Ma quello che descrivi non è ne il neoliberismo nel il modello keynesiano, ma non è neanche l'Italia odierna. Le tasse crescono perché l'Europa ci impone maggiore avanzo primario per pagare gli interessi (di cui ho già spiegato che a mio avviso non sono dovuti). La spesa cresce ma è minore delle entrate, quindi non è vero che spendiamo oltre le nostre possibilità. Poi non so dove leggi di aiuti alle imprese private nei vari modelli proposti. Si parla di una sintesi tra un modello statalista e quello concorrenziale. Le infrastrutture non possono essere privatizzate, ma anche solo per una questione logica, e in parte perché abbiamo già visto come è andata a finire (vedasi il caso dell'acqua con i francesi). Il resto diventa impresa di libero mercato, e mi pare che ce ne sia anche troppo, visto e considerato che delocalizzano lasciando macerie sociali ed ecologiche che lo stato deve pagare di tasca sua. CdP al momento è stata utilizzata per tentare di rilevare Telecom, ma quella (tra l'altro una delle pochissime cose fatte bene da Renzi) rientra appunto nelle infrastrutture, la rete dati e di telecomunicazione non può essere in mano ai tedeschi o ai francesi.
RE: Il vero miracolo italiano
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Il vero miracolo italiano
Per il neoliberismo, le cose che ho scritto sono inammissibili. E sono successe in Italia. Questo per dire che non c'è mai stato il neoliberismo in Italia.
Poi io sono un anti-statalista e tu no, quella è questione di gusti, ma non mi puoi dire che in Italia è stato applicato il neoliberismo, e di conseguenza non si possono dare le colpe a questa dottrina economica. Un altro esempio: salvare Alitalia, anche da società privata, con prestiti che non verranno mai rimborsati (fatto da governi di destra e di sinistra).
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