Cara carissima Paola
innanzitutto buon compleanno. E buon compleanno anche a me, oggi compio ottantadue anni.
E io sono te. Si, la te ad ottantadue anni. La te del tuo futuro.
Lo so che ti sembrerà strano, impossibile e che penserai "Queste cose succedono solo nei film". Beh, fino a ieri sera lo pensavo anche io.
Invece eccoci qui. Mi è stata data questa occasione, ci è stata data questa possibilità, e non voglio sprecarla.
Non so perché o come siamo state scelte noi e non mi interessa neanche, detto tra me e te.
Leggendo la lettera che ti sto scrivendo capirai che io sono te e capirai perché ti scrivo (scusa la calligrafia un po' tremolante, ma la vecchiaia comincia a farsi sentire).
Sai, nonostante il tempo e la tua crescita, non hai mai perso la voglia di scrivere citando frasi di canzoni e questa lettera non sarà da meno.
Perché siamo due destini che si uniscono
Stretti in un istante solo
Che segnano un percorso profondissimo
Dentro di loro
Tiromancino - Due destini
Proprio l'altra mattina Simon, mio nipote, tuo nipote, mentre sistemava della roba in garage ha trovato il quaderno di quando da ragazzina ti appuntavi tutte le frasi delle canzoni che ti piacevano. Te lo ricordi? Ce l'hai ancora lì da qualche parte? Sono passati molti anni ormai e tante cose non le ricordo più.
Comunque ce l'ho qui accanto a me e sfogliandolo, questa citazione dei Tiromancino mi sembra perfetta per me e per te.
Siamo la stessa persona ma spero, dopo questa lettera, con due destini diversi. Spero che sia questo istante, questa lettera, che segni il cambiamento, l'inizio di un nuovo percorso.
Devi sapere che hai avuto la vita che hai sempre desiderato. Un lavoro che ti piace e ti da soddisfazioni, un marito, dei figli e dei nipoti, una casa col giardino con cani e gatti (e persino un coniglio!).
Hai avuto una vita tutta in salita, sempre in lotta continua per restare a galla con dignità e sorriso. E ce l'hai fatta. Ce l'abbiamo fatta.
Posso dire oggi di essere soddisfatta e felice di quello che ho fatto in questi ottantadue anni.
Ma c'è un ma. Un grosso ma.
Sarà che il pensiero del tempo e della morte incombe su di me, ma ultimamente mi sono ritrovata spesso a pensare alla mia vita, alle scelte fatte, quelle volontarie e quelle meno. Alle decisioni prese, ai rimpianti e rimorsi.
Non ho nessun rimorso e fino a qualche tempo fa pensavo neanche nessun rimpianto (no, non ti citerò "Nessun rimpianto" di Max Pezzali!!).
Invece riflettendo in queste sere da sola sono arrivata ad un grado di consapevolezza tale da capire che un rimpianto c'è nel mio cuore. Ed è il motivo di questa lettera. (Chissà se sarà anche il motivo di questa possibilità data...)
Che cosa c'è?
ti sei pentita?
vorresti ritornare indietro e dirgli cosa?
che sei cambiata?
che sei diversa?
Vasco Rossi - Giocala
Sembra quasi scritta per me, per questo momento questa strofa.
Si, vorrei tornare indietro. Dirmi di cambiare, di essere diversa.
Non mi sono pentita della mia vita, ma dentro di me, dentro il mio cuore, latente in un angolino della mia testa c'è sempre stato un desiderio nascosto.
Oscurato dalla vita, dalle scelte, dalla paura, forse anche dalla mancanza di coraggio.
Quel desiderio ti ha portato ad indossare una maschera che piano piano col tempo ti sei sentita sempre più tua tanto da farla entrare nella pelle, tanto da sentirti tu stessa maschera.
Hai creduto di essere quella persona, hai creduto di volere quella vita e hai combattuto per quella.
Ma dentro di te, qualcosa si consumava e minava segretamente la tua stabilità, tornando a bussare nei momenti bui.
Quell'azione non compiuta e la scelta di indossare la maschera ti renderanno felice ma consumeranno la te più interiore e intima.
Sono qui per dirti di compiere quell'azione quell'azione, di fare quella scelta, di gettare la maschera e andare.
Tra qualche mese, forse anni (non so di preciso in che hanno ti arriverà e quanto sarai giovane) il tuo cuore esigerà una scelta, ti chiederà cosa vuoi fare e di seguirlo.
Hai preparato quello zaino tantissime volte e altrettante volte lo hai gettato sotto il letto nascondendo quella parte di te lì sotto, insieme alla polvere. Insieme al buio.
Ricordi quella canzone che da piccola, quando andavi a scuola, ti piaceva tanto?
Icaro dei Gemelli Diversi?
Non rinunciare mai
apri le ali e vai,
non è l'ultima volta che cadrai ma ti alzerai,
vedrai la troverai e allora volerai
Non so quello che ti aspetta se scegli di fare quella strada e cambiare il tuo destino. Non so se sarai felice, non so che tipo di vita avrai. (..chissà se una Paola di quel futuro si farà mai viva, chissà se avremo mai la possibilità di ritrovarci..)
Ma devi farlo, lo devi a te stessa. Non avere paura e supera gli ostacoli che quella scelta ti metterà di fronte.
Cadrai molte volte ma sei capace di alzarti e continuare.
Io, tu e questa vita non spariremo. Questa vita non si cancellerà, semplicemente creerai una te alternativa, un mondo alternativo e parallelo a questo.
Sai già qual'è il finale di questa storia, ora devi conoscere l'altra. Devi viverne e scriverne un'altra.
Hai la possibilità di scegliere la vita che vuoi, perciò fallo.
La riconoscerai
La forza della vita
La forza è dentro noi
Prima o poi la sentirai
La forza della vita
Che ti transcinerà con se
Che sussurra intenerita:
"Guarda ancora quanta vita c'è!
Paolo Vallesi - La forza della vita
Paola, prendi quel treno.
Paola riflesse quella lettera ancora. E ancora.
Quattro anni prima, la sera del suo compleanno aveva trovato quella lettera sopra il cuscino, proprio sotto il panciotto del suo peluche.
L'aveva letta già mille volte quella sera stessa, ridendo e piangendo contemporaneamente.
"Queste cose succedono solo nei film!" aveva pensato tutta la notte non riuscendo a dormire.
Il giorno dopo, senza rivelarne il contenuto, chiese ai suoi e a suo fratello se qualcuno le aveva scritto una lettera, se qualcuno le avesse fatto uno scherzo o se qualcuno aveva lasciato una lettera per lei.
Ma nessuno della sua famiglia ne sapeva niente.
L'aveva tenuta nel diario per qualche tempo, finché, dimenticandosene, finì tra gli scatoloni in garage.
Fino a quando, nel periodo più buio della sua vita, quella lettera, per una strana serie di coincidenze, era rifinita tra le sue mani.
Era immersa in questi pensieri quando una voce ne interruppe il flusso.
"Signorina! Signorina!"
Immagine Creative Commons, fonte
Alzò lo sguardo verso un uomo in divisa, che con aria perplessa, le stava porgendo una mano.
"Signorina il treno sta partendo, lei sale?"
Paola guardò quella lettera che stringeva tra le mani. Ingiallita dal tempo, consumata dalle continue letture.
La ripiegò con cura e la ripose nella taschina della sua camicia blu jeans.
Sorrise e allungò la mano.
"Si, salgo."
Partecipazione al contest di @fulviaperillo
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Suggestivo, particolare e intenso, molto bello e profondo, riesci ad arrivare in zone dove poche persone possono giungere, durante e al termine dei tuoi viaggi spazio-temporali, molto brava davvero
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Grazie mille, gentilissimo come sempre, e come sempre, un commento prezioso il tuo.
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Grazie per la partecipazione
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Grazie a te per l'ennesimo stimolante contest! :)
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Brava @pawpawpaw! sei fortissima !!
chissà quanti treni abbiamo perso .... eppure sono sempre nostre scelte!
Buona fortuna Paola Junior
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Grazie mille..
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