Che vita di M....! Storia di un pendolaresteemCreated with Sketch.

in ita •  7 years ago 

Che vita di m....! Lo dico tutte le mattine, alla solita ora, alle 4:30 in punto, quando la mia sveglia non ha pietà e si mette a "cantare" abbondantemente prima dei galli del vicino di casa.
Ovviamente i puntini li riempo e talvolta aggiungo anche qualche altro turpiloquio, nel frattempo pigio il tasto snooze e mi giro dall'altra parte per altri 10 minuti di finto riposo.
Alle 4:40 non c'è più tempo per le imprecazioni, mi alzo e mi reco direttamente in cucina per consumare una rapida e mal nutriente colazione, ma a quell'ora non posso fare di meglio, perchè sono ancora praticamente nelle braccia di Morfeo; dopo mi trascino in bagno e finalmente, vestendomi frettolosamente esco di casa.

Cartellino.png
(Foto by Twitter 3Italia)

Sono già le 5 passate e mi tocca percorrere 15 Km di strada di campagna, dove per 6 mesi all'anno c'è sempre nebbia e per quattro ghiaccio o neve dato che abito in provincia di Torino. Sono le 5:25, meteo permettendo.
I restanti 30 Km li percorro in treno arrivando alla stazione di destinazione alle 5:47, se ovviamente il treno non fa ritardo e questo non è un dettaglio da poco, perchè il treno è sempre in ritardo, anche solo di alcuni minuti, ma dalla stazione al mio luogo di lavoro ci sono ancora 10 minuti a piedi e io devo "bollare" entro le 6:00. Quindi anche se il treno è in ritardo di "soli" 4-5 minuti, mi tocca pure correre (ovviamente anche qui con le varie intemperie stagionali che lottano sempre contro di me, come Poseidone contro Ulisse nel suo viaggio di ritorno verso Itaca) per potere timbrare il cartellino in tempo. Inutile sottolineare quante volte il treno abbia fatto ritardi più consistenti facendomi arrivare in ritardo a lavoro, nonostante tutti i miei sacrifici.
Diciamo che arrivo a lavoro già stanco e stressato, maledicendo il giorno che son nato, poi con un atto di umiltà, mi guardo in giro e vedo tantissima gente che un posto di lavoro non ce l'ha o che al contrario di me non ha un posto fisso e quindi a volte riesco anche a ritenermi fortunato...

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Uno spaccato crudo e nudo che si contrappone alle artefatti colazioni stile Mulino Bianco con tutta la famiglia riunita e sorridente. Sebbene i miei orari siano un po più umani, i miei primi istanti del mattino li sento molto vicini ai tuoi. Alla fine, giriamola come ci pare, resta sempre una vita di merda!

Sono stato anche io pendolare, per 9 mesi. Poi ho "partorito" l'idea che era meglio se mi trasferissi a vivere nella città in cui lavoro...e ci sono ancora. Mi è andata bene!

....ti piace il lavoro che fai?

Insomma...

Mi sembra di percepire angoscia, rassegnazione in una situazione da cui non si vede via d'uscita. Concordi?

Assolutamente si!!

Vorresti più considerazione da parte della classe politica? O ti senti completamente senza speranze a riguardo?

Rassegnato...

Ti percepisci come una macchina, ossia un insieme di componenti che quasi ogni giorno ripete la stessa routine?
E steemit ti dà coraggio, speranze, per un cambio di rotta?

Anch'io sono delle tue parti, ma ho l'immensa fortuna di lavorare da casa, e quando leggo situazioni come la tua mi rendo conto di quanto sia strafortunato

Che lavoro fai, se non sono troppo indiscreto?

Ho uno studio di progettazione

Bello!

Dai, Spice, che sei forte ;)

Fortunatamente lo sono!