sicuramente dentro di noi eravamo consapevoli di esserci presi una bella strizza e che a volte forse e meglio evitare di fare i buffoni , questa è stata una lezione di vita.

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A volte prendere un bello spavento aiuta per il futuro a non prendere certe cose con leggerezza 💪
È un insegnamento amaro ma necessario!

Un po’ di strizza a volte aiuta a crescere, specie a quell’eta.

Che brutta esperienza cavoli! Ormai non sai più chi hai davanti e una decisione avventata come quella di urlare dietro qualcuno può diventare pericoloso ad avere una ripercussione spiacevole. Ci credi che quando qualcuno mi chiede se ho una sigaretta ho paura a rispondere no? Adesso non sai più quale può essere la reazione...

Non solo , adesso basta anche uno sguardo che viene interpretato male e si rischia di finire a litigare.

la gente è fuori di testa
ormai per qualsiasi cosa si rischia veramente tanto.