Ne conosciamo tantissime, e secondo me, le piante grasse sono in assoluto le più belle, le più decorative e con un'infiorescenza molto apprezzata: inoltre sono molto semplici da coltivare e con poche esigenze. Questa fa parte delle mammillarie, si chiama infatti mammillaria parkinsonii e fa frutti rossi, scarlatti per l'esattezza. Questa pianta riesce a tollerare bene anche eventuali dimenticanze nell'innaffiarla e ha un'ottima resistenza all'attacco dei parassiti: si sono attraversati periodi in cui sono state dimenticate per poi tornare più di prima ad occupare in modo quasi totalizzante, le vetrine dei fiorai. La loro caratteristica è di essere succulenti, di riuscire a intrattenere acqua nelle foglie e nei fusti per far in modo che possano sopravvivere anche a lunghi periodi di siccità.
E infatti io, che spesso dimentico di innaffiare, non ho mai avuto sorprese di non riuscire a recuperare queste piante per le mie dimenticanze. In genere esse hanno le "areole", in altre piante grasse che non appartengono alle cactacee queste areole non ci sono. Esse contengono peluria e fiori che a volte non sono cosi' visibili. In altre piante grasse, non ci sono e hanno invece spine sparse sul fusto irregolarmente. C'è chi dice che piante grasse in genere e cactacee abbiano stessa origine: ma la provenienza è diversa, in quanto le prime hanno origine africana, le seconde americana.
Io ho una pianta simile alla prima foto...speriamo che anche a me faccia una bella sorpresa rossa ;)
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i fiori sono a dir poco bellissimi e durano una sola notte
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