La scheda di degustazione della birra è ovviamente opera artigianale nel senso che l’impostazione, il layout della pagina non è standard.
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Abbiamo scelto per le nostre una parte iniziale, in alto del foglio (un semplice A4), con le caratteristiche generali della birra, precedute dal nome del degustatore e dal prezzo della birra. Per la precisione indichiamo il nome della birra, lo stile, il produttore o la birreria se è prodotta in birreria, il paese di origine, il colore, la percentuale alcolica.
Sono queste, caratteristiche immediatamente rilevabili dalla bottiglia che però, almeno così ci siamo abituati, possono essere tenute nascoste con un tovagliolo in stoffa, così da cercare di pronosticare almeno alcuni di questi dati.
Vi dirò, anche sul colore, in alcuni casi, non vi era unanimità. È pertanto opportuno far guidare la degustazione da un soggetto esperto che possa dare dei limiti o comunque orientare gli astanti dalle, permettetemi l’espressione, “cazzate spaziali”.
La seconda parte del foglio è dedicata allo schema, la parte più importante e visiva, parte centrale degli appunti di degustazione. È formato da un cerchio diviso in 8 spicchi, modello pizza tagliata in 8.
Ogni raggio che parte dallo 0 (Zero) ha cinque tacche indicanti una unità. In pratica la prima tacca indica l’unità 1 l’ultima invece l’unità 5 e si riferisce al grado più o meno forte, evidente, maggiore di ognuno delle caratteristiche che ogni raggio rappresenta.
Abbiamo indicato nel raggio che punta verso l’alto la SCHIUMA e poi via via in senso orario, l’ASPETTO, l’INTENSITÀ OLFATTIVA, la FINEZZA OLFATTIVA, la FRIZZANTEZZA (che rappresenta il raggio che punta verso il basso), il CORPO, l’AMARO, la PERSISTENZA RETRO-OLFATTIVA.
Non è detto che si debba procedere in ordine, anzi abbiamo verificato che è forse meglio stabilire in partenza ciò che ci viene più facile sentire.
Nella parte ancora sottostante il foglio abbiamo indicato i gradi da 1 a 5, ma senza il numero, delle caratteristiche suddividendole per ognuno dei sensi umani. E così abbiamo l’OCCHIO, cioè ciò che si può vedere:
SCHIUMA: fine, compatta, cremosa, aderente, persistente.
ASPETTO: opalescente, velata, chiara, limpida, brillante.
Si passa ad analizzare, quindi, col NASO:
INTENSITÀ: tenue, leggera, normale, elevata, molto elevata.
FINEZZA: ordinaria, normale, gradevole, attraente, elegante.
Ed infine si passa al GUSTO che analizzerà :
la FRIZZANTEZZA: scarna, normale, media, decisa, forte.
il CORPO: scarno, leggero, rotondo, strutturato, consistente.
l’AMARO: assente, percettibile, moderato, deciso, forte.
la PERSISTENZA RETRO-OLFATTIVA: sfuggente, corto, sufficiente, discreto, lungo.
Si indicano infine delle opinioni, se si vuole.
Ed il giudizio personale espresso in stelle, 5 in totale.
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Lo scopo è creare uno schema, a giro, che unisce i vari punti dei raggi. In pratica una birra da tutti 1 avrà come schema una O molto piccola e assegnerà il punteggio minimo ad ogni aspetto; una birra da tutti 5 disegnerà un cerchio di raggio pari a 5 unità. Il tutto deve essere ricompreso nel cerchio di partenza che è poco oltre la 5 unità. In questo ultimo caso la birra avrà un punteggio massimo in ogni aspetto analizzato.
Ma non è la migliore poiché le opinioni possono avere peso sulle stelle finali che rappresentano un giudizio personale.
The beer tasting card is obviously crafted in the sense that the setting, page layout is not standard.
We chose for our part an initial part, at the top of the sheet (a simple A4), with the general characteristics of the beer, preceded by the name of the taster and the price of the beer. To be precise, we indicate the name of the beer, the style, the producer or the brewery if it is produced in the brewery, the country of origin, the color, the alcohol percentage.
These are characteristics immediately detectable by the bottle but, at least so we are used to it, can be kept hidden with a cloth napkin, so as to try to predict at least some of these data.
I will tell you, even on color, in some cases, there was no unanimity. It is therefore advisable to have the tasting guided by an expert who can give limits or otherwise guide the bystanders, allow me the expression, "spatial cazzate".
The second part of the sheet is dedicated to the scheme, the most important and visual part, the central part of the tasting notes. It consists of a circle divided into 8 slices, pizza model cut into 8.
Each ray that starts at 0 (Zero) has five notches indicating a unit. In practice, the first notch indicates unit 1 and the last one instead of unit 5 and refers to the more or less strong, evident degree, greater than any of the characteristics that each ray represents.
We have indicated in the beam pointing upwards the FOAM and then gradually clockwise, the APPEARANCE, the OLFACTORY INTENSITY, the OLFACTORY ENDING, the SPARKLING (which represents the ray pointing downwards), the BODY, the AMARO, the RETRO-OLFACTIC PERSISTENCE.
It is not said that we should proceed in order, rather we have verified that it is perhaps better to establish at the beginning what is easier for us to feel.
In the part still below the sheet we have indicated the degrees from 1 to 5, but without the number, of the characteristics subdividing them for each of the human senses. And so we have the EYE, that is what we can see:
FOAM: fine, compact, creamy, close-fitting, persistent.
APPEARANCE: opalescent, veiled, clear, clear, bright.
We move on to analyze, therefore, with NASO:
INTENSITY: faint, light, normal, high, very high.
ENDING: ordinary, normal, pleasant, attractive, elegant.
And finally we move on to the TASTE that will analyze:
the SPARKLING: skinny, normal, medium, decisive, strong.
the BODY: skinny, light, round, structured, consistent.
AMARO: absent, perceptible, moderate, decisive, strong.
RETRO-OLFACTORY PERSISTENCE: receding, short, sufficient, discreet, long.
Finally, opinions are indicated, if desired.
And the personal judgment expressed in stars, 5 in total.
The aim is to create a scheme, in turn, that unites the various points of the rays. In practice, a beer from all 1 will have as a scheme a very small O and will assign the minimum score to each aspect; a beer from all 5 will draw a circle of radius equal to 5 units. Everything must be included in the starting circle which is just over 5 units. In this last case the beer will have a maximum score in every aspect analyzed.
But it is not the best because opinions can have weight on the final stars that represent a personal judgment.