Navigazione! Satellitare, ma sempre con Google

in ita •  7 years ago 

Oggi continuiamo la nostra piccola riflessione con una semplice analisi specifica su Google Maps perché con il senno di poi la ritengo un’idea geniale quanto lungimirante!
Il progetto nasce nel 2004 quando Google acquisisce la Keyhole, una società che aveva realizzato una piattaforma su coordinate GIS che riuniva foto satellitari per ricreare virtualmente la topografia del nostro pianeta.

Negli stessi anni, come vi ricorderete, internet non era disponibile così facilmente in mobilità come lo è oggi, ed allo stesso tempo sono diventati di moda i navigatori satellitari che ci permettevano (più o meno: maledetti numeri civici sempre sbagliati!) di raggiungere un indirizzo preciso. La massa normalmente usa il navigatore per raggiungere luoghi di interesse che non si conosce: ristoranti, hotel, musei ecc tutte attività a cui Google, durante la sua espansione ha fornito gratuitamente la possibilità di rendersi facilmente visualizzabili. Per un’azienda o un negozio questa è pubblicità gratuita! Con il risultato che ora troviamo qualsiasi cosa su Google Maps: dal bar di paese, al grosso centro commerciale. Allo stesso tempo sono state integrate sulla piattaforma la cartografia delle strade assieme alle immagini delle stesse che costituiscono il famoso Street View portando l’utente al livello del suolo, come se fosse realmente in quel posto.

A questo punto l’effettivo indirizzo o il numero civico quasi non contano più, in quanto è l’attività stessa che si inserisce sulla piattaforma identificando le coordinate geografiche precise del luogo in cui si trova. Cos’altro manca? La possibilità di creare un percorso che porti l’utente da un punto a quello desiderato attraverso un semplice assistente vocale: così Google ha reinventato il navigatore online!

Per capire cosa significhi quella che sembrava la copia di qualcosa che già esisteva, possiamo analizzare le differenze che vediamo oggi tra l’applicazione di Google Maps e un normale navigatore Tom Tom o Garmin ecc. ecc. ma anche da una app Mappe di un iphone che utilizza comunque la cartografia Tom Tom: cercate il bar di paese, lo trovate in entrambe le applicazioni? Probabilmente sarà presente su Google (magari anche con riferimenti al sito internet o ai social network) ma non sui punti di interesse di una cartografia satellitare tradizionale, magari mai aggiornata per i costi elevati. Il perché è semplice, le attività cercano di rendersi visibili:
cosa è necessario nel 2018 per aumentare la propria visibilità? Essere presenti online.
Le aziende cercano Google e per rendersi visibili alla massa e Goggle Maps per identificare il punto preciso dove si trovano e farsi raggiungere facilmente. La visibilità che può dare Google non è minimamente paragonabile a quella di un semplice Tom Tom: un “Punto di interesse” deve essere ricercato ed inserito da Tom Tom all’interno della propria cartografia e quindi emettere un aggiornamento che l’utente dovrà possedere per trovarvi la nuova attività.

Il mercato si sta così adeguando, nessuno vuol spendere soldi per un servizio peggiore, quando può averlo gratis sul proprio smartphone: mentre qualche anno fa le pubblicità delle nuove auto promuovevano il navigatore ora promuovono il nuovo CarPlay dove possiamo interfacciare lo smartphone con quella che molti di noi chiamano ancora autoradio.
Tra un paio d’anni nessuno comprerà più navigatori.

Questo cambiamento nel mondo del famoso “Internet of Things”, dove l’idea di base è quella di utilizzare dispositivi intelligenti connessi in rete che già abbiamo a disposizione (smartphone) per risolvere problemi concreti senza creare un nuovo dispositivo apposito. Ma piuttosto semplicemente utilizzando un nuovo sensore o attuatore esterno che permetta di aggiungere tali funzioni al nostro dispositivo già dotato di intelligenza in cui dovremo semplicemente installare un’applicazione. Qualsiasi problema al giorno d‘oggi deve prevedere una soluzione che possa essere digitalizzata ed inserita online: controlliamo le case, le lavatrici, il riscaldamento, il condizionamento, l’auto ecc ecc dal nostro smartphone. Per ogni problema c’è un’apposita applicazione.

Ci avevate mai pensato? Se parliamo di "navigare" finiamo sempre a casa Google...

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Immagini da Pixbay.com

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Google sarà sempre avanti agli altri, perchè oltre al settore mappe ha dietro tutto il background di internet che agli altri manca..
Mi meraviglio che esistano ancora i navigatori satellitari, io ormai uso solo lo smartphone con google!

Esatto, è un evoluzione che avviene in modo quasi scontato. Il meccanismo che però a portato a questo è replicabile per molte nuove “tecnologie”, provare a comprenderlo può diventare un vantaggio per il futuro