Le pene del mio pene - Le origini.

in ita •  7 years ago 

Il mio primo approccio con il sesso femminile risale a quando avevo otto anni.
Era il 1979.
Frequentavo il catechismo tutti i mercoledì pomeriggio, ma proprio il mercoledi a venire avrebbero trasmesso in Tv l'ultima puntata di Goldrake.
Non potevo perderla.
L'unico ostacolo,oltre quello di fingermi malato con i miei genitori, era rappresentato dalla mia compagna di banco che, ogni mercoledì, dopo il catechismo, si fermava con me in giardino a mangiare pane e nutella.
I miei primi appuntamenti romantici.
Quindi le dissi più o meno : " Senti, mercoledi prossimo non ci sarò, ma tu non dire alle suore che sono a casa a vedere Goldrake. E stai tranquilla , non è una scusa per uscire con un'altra amichetta. Lo sai che non penso che a te".

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Foto di proprietà www.serietvonline.com

Mi guardò un pò dubbiosa ma poi mi fece un sorriso e mi allontanai.
Sicuro di avere ideato un buon piano,tornato a casa, dopo appena un quarto d'ora dall'inizio del mio cartone preferito,fecero irruzione due suore che vinsero le deboli resistenze della mia povera nonna.
Mi sradicarono dalla poltroncina su cui ero seduto davanti alla TV in bianco e nero,non appena il mio cartone preferito aveva terminato la sigla iniziale.
Secondo me erano pure armate.
Mi portarono in parrocchia a lezione di catechismo gia iniziata.

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Foto di proprieta www.parrocchie.it

Mi sentivo deriso, vinto, umiliato.
Guardai la mia compagna di banco con uno sguardo carico di rancore.
Mi aveva tradito.
Lei invece piena di candore e con un sorriso di perfida dolcezza mi disse : " Ho fatto la spia perchè oggi non c'era nemmeno quella del'ultimo banco e pensavo che tu fossi con lei. Ma ora so che mi hai detto la verità e noi staremo sempre insieme." Andai via senza dire una parola.
La prima cosa che feci il mercoledi successivo fu quella di chiedere alla Suora Ivana la separazione dal banco "coniugale" con quella bambina.
La Suora, pur rimproverandomi nuovamente per il tentativo di disertare il catechismo, comprese il mio trauma ed accolse la mia richiesta.
Infatti fu lei a doversi spostare di banco.
Al suo posto mi mise accanto proprio quella dell'ultimo banco che, fra l'altro, faceva pure la raccolta delle figurine dei calciatori.

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Foto di mia proprieta

Avevo vinto, o perlomeno credevo che cosi fosse.
La bambina spiona, per ripicca, "si mise" con il bambino più ciccione della parrocchia.
Uno che le poteva garantire pane e nutella per tutta la vita.

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Foto di proprietà www.erasmusu.com

Ho come la convinzione che stiano ancora insieme.
Con la mia nuova compagna di banco furono mesi di intensa passione : compravamo insieme le figurine, ci scambiavamo i doppioni e, quando entrambi completammo l'album, le offrii pure una merenda a base di pane, burro, marmellata e nutella. Ma anche con lei la storia finì.
Quando la rividi a settembre era cresciuta a dismisura. Ma non era tanto quello il punto.
Era che gli album di figurine dei calciatori non la appassionavano più.
Mi disse più o meno : " Senti, adesso mi piace la pallavolo. Non faremo più la raccolta delle figurine dei calciatori insieme, ma tu verrai a vedermi giocare, vero ?".
Le risposi con orgoglio : " va bene, fai come vuoi, tanto non ho bisogno di te. La raccolta delle figurine posso farla pure da solo."
Diventò negli anni a venire una brava giocatrice di pallavolo locale anche famosa nella mia città,ma non andai a vedere una sola partita in cui giocava lei.

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Foto di proprieta : http://cultura.biografieonline.it

Qualche anno piu avanti, ormai quattordicenne, un tardo pomeriggio tornai a casa piangente e col naso sanguinante: un amico/rivale coetaneo se l'era presa piu del dovuto perche mi vedeva parlare troppo spesso con la sua nuova "fidanzatina".
Mio padre, al quale narrai tutta la vicenda, dopo un attimo di esitazione rispose più o meno cosi :
“Nicola, hai poco da incazzarti: se quella ragazzina l'ha vista per primo il tuo amico, tu devi evitare di metterti di mezzo.Ne conoscerai un'altra.”
Passarono dieci lunghi anni, avevo raggiunto i ventiquattro e avevo una relazione stabile con una ragazza davvero bella, con la quale ci provavano cani, porci maiali e galline, ovviamente con la mia totale disapprovazione.
Raccontai il tutto a mio padre, ricordandomi perfettamente cosa mi disse e consiglio' dieci anni prima, il quale mi rispose “Nicola, non devi prendertela se lei piace anche ad altri e alcuni ci provano con lei: le ragazze non sono proprietà privata di nessuno”.
Fu li che capii che qualcosa nella mia vita non andava per il verso giusto.
Fu li che capii che la mia vita non sarebbe stata normale.

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Foto di mia proprieta'.

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Colpita e affondata! Applausoni!! Non riuscivo nemmeno a smettere di leggere! :)

Grazie di cuore mi fa molto piacere

@steinbock visto che sei italiana e scrivi post in italiano ti va di aggregarti alla nostra comunità italiana su telegram? Fammi sapere che ti passo il link di invito, siamo in 136 per adesso e ci aiutiamo a vicenda

Bellissima storia,complimenti

ti ringrazio!!

Bellissimo racconto

troppo buona Grazie

Tuo padre ragiona come me... devo preoccuparmi? Temo che smetterai di parlarmi

ahahhaah assolutamente no Ale :D Grazie mille per aver apprezzato :*

:D la relatività impera nell'univero

parole sante!!!!

Quoto il ratto delle suore. È magnifico 😂

eh si, peraltro non è che abbia tutti questi bei ricordi quando ripenso a loro... Grazie marta

Questi episodi mibricordano tanto il detto "meglio soli che mal accompagnati" 😂

Ehehehehe!la morale infatti è quella 😂

Troppo bello questo racconto :)

grazie cara

ahahah fantastico