Ataliano: distruggere le basi dell'italiano per riscoprirlo

in lingua •  7 years ago  (edited)

L’ataliano rappresenta una conseguenza dell’esistenza dell’anglese, un dialetto che usa meno parole provenienti da altre lingue. Cosa può succedere se si strappano via parole greche e latine dalla lingua comune?



Un toscano con la presenza di una guida latina. Immagine di Gustavo Doré

Questo articolo potrebbe stimolare negativamente chi ha affrontato studi classici.
L’italiano proviene non da una ma persino da due lingue morte. Quindi si tendono ad usare parole che vorrei sentire meno, tipo politica, economia, equitazione, scienza, etc. Si, la maggior parte di noi impara le parole a partire dall’uso o contesto e non per il significato. L’apprendimento per significato richiede qualche forma di memorizzazione, cosa che in genere avviene in quegli edifici noti con il nome latino di scuole, che ha assunto un significato che reputo molto, ma molto distante dal significato originale.

Così come per quanto riguarda l’italiano primo, si tratta di dialetti praticamente sconosciuti tranne per chi ha letto gli articoli. Non hanno delle pagine ufficiali dove vengono descritte.
Anche in questo caso voglio sottolineare l’aspetto si ma a cosa serve? Esiste una ipotesi in ambito linguistico che afferma che lo sviluppo cognitivo umano viene influenzato dalla lingua che parla. In altre parole, il come parli può influenzare i pensieri. L’ipotesi ha avuto un certo impulso con il recente film Arrival. Esiste una forma forte ed una debole dell’ipotesi. Il consenso più diffuso conferma solo la presenta di quella debole. Però, da quanto ne so, viene sistematicamente ignorata l’esistenza di un caso che sostiene l’esistenza della forma forte, che ha portato a botte da orbi intellettuali fra l’accademico Chomksy e un missionario. Ma non voglio parlare di questo.

Come si costruisce l’ataliano

L’ataliano lo si costruisce tramite l’esplorazione e la memorizzazione, possibilmente non volontaria, dell’origine e dei significati delle parole italiane. Personalmente mi affido a Etimo.it. Uno dei limiti di questo dialetto sta nel ricorrere a parole di altre lingue per far fronte ad alcuni vuoti derivanti dal non uso di greco e latino. Un altro limite sta nel sostituire una parola con un insieme di parole che potrebbero comunque contenere forme greche o latine, abbassando comunque il livello di conoscenze necessarie per capire una parola. Un esempio: politica-> dal latino politica e dal greco politike-> amministrare la città

Di seguito riporto una tabella con alcuni casi dove si può usare l’ataliano

Uso comunederivazione latinaPossibile forma ataliana
Piacereplaceregarbare
Compèterecompéteregareggiare
Scuolascolaagiarsi
Scienzascientiauso di un acronimo
Lavorolaborfatica

Connessione col partito nazionale del lavoro

Anche Mussolini attuò delle norme di purificazione della lingua italiana da parole provenienti da altre lingue.

Ecco una parte di questa opera

brioche: brioscia; carrè (uso gastronomico): lombata; champagne: sciampagna; croissant: cornetto;
cyclostile: ciclostilo; dancing: sala da danze; dessert: fin di pasto; embargo: divieto, fermo;
extra-strong (uso cartario): extra-forte; film: pellicola; hangar: aviorimessa; krapfen: bombola;
hotel: albergo; goulasc: spezzatino all’ungherese; menù: lista; stop: alt; toast (pane tostato):
pantosto.
Principali parole (inglesi) nel mondo dello sport “abolite”: autogoal: autorete; bob: guidoslitta;
bookmaker: allibratore; hockey: disco su ghiaccio; dribbling: scarto, scavalco; raid (aereo):
transvolata; sprint: scatto; slalom (negli sport invernali): obbligata; tour: giro; trainer:
allenatore.
Fonte

Un aneddotto per gli amanti del calcio: l’attuale Inter ricevette un comando di cambiare nome in Ambrosiana.

Collegamento col conte Mascetti

L’utilizzo di parole greche e latine con una certa frequenza, può produrre l’effetto supercazzola, come viene insegnato nei film Amici miei

Un discepolo della scuola delle supercazzole prematurate con scappellamento a destra, lo si può trovare a mio avviso in Diego Fusaro, filosofo che stimo pur se non mi ritrovo d’accordo in diverse sue posizioni. Egli usa più volte termini sconosciuti ai più, tipo talassocrazia, apolide, etc.

Connessione coi politici

Soprattutto coi politici, che però solo in minoranza amministrano città dato che ai tempi di politike non si conosceva il concetto di stato-nazione, osservo una frequenza di -ismi, oltre che varie parole greche e latine, che mi preoccupano. Esempi: qualunquismo, allarmismo, benaltrismo, etc. Allora mi domando: se il ruolo dei politici sta nel creare consensi nel popolo, perché qualcuno si esprime con un vocabolario non accessibili ai più? Ai posteri l’ardua sentenza Chiaramente non mi riferisco alla totalità dei deputati e senatori.

Conclusioni

L’ataliano vuole limitare l’uso di parole greche e latine, tramite l’approfondimento dell’italiano. Non ha l’obiettivo dicotomico di ridurre a 0 quel tipo di parole. Il dialetto vuole rappresentare un esercizio ed esperimento della lingua.
In questo articolo ho sbarrato diverse parole che provengono dalle due lingue morte. Ma non tutte.

Articolo non scritto in ataliano
All'accademia della crusca non piace questo elemento

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Esistono da decenni progetti di ricerca che lavorano alla semplificazione della lingua: basti nominare, solo all'università di Roma La Sapienza, il gruppo fondato da Tullio De Mauro (che non credo vada presentato). Si tratta sempre però di persone che si prefiggono lo scopo di trovare un registro più efficace per chi non domina gli strumenti linguistici correnti, cioè stranieri e portatori di ritardi cognitivi.
Tutti gli altri hanno accesso, se credono, ad approfondire la conoscenza della propria lingua a più livelli. Che poi tutte le lingue, dall'inizio del mondo, si siano evolute secondo il principio della semplificazione è un dato di realtà storica su cui non vale discutere. Ciò che però mi pare incomprensibile e non condivisibile è che se molti ignorano le potenzialità espressive di un idioma sia quest'ultimo a doversi adeguare e non viceversa. È un po' come se riducessimo l'analisi matematica all'aritmetica perché gente come me non ne capisce un tubo. No?

Non lo conosco quel progetto. Tempo fa avevo sentito parlare di una versione che modifica la creazione dei tempi verbali ma avevo trovato meno materiale di quello che mi aspettavo.
Per quanto riguarda il paragone con l'analisi matematica, penso che la combinazione del linguaggio matematico e il tipo d'insegnante causa una parte degli abbandoni che si osservano.

Come in ogni disciplina, contano i maestri anche nell'apprendimento di un buon italiano.

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si, ma l'operazione di atalianizzazione che senso avrebbe? Onestamente non l'ho capito. Se si cerca di utilizzare parole più comprensibili a un grande numero di persone forse conviene mantenere intatte le derivazioni alle quali le persone stesse sono state abituate...

Quello che dici e percepisco l’ataliano come modo per raggiungere l’obiettivo semplificazione

Oltre a produrre vari effetti ipotetici sul pensiero

il verbo "garbare" in luogo di "piacere" qui in Toscana è usato moltissimo.
Veramente è da considerare "ataliano"?

si, qualsiasi forma non connessa a latino e greco possono rientrare. Vale anche apprezzare

Vedo troppe inesattezze in questo articolo :\

  1. Non esiste l'Italiano dal punto di vista linguistico. Si tratta del dialetto Toscano esteso per convenzione a tutta l'Italia. Ne consegue che è uno delle migliaia di dialetti nati dalla degradazione del Latino. Non ha avuto il tempo storico di imporsi come lingua propria, è solo una derivata del Latino.

  2. Esistono due tipi di termini latini in Italiano: quelli appunto derivati direttamente dal Latino tipo la parola "Homo" che si è modificata in "Uomo" e quelli prestati in seguito perché il Toscano non aveva le parole adeguate. Es: "plurale", "glaciazione", ecc... sono parole prese dal Latino.

  3. Dal punto di vista statistico, più del 50% del Toscano di base deriva dal Latino. Se aggiungiamo i prestiti latini superiamo il 75%. Il restante 25% è composto per la maggior parte di prestiti Greci. Se togliamo anche il Greco rimane solamente una piccolissima parte di parole non-grecolatine che provengono dalle lingue germaniche (Longobardo, Tedesco, Gallico... e Inglese moderno ). Rimangono poi una manciata di parole arabe tipo "tamarro", "catrame", "alcalino", ecc.
    Questo per dire che togliendo il grecolatino non rimane niente.

  4. Il protezionismo linguistico, che consiste appunto nell'italianizzazione di Mussolini, nell'Anglish e nella prassi francese che invece di utilizzare le parole Inglesi cosi come sono li traduce, si può fare eliminando i prestiti da lingue diverse dalla lingua che si vuole purificare.
    Dall'Inglese si possono togliere i prestiti latini. Dal Francese e dall'Italiano i prestiti Inglesi, dal Latino i prestiti Greci ecc.

PER CONCLUDERE:
Dall'Italiano si possono solamente togliere alcuni prestiti latini ad esempio si può togliere l'aggettivo "suino" e sostituirlo con l'aggettivo "maialesco" in modo tale da concordare con sostantivo "maiale", tenendo presente però che anche "maiale" è una parola latina.
Dall'Italiano non si possono togliere le parole latine perché Italiano e Latino non sono lingue separate ma una è la derivata dell'altra.

Infatti delle 4 parole che tu hai proposto come sostituzione:

  • "Garbare" è germanica.
  • "Gareggiare" è germanica.
  • "Agiarsi" non si sa bene se è germanica o grecolatina (anche perché Germanico e Grecolatino sono imparentati in quanto discendenti dell'Indoeuropeo).
  • "Faticare" è ugualmente una parola Latina.

TL;DR
Nun se po' fa.