Nel 2016 pur essendo passati oltre 2 anni dall'uscita, The Wolf Of Wall Street faceva ancora parlare di se ed a poco a poco iniziava a diventare un cult.
Le avventure del lupo di Wall Street raccontate dal maestro Martin Scorsese avevano saputo confondere gli eccessi dei colletti bianchi insieme alle loro miserevoli vite. Il film aveva smascherato tutta l'ipocrisia dei broker milionari e denunciato la corruzione interiore prima che esteriore che dominava quel settore, che domina ancora il mondo della finanza.
Non vi erano estremi tecnicismi nel film con protagonista Leonardo Di Caprio ma un racconto di una parabola, che assomigliava ad una gaussiana più che ad un logaritmo, di un uomo disposto a tutto pur di vivere al massimo con uno sguardo sempre attento al Dio Denaro.
Era ancora forte l'eco del film di Scorsese quando Showtime decise di affidare a Brian Koppelman la stesura di una sceneggiatura che avrebbe posto le basi per una serie tv ambientata nel cuore di Manhattan, nello specifico nei palazzi di lusso della finanza.
Nacque cosi Billions, quello che a torto o a ragione è spesso identificato come il The Wolf Of Wall Street del piccolo schermo.
La serie ha trovato spazio anche nella mia top 100 seriale dove occupa il 91esimo posto.
Protagonisti indiscussi della serie sono Bobby Axelrod, interpretato dal solito eccezionale Damien Lewis (Band of Brothers, Homeland), e Chuck Roades, interpretato dal poliedrico Paul Giamatti.
Sin dalle prime battute la serie ci mostra la genesi di uno scontro inevitabile fra la Giustizia, incarnata da Rhoades qui nelle vesti di procuratore generale dello stato di New York, e lo spietato mondo della Finanza, sotto l'egida della figura di Axe, CEO di una delle agenzie più ricche ed efficienti nel campo del trading.
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Dietro l'apparente semplicistica dicotomia Bene vs Male, Valori vs Immoralità, Principi vs Arroganza si nascondono però mille sfaccettature e soprattutto si nascondono degli uomini con tutte le loro fragilità e i loro deliri di onnipotenza.
Ad inserirsi magistralmente in questa coppia di personaggi, apparentemente distanti ma in realtà molto simili fra loro, vi è la bellissima Wendy Rhoades, interpretata dalla magnifica Maggie Siff (Mad Men, Sons of Anarchy) che si trova fra incudine e martello essendo moglie del giudice e psicologa della prima ora nella Axe Capital.
Ben presto la figura di Wendy diventerà centrale, ago della bilancia in uno scontro che puntata dopo puntata diventa sempre più inevitabile e sempre più cruento.
Axe e Chuck sono fatti della stessa pasta, entrambi sarebbero disposti a tutto pur di ottenere la vittoria. Ed è qui che la serie muove il primo passo verso la disumanizzazione dell'uomo retto incarnato da Chuck il quale, ossessionato dalla caccia ad Axe, sarà disposto a sporcarsi le mani più e più volte lasciando dietro le spalle tante macerie e rapporti sacrificati in nome della fantomatica Giustizia.
Dall'altro lato Bobby è un multimilionario abile e scaltro ma ben lontano dagli eccessi del lupo di Wall Street. Uomo concentrato e ossessionato dal guadagno e dal potere derivante da esso rifugge uno stile di vita eccessivo per rifugiarsi invece in una vita ricca e sfarzosa ma lontana da alcol, donne, droga e stupidità. Per Axe tutto è possibile. Lo vediamo allenarsi con la Sharapova o fare colazione con Kevin Durant con la stessa disinvoltura con cui una persona normale prenderebbe un caffè con un suo amico di infanzia.
La ricchezza di Axe è assoluta e la sua ingerenza verso chi gli sta intorno è totale.
Chuck cova da sembre odio e risentimento verso questo tipo di persone ma al tempo stesso nasconde una certa voglia di poter essere altrettanto potente ed influente. Le perversioni private del giudice sono solo un altro tassello verso una caratterizzazione mai banale del personaggio.
Al contrario di quello che vediamo in The Wolf of Wall Street qui assistiamo ad una tecnicizzazione del mondo della finanza. In Billions sentirete parlare i broker ed i CEO come dei veri broker e dei veri CEO. Nessuna semplificazione.
Lo spettatore più spensierato farà fatica a seguire la serie proprio per questo continuo innalzare l'asticella. Il vocabolario è di quelli impegnativi. Si parla spesso anche di cryptovaluta e anzi in alcune occasioni sono proprio le crypto una merce di scambio molto utilizzata per affari sottobanco o premi produzione.
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New York è come un silente protagonista della serie, le inquadrature dall'alto e le panoramiche della città sono da cartolina e non è improbabile incappare in scene ambientate in locali o luoghi di nicchia noti a chi ha sostato nella grande mela per qualche giorno, dal Nomad al The River e cosi via.
La serie si arricchisce poi con una serie di dialoghi brillanti, citazioni di canzoni e film cult e giochi di potere da fare invidia ad House of Cards. La forza risiede nei suoi 2 protagonisti assoluti + una Wendy fondamentale ma nel corso delle 3 stagioni i personaggi secondari e le guest star hanno saputo assumere ruoli altrettanto importanti.
Come non citare Dollaro Bill ad esempio o il Mr Wolf chiamato Hale che riesce a districare le più difficili situazioni per conto di Axe. Malin Akerman interpreta la moglie di Axe, apparendo un personaggio troppo piatto a differenza di Wags che con la sua lealtà ed effervescenza risulta essere uno dei personaggi più amati della serie.
Sono tanti i personaggi di contorno difficili da dimenticare ma è probabilmente nella terza stagione che la serie compie il salto di qualità introducendo il Trumpiano personaggio del generale Jock, texano al potere che mette al primo posto l'immagine e il potere a scapito della giustizia, ed il sontuoso John Malkovich qui interprete di un ricco malavitoso sovietico protagonista di alcune tra le migliori sequenze della stagione.
Altro punto che eleva di un altro gradino la serie è stata la decisione di precipitare al centro della scena il personaggio di Taylor, brillante e talentuoso analista che ha fatto la fortuna di Axe e che inizia a covare sogni di assoluto protagonismo nell'ambiente finanziario.
Questi 3 personaggi riescono ad eliminare il rischio monotonia nella serie che non avrebbe potuto destinare la sua fortuna alla sola lotta Axe - Chuck. Jock, Andolov e Taylor permettono alla serie di rompere ulteriormente gli schemi e creare nuove storyline interessantissime grazie a 3 stupendi attori che donano una certa profondità a personaggi abbastanza stereotipati ma che qui appaiono molto più che monodimensionali.
Billions è stato rinnovato per una quarta stagione e la qualità non accenna a diminuire, anzi.
Se poteste scommettere qualche steem su questa serie vi consiglierei di farlo, non si sa mai potreste finire per trovarvi milionari, o meglio bilionari.
Bene , visto che ho finito di visionare su sky le due stagioni di True Detective , la prima davvero stupenda e da cui presi lo spunto per il mio post di qualche giorno fa , la seconda davvero deludente non all'altezza della prima.
Quindi seguiró il tuo consiglio per Billions.
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Su True Detective quanto hai ragione, una prima stagione fenomenale, una delle singole stagioni più belle di sempre seguita da una seconda deludente.
Billions è ovviamente un gradino sotto ma sa farsi amare e rispettare, soprattutto se piace il genere.
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Provero a vederla poi ti faró sapere.
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Plz write your blog in English.. thanku
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