Tra una chiacchiera e l’altra, lavoro…steemCreated with Sketch.

in ita •  7 years ago  (edited)

Anni fa ricordo di aver letto un articolo, non so in quale giornale a tiratura nazionale, quindi o Repubblica o Corriere, in cui si metteva in discussione il lavoro moderno, tutto tecnologia. Ma quest’ultima era presa di mira per il fatto che poteva causare distrazioni, lunghe e inopportune, che influivano negativamente non solo sulla produttività giornaliera o oraria, ma anche sul complesso delle abitudini lavorative della popolazione in generale.

Se non ricordo male il limite temporale era 3 minuti, cioè circa ogni 3 minuti siamo distratti dal nostro cellulare tra SMS, twitter, facebook o social in genere.

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Rispondere anche solo col “mi piace” significava perdere il filo, lasciare incompleto e quindi dover riprendere il proprio lavoro e la fase di lavorazione interrotta. E per recuperare poi ci sarebbero voluti non meno di 10/15 minuti.

Magari è esagerato ma è condivisibile il fatto che se la tecnologia ha reso più rapido il nostro lavoro, Pc, server, clouds, etc, è altrettanto vero che le distrazioni sono sempre in agguato. Guardo il cellulare e non è successo niente, lo riguardo e c’è un like di un amico o di uno sconosciuto, e allora vado a vedere chi sia.

Fatto ciò il bip di un nuovo messaggio mi ri-interrompe. Mi fermo e mi tocca rispondere, ma poi c’è un like o una faccina con risata alla mia risposta e allora mi tocca ri-rispondere per non passare per cretino. Nel frattempo whattapp mi avvisa che devo comprare il pane, passare a prendere il figliuolo e ritirare la camicia in lavanderia.

Ok rispondo, ma subito dopo l’ufficio mi avvisa che il cliente ha bisogno ancora di noi e non posso quindi fare ciò che avevo previsto e allora via ad un altro whattapp dove dico che non posso prendere il pane, la camicia, il figlio forse, se non esco troppo in ritardo. E così via.

Minuti, ore, secondi passati a capire, chattare e richattare di “STUPIDAGGINI” e su “STUPIDAGGINI”, il tutto in orario di lavoro per cui dimentico la mail da fare alla collega, del resoconto alla direzione, del flusso di cassa da aggiornare o dell’articolo da inviare entro le dodici e così via.

Ma quale produttività, qui ci stiamo tutti rincoglionendo per stare appresso non alla tecnologia in sé.

Quella è un mezzo, è il merito che è cambiato. Cose, storie, chiacchiere assolutamente inutili sono diventati ragioni della nostra vita. Il pettegolezzo alla ennesima potenza, il gossip come pane quotidiano.

Insomma con o senza la tecnologia, riprendiamo la discussione sul merito, sull’essenza delle cose. Parliamo dell’essere e non dell’apparire, non delle stupidaggini ma delle cose veramente importanti.

Ma è tanto chiedere ciò?

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Siamo circondati di tecnologia che usiamo perlopiù per diletto e non per sfruttarla per le reali necessità. Lo aveva predetto Einstein che la tecnologia ci avrebbe stupiditi

purtroppo si è perso il senso delle cose... ed infatti ci sono persone che non sanno mettere due parole dietro l'altra... e in loro comanda la cosiddetta "pancia", neanche il "cuore", men che meno il cervello...

Dalle mie parti si dice il troppo stroppia

E' vero. Ma il peggio spero sia passato :) Nel senso che quando uscirono tutte queste tecnologie la gente (me compreso) si fissava su questi apparecchi di comunicazione. 15 anni fa c'era solo internet e il pc, le chat a non finire ecc. Tant'è che chi lavorava in uffici si distraeva molto con questa roba e le aziende e i contratti corsero ai ripari per vietarne l'uso a go go durante il lavoro. Poi vennero quei software aziendali dove non si poteva uscire dal circuito aziendale e nessuno andava più su internet. Poi il resto lo hanno fatto gli smartphone. Personalmente fino a un anno fa perdevo molto tempo con le "cavolatine" su facebook. Poi mi sono reso conto che alla fine della giornata non mi portavano a nulla. Da quando sto su steemit la cosa è differente, è più piacevole e più istruttiva per via dei vari argomenti affrontati nei post. Ho scoperto che mi piace perdere tempo dietro alla tecnologia solo se mi porta qualcosa di positivo. ;)