Buongiorno Steemian!
Oggi voglio chiudere l'anno con il ritorno della rubrica Travel Photo Collection!
Oggi vi racconto del mio viaggio in Islanda, meta fantastica e unica!

ITINERARIO

La genesi del viaggio è stata piuttosto estemporanea. Io ed una mia amica avevamo 8 giorni di ferie e decidemmo di prenotare per l'Islanda con largo anticipo.
Volo andata con Norvegian da Roma a Norimberga, poi Norimberga Reykjavik.
Volo di ritorno Reykjavik - Stoccolma, poi Stoccolma - Roma, con una notte a dormire nella capitale Svedese.
Gli alloggi li abbiamo tutti prenotati su Airbnb, con il quale ci siamo trovati benissimo, per cui mi sento di consigliarlo.
Riguardo l'itinerario abbiamo deciso di farci metà Islanda per godercela il più possibile, senza ammazzarci di chilometri e gite. E' una vacanza in fondo!

PRIMO GIORNO: Seljalandsfoss, Skogafoss, Black sand beach e Fjadrargljufur Canyon

Arrivo con l'aereo alle 5 di mattina, andiamo al car rental e prendiamo l'auto precedentemente prenotata. Alle 7 siamo già alla cascata. Il tempo non è un granché, ma tanto la cascata era di per se un bagno d'acqua come potete vedere dalla foto.

Facciamo pochi chilometri e ci troviamo alla seconda meta della prima tappa, Skogafoss.

Come potete intuire dalle immagini, l'Islanda ha una sorta di massiccio roccioso centrale formato da un enorme ghiacciaio, da cui scendono vari fiumi che creano le cascate. il massiccio centrale in alcuni punti è tagliato di netto come fosse un fiordo, e questo crea un effetto ancora più suggestivo, con delle cascate ancora più spettacolari.

Un oretta e si riparte, direzione black sand beach.

Come dice il nome stesso è una spiaggia di sabbia nera, di chiara origine vulcanica.
Al di sopra di essa si erge un promontorio, su cui è possibile godere di una vista spettacolare, oltre che trovare il faro principale dell'isola.

Ultima tappa della giornata è il canyon impronunciabile, ma meraviglioso.
Scavato da un fiume, è una delle mete più belle. Peccato per avventurarsi al suo interne è necessario avere degli scarponi adatti e resistenti all'acqua (e alti almeno fino alla vita).

Finito il canyon ci avviamo all'unico hotel del viaggio, essendo gli altri tutti appartamenti.

Questa che vedete è la foto della finestra dell'hotel, che permette di vedere l'aurora (se ci dovesse essere).

SECONDO GIORNO: ghiaccio, ghiaccio e tanto ghiaccio

Il secondo giorno mi sveglio presto per godermi l'alba.

Facciamo colazione e ci mettiamo subito in viaggio.
Il tempo è nettamente migliore, e le foto lo possono testimoniare.

Che poi è fondamentale in Islanda, perchè il sole dona proprio una colorazione diversa al paesaggio.
Guardate che spettacolo!

Il tragitto odierno ci farà spostare fino al punto più estremo del nostro percorso per poi tornare indietro fino alla zona dei Geyser.
Così dopo un paio di ore di viaggio arriviamo al lago Jokulsarlon, il lago con dentro i mini iceberg!

Poi rieccoci di nuovo in viaggio e si torna indietro, fermandoci a vedere qualche altra cascatella che troviamo sul percorso e il ghiacciaio, che non è come lo vedete in foto. Ogni blocco di ghiaccio sono 8-10 metri di altezza!

Ci fermiamo anche a vedere la cascata di Svartifoss, nel parco nazionale di Skakafell.

Altissima purissima islandissima.

Poi ci fermiamo e mi mangio il mio sKyr, yogurt islandese buonissimo.

E arriviamo alla nostra nuova casetta, da dove vedremo l'aurora!

Si perchè il nostro giorno finisce proprio con l'arrivo a questa casa dove dormiremo due notti, e dove riusciremo anche a vedere la prima notte l'aurora (con io che esco in pigiama con il freddo islandese).

TERZO GIORNO: GEYSER & CO

Il terzo giorno lo dedicammo a visitare la zona dei geyser ed i dintorni.
La prima tappa fu appunto la sona del Geysir, cittadina dove è presente il famoso spruzzo e da cui nasce proprio il nome del Geyser.

La foto non rende molto, ma l'altezza era di circa 20 metri. Ed è uno dei più bassi al mondo, ma il primo scoperto.
Dopo il Geyser abbiamo proseguito per la cascata Gullfoss, forse tra le più belle di Islanda.

Dopodiché siamo tornati alla base ed io mi sono mangiato una mela.

IL QUARTO GIORNO: parco di Pingvallavegur

Il terzo e quarto giorno sono evidenziati dal tragitto grigio nella mappa di inizio post.
Più nel dettaglio il percorso era questo, considerate che la casa era dove c'è l'indicazione dell'auto. Il Geyser all'estremo destro e il parco all'estremo sinistro.

Ci svegliamo presto, e farlo nella casetta della prateria è un piacere, e partiamo. Una mezzora ed eccoci al parco, che è famoso in quanto è l'unico al mondo ad avere una faglia tettonica emersa e visibile chiaramente.

Qui sopra la parte emersa dall'esterno, qui sotto dentro la faglia!

Qui altri punti della faglia nelle altre zone del parco.

Al ritorno dal giro ci siamo fermati al Kerio Krater, un cratere spento per un altra foto.

QUINTO GIORNO

Quinto giorno si torna a Reykjavik e passiamo la giornata a visitare la capitale d'Islanda.

Poi ne approfittiamo per un bagno alle terme poco distanti :-D

In serata troviamo una barca e ci saliamo, tanto per non farci mancare nulla.

E andiamo al festival della pecora a mangiare gratis il piatto tipico, zuppa di pecora!

SESTO GIORNO

Si parte e si vola per Stoccolma!

Dove ci aspetta un giro di 22 km per la città.

Noi ci trovavamo a Soderlmalm, zona alta di Stoccolma, per cui scesi dalla stazione, una breve foto, hotel e poi in giro.

Quella sopra è Gamla stan, la parte più vecchia di Stoccolma.
Qui abbiamo trovato una taverna Vikinga dove mangiare piatti tipici e dove la musica e i camerieri erano tutti in stile e costumi viking.

Anche le posate.

SETTIMO GIORNO

Il settimo giorno si torna a casa.

Ecco Roma dall'alto.

Una settimana è poco per l'Islanda, ma bastano per godere delle sue meraviglie. Con un pò di oculatezza, per noi sono stati 800 euro, abbiamo preso aerei, auto e dove dormire. Certo le gite costano circa 200 euro, e quindi i soldi servono, e tanti.

Consiglio di viaggio: vestitevi a strati. Il tempo è mutevole e si passa da 10 gradi a 25, in estate. E quando sono 25 con il sole state in maglietta. Il problema non è il freddo, quanto il vento e la pioggia. Secondo me maglia termica, smanicato di pile, giacca a vento e impermeabile leggero vanno benissimo. Considerate noi abbiamo girato con due valige a mano e le cose da mettere sono anche avanzate.
Il cibo costa molto, ma i supermercati hanno prezzi onesti. Insomma con un pò di economia 7-8 giorni si fanno con 1200 euro.

Alla prossima!